...un allegro alpinista insieme a suo figlio, poco piu' che sediceenne, bussa alla sua porta, il vecchio sta pranzando, ma non esita ad aprir loro tutto contento, nella speranza che questi due, come molti anni, non si rechino da lui solo per compassione, eccoli : entrano, salutano gentilmente, e Osvaldo li fa sedere a tavola, offrendo loro un buon piatto di polenta casereccia con formaggio e salsicce.
dopo averlo ringraziato del pasto, i due cominciano a fargli molte domande, fino a quando, il piu giovane chiede :" ma, come mai vivi quassu' tutto solo, quando ci sono molte case libere in paese che potresti affittare ?
questa domanda scaturi' in Osvaldo un mare di ricordi orribili : il paese in fiamme per i bombardamenti, i corpi dei suoi parenti stesi sul pavimento esanimi, il suo fratellino morto nella culla, e... la solitudine... i soldati americani e partigiani che lo aiutavano nel sostentamento, il cimitero del paese strapieno di povere salme dilaniate dalle bombe, la fame... tutto questo lo manifesto' solamente rispondendo cosi' dopo pochi attimi, e con un rigolo di lacrime all' occhio destro :"eh, sai sono un tipo solitario", e cerco' di cambiare discorso alla fretta, per evitare di scoppiare in lacrime davandi ai due allegri alpinisti.
ecco, si e' fatta sera, ed i due, invece che raggiungere la cima, si erano fermti ancora li, in quel luogo cosi' piccolo, ma assolutamente accogliente, a parlare e parlare, fra un bicchiere di buon vino e un morso di pane si consuma anche l' ultimo pasto.
e' ora di tornare a valle : i due salutano gentilmente ringraziando, e cosi fa anche il vecchio, felice per quella visita cosi' apprezzata.
"secondo me quell Osvaldo nasconde qualcosa" " snche secondo me, pero' dovremmo invitarlo a casa nostra, per ricambiare di oggi "...
dopo averlo ringraziato del pasto, i due cominciano a fargli molte domande, fino a quando, il piu giovane chiede :" ma, come mai vivi quassu' tutto solo, quando ci sono molte case libere in paese che potresti affittare ?
questa domanda scaturi' in Osvaldo un mare di ricordi orribili : il paese in fiamme per i bombardamenti, i corpi dei suoi parenti stesi sul pavimento esanimi, il suo fratellino morto nella culla, e... la solitudine... i soldati americani e partigiani che lo aiutavano nel sostentamento, il cimitero del paese strapieno di povere salme dilaniate dalle bombe, la fame... tutto questo lo manifesto' solamente rispondendo cosi' dopo pochi attimi, e con un rigolo di lacrime all' occhio destro :"eh, sai sono un tipo solitario", e cerco' di cambiare discorso alla fretta, per evitare di scoppiare in lacrime davandi ai due allegri alpinisti.
ecco, si e' fatta sera, ed i due, invece che raggiungere la cima, si erano fermti ancora li, in quel luogo cosi' piccolo, ma assolutamente accogliente, a parlare e parlare, fra un bicchiere di buon vino e un morso di pane si consuma anche l' ultimo pasto.
e' ora di tornare a valle : i due salutano gentilmente ringraziando, e cosi fa anche il vecchio, felice per quella visita cosi' apprezzata.
"secondo me quell Osvaldo nasconde qualcosa" " snche secondo me, pero' dovremmo invitarlo a casa nostra, per ricambiare di oggi "...
Opera scritta il 08/02/2013 - 14:41Letta n.1090 volte.
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Commenti
grazie per aver continuato il racconto. E' una bella storia mi piace tu abbia nel finale deciso di non dimenticare il vecchio ma di contraccambiare la gentile ospitalità.ciao 
Claretta Frau 
10/02/2013 - 15:46 --------------------------------------
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