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Artiom Racconto

ARTEMIO


Questa e una storia vera di un bambino di nome Artemio Nato il 08/07/2017 e muori il 01/11/2017 nel giorno dei 40 Santi. CHE DIO LO DIFFENDA NEL SUO REAME (Perché Artemio alla sua morte e diventato un Santo, il quarantunesimo Santo).


Viene narrata la sua vita, la gioia e felicita che ha portato nelle anime dei suoi cari.


Il 08/07/2018 nacque un comune ragazzino di nome Artemio, alla nascita la mamma ha sofferto 14 ore e 43 minuti per dar vita a un'anima. Quando quel bimbo usci dalla placenta della mamma non diede segno di vita, ma dopo qualche secondo il piccolo mosse le mani e apri i suoi bellissimi occhi nel primo giorno di vita sua, i medici lo messero sul torace della mamma tutta in lacrime di gioia sia sue che del papa, che diede il mignolo al suo bel figlio. Il figlio prese il mignolo di papa lo strinse forte con la sua manina e lo tirò verso di se con una potenza di un adulto. Mamma e papa non riuscivano a smettere di piangere dalla gioia che gli portò quel piccolo essere di sangue loro. Dopo l'immensa gioia arrivata il padre usci ad avvisare la parentela, che con ansia spettavano la molto aspettata notizia. In meno di mezzora il piccolo Artemio fu vestito, controllato dai medici e consegnato alla giovanissima mamma Mihaela di 18 anni e il papa Radu di 21 anni, che con gioia lo accolsero lo abbracciarono fortemente e lo baciarono senza sosta. Il piccolo Artemio non ha pianto per i primi 2 giorni, già dai primi minuti di vita lui capiva quel che volevano i cari da lui, e dava una fiducia e forza enorme alla mamma e al papa, che lo curavano senza sosta e senza problemi come se avessero tanta esperienza con i bambini. Entrambi genitori facevano di tutto ad avere gura del loro angioletto visto che era tutto quel che volevano da tanto tempo, il giorno dopo anche se non si poteva stare sul letto del paziente cioè la mamma, il papa prese suo figlio accanto a lui lo mise sul letto e si addormento con lui. La mamma non aveva neanche parole per descrivere la felicita che aveva nel suo cuore. Dopo qualche instate un'infermiera sveglio il papa e lo fece alzare dal letto, il papa con le guance rosse dalla vergogna si alzo senza dire nulla e chiese scusa all'infermiera che subito lo capi. Dopo di che la mamma attacco al seno il piccolo e gli diede la molto aspettata poppata, non ha fatto tante storie il piccoletto visto che era aggirato di gioia, forza e sostegno di tutti i suoi cari. Dopo circa mezzora la brava e bella mammina chiese al suo marito di andare a casa a fare una doccia, a riposare qualche oretta visto che non aveva dormito 4 lunghi giorni prima del parto, e poi tornare all'ospedale dove stavano i suoi 2 bei tesorini. Il padre così fece, bacio la moglie e il bimbo e parti per casa, ma una volta arrivato a casa fece una rinfrescante doccia e non andò a letto come fu la richiesta della amata moglie, lui parti subito a comperare l'enorme fiocco azzurro, un grande mazzo di fiori alla sua moglie e di corsa scappo subito all'ospedale da sua moglie a dimostrare l'enorme felicita che giaceva nel suo cuore. Arrivato all'ospedale, nella mano destra teneva il pesantissimo mazzo di fiori e nella mano sinistra l'enorme fiocco azzurro, arrivo alle porte della maternità e centinaia di occhi lo seguivano e si meravigliavano di quel giovane papa. Una giovane coppia gli apri le porte visto che lui aveva le mani occupate, salì le scale senza alcuna difficoltà e apri le apri le porte con il piede, tutti erano sorridenti e meravigliati del fortissimo profumo dei fiori e della grandezza del fiocco. Il marito arrivò alla piccola stanza dove era ricoverata la moglie con il piccolo angioletto, dove li trovò addormentati insieme. Il papa sistemo i fiori, mise il fiocco alla porta e scrisse un bel pensiero alla mamma e al bimbo, che fu incollato al centro bel fiocco. Entrò in stanza e svegliò la giovane moglie, quando essa ha visto suo marito subito gli chiese, cosa ci faceva lui li. "Lei pensava che lui era a casa a dormire". Si alzò dal letto guardò i fiori e iniziò a piangere de gioia.
