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Nei secoli dei secoli

T’amo
T’amerò
nei secoli dei secoli.


Guerriero di pregevole materia,
dal cuore di zucchero,
dal fiero sguardo.


Il vento non ti piegò
sul campo di battaglia
Né sul mesto capezzale.


Il tetro bruno dei capelli
non spaurò la sventurata notte.
Ladra.


D’ori la mia culla fu riempita,
platino la retta via seguita,
maestro d’una vita così breve.


Dove il cielo si squaglia
e diventa fresco mare,
Ti carezzo.


Mai l’ebano fu tanto atro.
Mai notte tanto empia.
Mai duolo più turpe.


La vita sciolse il crine,
lagrimosa volse lo sguardo
in punta di piedì usci.


In questo cuore,
pietra fuoco di vulcano,
Tu vivi papà mio.


T’amo
T’amerò
nei secoli dei secoli.




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Opera scritta il 15/09/2017 - 07:45
Da Rossella P
Letta n.945 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


laisa, rabbia per la vita (o la morte?) che me lo ha tolto. Volevo far emergere la fierezza del mio papà cercando di non cadere nel drammatico.
Grazie anche a luna.

Rosa von Floer 15/09/2017 - 22:40

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cruda, quasi rabbiosa
eppure, dolce
come il ricordo del tuo papà

laisa azzurra 15/09/2017 - 21:23

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Incisiva. Mi sono commossa.

Luna deva 15/09/2017 - 12:51

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