OPERA

Colline amate,
fin dove l'occhio arriva vi espandete,
disegnando dossi all'orizzonte.
Boschi verdi.
Prati fioriti.
Dolci pendii, inebriano profumi e colori di ginestre e lupinella.
Un chiacchiericcio di uccelli.
Gorgogliano timidi ruscelli.
Le vostre tristezze porto nel cuore di chi amaro vi ha calpestato.
La mente mia riposa al pensiero di quel sordo e dolce sonno.
All'animo mio giunga il canto di vita che voi donate.
Una preghiera vi rivolgo:
Il sogno mio da voi protetto nell'ultima dimora.
Canto al creatore di chi per esser nato muore.
Rifuggono cupi giorni di melanconia.
Non più tormenti né dolore.
Ritroverò la pace nell'oscurità della vostra luce.

Opera scritta il 29/12/2014 - 20:49

Da Virginio Giovagnoli

Letta n.2003 volte.

Carica di nostalgia per un luogo caro...la chiusa è davvero una perla poetica!! Buona giornata,

Chiara B. 02/01/2015 - 11:16

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Carica di nostalgia per un luogo caro...la chiusa è davvero una perla poetica!! Buona giornata,

Chiara B. 02/01/2015 - 11:16

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Hai egregiamente dipinto le tue colline,un bellissimo canto ,complimenti e
Felice ANNO

genoveffa 2 frau 30/12/2014 - 19:22

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Hai disegnato un quadro significativo delle meraviglie naturali. Bravo!

I. Aedo 30/12/2014 - 12:28

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Versi che disegnano una natura meravigliosa e di essa si sente il grido di dolore!!!!
Bellissima la tua poesia

giancarlo gravili 30/12/2014 - 11:46

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Le tue amate colline? Il sereno del gaudioso vivere! Straordinario il verso di chiusa. Buona giornata.

Rocco Michele LETTINI 30/12/2014 - 09:14

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