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LA PRESUNZIONE DI AVER AVUTO UNA VITA

Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, che a me non mi va proprio di parlarne. Ma oggi è un pomeriggio uggioso, non ho voglia di fare nulla vorrei solo rimanere a poltrire nel letto. Adele, lei si ha da raccontarvi una sua giornata che potrebbe essere mia o di tante altre donne. Protagonista assoluta di una vita che dolcemente la prende per mano e l'accompagna verso il tramonto. E' arrivato il momento di scoprire la sua identità: Raffinata, apatica, stanca del suo lasciarsi andare, pronta sempre a cavalcare la tigre a contestare. Da un po' aveva smesso di ribellarsi, forse perché l'età inibiva i suoi pensieri.Da ragazza scriveva ininterrottamente, andava fiera delle sue percezioni e della sua anima che metteva sempre al primo posto nei suoi scritti. Gli uomini la trovavano bella, ma solo uno la faceva impazzire, perché aveva un sorriso spontaneo anche quando diceva una cosa intelligente rideva.Insieme a lui e al suo sorriso avrebbe sfidato anche il destino.. Una sua prozia diceva che l'uomo per conquistare una donna la deve far ridere, credo sia vero c'è tanta tristezza in giro ed i comici sono sempre di meno. Il coraggio quello Adele ne aveva tanto. Fuori pioveva, incominciava a far freddo, entrò in bagno, aprì il rubinetto e fece scorrere l'acqua calda. Si spogliò e nuda seduta sul bordo della vasca, tra vapori profumati iniziò a riflettere a scavare nel mistero dell'inconscio. Voleva fare la somma delle delusioni, delle amarezze che l'avevano tormentata da sempre. Non voleva essere più schiava delle emozioni, doveva sconfiggere la negatività che la dominava. Indugiando nei pensieri si era immersa nell'acqua fino al collo. Era triste e felice di una malinconia stabilmente insediata nella vecchiaia, che la felicità era cosi passeggera da somigliare a un ospite frettoloso. Era abituata ad essere sopraffatta dai ricordi dove non albergavano sorrisi. Dallo specchio un po' appannato poteva vedere...i capelli che andavano per conto loro, la pelle rugiadosa, due occhi taglienti, decisi a non mollare le davano un aria giovanile, piena di quella forza che la vedeva combattente di tutte le battaglie perse, sempre più decisa a non mollare. L'acqua calda le coloriva le gote e rideva pensando a quando da giovane scherzava con la vita che non sarebbe mai finita. Mentre ora da soli è maledettamente difficile ridere del tempo. L'amore...si l'amore di cui non si può fare a meno, forse è solo per lui che non bisogna mollare e rimanere attaccati alla vita. La sua immagine rifletteva nello specchio, si vedeva che aveva pianto, la vasca ormai piena, la copriva fino al mento, l'acqua si stava raffreddando, avvolta in un morbido accappatoio lentamente si avviava in camera, ripetendosi che non c'era stata un età nella sua vita veramente felice.L'aspettava un buon sonno ristoratore. Di baggianate forse ne aveva scritte, ma questa di Adele è una storia vera,di una donna vera.Come le tante vite,simili alla sua.


Mirella Narducci




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Opera scritta il 10/11/2017 - 19:41
Da mirella narducci
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Voto:
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Commenti


Carissima Mirella, sai leggendo il tuo bellissimo racconto, dei brividi hanno percorso il mio corpo dalla testa ai piedi, forse perché mi sono rivista io fra qualche anno.Malinconia e tanta dolcezza in queste tue parole scritte con l'anima.Un abbraccio

Anna Rossi 14/11/2017 - 02:56

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GRAZIE amici i vostri commenti mi fanno sentire seguita nelle mie riflessioni. Io cerco di esprimere degli stati d'animo che di frequente abbiamo. Chi più chi meno elabora nella propria mente giustificazioni o idee del proprio operato e di come si è trascorsa la vita... ma alla fine non si riesce mai a tirare le somme rimanendo così un'opera incompiuta.Grazie di cuore un abbraccio a tutti

mirella narducci 11/11/2017 - 18:11

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La giornata di Adele con le sue riflessioni ci partecipano con garbo e sapiente maestria quali possono essere i pensieri che ingolfano la mente quando ci si accorge che il tempo è passato e che non tornerà mai più, ma che quello che rimane non deve essere condizionato per niente, perchè l'amore non ha età. Brava Mirella, ciao

Francesco Scolaro 11/11/2017 - 14:57

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Una vasca, l'acqua calda, una donna sola a ragionare sulla sua solitudine.
Quindi non è sola, forse pensando e rivedendo il passato si è accorta di essersi accompagnata alla compagnia peggiore.
Se ne accorge alla fine quando asciugandosi non c'è nessuno ad attenderla se non l'accappatoio.
Narrazione molto attenta, pacata senza sbavature che forse vuol lasciare un messaggio, chi scrive e chi si specchia sono la stessa persona !!!

ALFONSO BORDONARO 11/11/2017 - 13:58

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Momenti introspettivi di raffinata espressività narrativa. Lettura davvero gradevole.

Francesco Gentile 11/11/2017 - 08:22

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Nel susseguirsi dei gesti Adele ci parla della sua anima...
Complimenti bellissimo racconto!

Grazia Giuliani 10/11/2017 - 20:23

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