Vengo a te,
tachicardico pensiero
della notte
con braccia che sostengono
il soffitto carico di ricordi
e sangue
tachicardico pensiero
della notte
con braccia che sostengono
il soffitto carico di ricordi
e sangue
vengo a te,
tra il rumore
di questi silenzi
che imbavagliano
l’anima
e la voce dei venti
di questa bufera.
Mi trascino ansimante
ai limiti del destino,
ai bordi delle giornate uggiose
che ci dispensano
fumo e verticalità
discendenti
di grezza materia sognante.
Opera scritta il 27/02/2015 - 20:08
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Commenti
Mi permetto quest'osservazione. Le prime due strofe mi hanno afferrato ed affascinato, la terza mi ha lasciato sospeso ed irrisolto, sia nel ritmo che nella sostanza. Un saluto, Fabricio
Fabricio Guerrini 28/02/2015 - 10:17
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Tormenti dell'anima resi come solo una vera poesia sa fare...
Che serenità Tu possa vivere ed i suoi riflessi poetici donare anche a Noi.
vera
Che serenità Tu possa vivere ed i suoi riflessi poetici donare anche a Noi.
vera
Vera Lezzi 28/02/2015 - 10:08
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Piaciuta molto, intensa e toccante
Questi i versi che più mi colpiscono
"tra il rumore
di questi silenzi
che imbavagliano
l’anima"
Ciao Elisa
Questi i versi che più mi colpiscono
"tra il rumore
di questi silenzi
che imbavagliano
l’anima"
Ciao Elisa
elisa longhi 28/02/2015 - 05:52
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