Figlia di un'antichissimo mondo,
le cui radici s'immergono nella storia delle rocce,
scorgo una nuova vita,
slegata,
libera di guardare negli occhi la realtà.
Batte il cuore,
frenetico il mio sguardo abbraccia il tutto,
mentre lento un respiro abbandona il corpo.
I colori mi perforano,
fino a bruciare la carne,
eppure i ricordi mi annegano,
il peso che ho ereditato,
il mio stesso essere è stato plasmato in quella fornace,
il cui splendore e gli orrori mi logorano l'anima.
Seppur soggiogata,
non mi muovo,
non ascolto,
non abbasso il capo,
non smetto di dibattermi.
le cui radici s'immergono nella storia delle rocce,
scorgo una nuova vita,
slegata,
libera di guardare negli occhi la realtà.
Batte il cuore,
frenetico il mio sguardo abbraccia il tutto,
mentre lento un respiro abbandona il corpo.
I colori mi perforano,
fino a bruciare la carne,
eppure i ricordi mi annegano,
il peso che ho ereditato,
il mio stesso essere è stato plasmato in quella fornace,
il cui splendore e gli orrori mi logorano l'anima.
Seppur soggiogata,
non mi muovo,
non ascolto,
non abbasso il capo,
non smetto di dibattermi.
Opera scritta il 16/07/2015 - 22:26
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Voto: | su 9 votanti |
Commenti
Fantastiche immagini Betty, cinque stelle per te
Paola P 17/07/2015 - 10:37
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Dolcissimi versi che con eleganza offrono l'immagine di uno sdoppiamento in favore di una nuova vita mossa da realtà, da un cuore che si apre ai colori al dolore alla vita senza farsi soggiogare.
Testo piaciutissimo.
Testo piaciutissimo.
luciano rosario capaldo 17/07/2015 - 09:47
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