Dopo qualche secondo il papa prese il piccolo dalla sua piccola culla lo abbraccio assieme alla mamma e li baciava senza sosta. Stavano bene insieme dimenticarono anche i grandi e sofferenti dolori del parto, che per la mamma erano insopportabili, do qualche instate entrarono 3 infermiere e chiesero ai genitori di non tenere tanto tempo i fiori nella stanza perché il piacevole profumo poteva dare gran fastidio al piccolo angelo, il padre dopo mezz'ora mise i fiori nel corridoio del ospedale, che lo riempi di profumo. Le infermiere chiesero al papa di uscire perché dovevano controllare la giovane mammina e il suo piccolo, il padre così fece, uscì dalla stanza e aspetto che le infermiere finiscano. Uscite le infermiere dissero al papa che li potranno lasciare andare a casa dopo 48 ore di vita del piccoletto. I genitori erano in ansia, volevano che quel tempo passasse più in fretta. Una volta passate le 48 ore, le infermiere presero il piccolo e lo portarono a fare i tanto aspettati esami. Negli esami obbligatori al piccolo i medici gli presero del sangue dai talloni per vedere se non aveva qualche malattia rara o pericolosa. Alle 23:55 del 10/08/2017 i genitori assieme al piccolo angelo erano liberi, diedero la lettera di dimissione alla mamma e al bimbo e uscirono a mezzanotte dal ospedale, salirono in macchina e partirono con gioia per casa. A casa li aspettavano tutti i cari felici, anche se tanti non si aspettavano che sarebbero arrivati quella sera. Furono tutti in lacrime di gioia, il nonno andò subito ad attaccare l'enorme fiocco azzurro alla porta del palazzo la nonna preparo subito qualcosa da mangiare ai suoi cari giovani, e il fratello del papa li abbracciava senza sosta. Dopo circa mezzora andarono tutti a letto a parte la giovane mamma che diede il seno al suo piccolo, i genitori erano innamoratissimi di Artemio, non lo potevano lasciare di mano non avevano le forze per staccarsi da lui. Ma poi lo misero nella sua nuova culla a fare la nanna, e i genitori andarono a dormire anche loro. La notte Artemio si svegliò per circa 4 volte e la mamma gli sentiva ogni suo respiro e movimento, ogni volta gli diede da mangiare, giocava un pò con lui e poi lo mise a dormire di nuovo. Artemio non faceva nessun problema, capriccio o scomodità ai genitori. Lui capiva già dall'inizio che i genitori erano stanchi. Non piangeva quasi mai ma faceva capire ai genitori che aveva fame con dei movimenti della bocca insoliti. La mamma senza problemi si prendeva cura del suo bambino. Fu la mamma perfetta e lo e ancora. Nei primi giorni di vita il piccolo Artemio valutava tutto attorno con i suoi grandi e bei occhi, la famiglia non lo perdevano mai di vista perché il piccolo fu sempre gioioso. Passarono 2 settimane dalla nascita di Artemio e una sera i nonni litigarono con i genitori di Artemio e uscirono di casa, andarono a stare dalla zia della mamma che in quel momento comprò un appartamento fuori citta, ancora in ristrutturazione. La zia gli accolse con le braccia aperte, ma i giovani non volevano disturbare e cercavano disperatamente un appartamento in affitto solo per loro due. In un mese non sono riusciti a trovare nulla, si erano rivolti a tante agenzie immobiliari, privati, interlocutori e gente che gli conoscevano, ma nessuno gli riuscì ad aiutare. Passò un mese da quando i genitori stavano dalla zia e non avevano ancora trovato un appartamento, il padre lavorava senza sosta per guadagnare dei soldi per la famiglia. Oltre agli sforzi al lavoro cercava un appartamento, lui al lavoro e la mamma a casa. Non si staccavano dagli avvisi di appartamenti in affitto, facevano centinaia di chiamate al giorno per trovare una situazione, ma quanto enorme fu la disperazione, non riuscirono a trovare nulla. Intanto Artemio cresceva molto in fretta. Per il ferro agosto (15/08/2017) il fratello di Radu, il padre di Artemio lo chiamo, e gli chiese se non volevano andare a Verona da un loro caro amico, visto che era venuto anche lui in Italia. I genitori presero il piccolo e andarono con il fratello a Verona. Il piccolo Artemio aveva un mese e una settimana a quei tempi. Salirono in macchina e andarono a prendere il fratello e un amico, dopo di che partirono.
In macchina Artemio si addormentava subito, era tanto carino che gli occhi dei cari non si distoglievano da lui. A un certo punto Artemio si sveglio e in quel momento Artemio fece un gran sorriso che fu anche il suo primo. La mamma chiese subito al marito di fermare l'auto per fargli vedere la felicita che dava suo figlio. Il papa così fece. Fermò l'auto sulla destra della strada, si girò, guardò il figlio gli iniziarono a lacrimare gli occhi dalla gioia. Il piccolo Artemio ha sorriso per circa 3 minuti alla mamma, papa, fratello e al caro amico loro. Dopo quella gioia ripresero il viaggio, Artemio si addormento di nuovo fino all'arrivo a Verona "li dove li aspettava l'amico con ansia". Arrivati alla destinazione alla vista del piccolo il caro amico Alexei compagno delle prime 2 classi elementari del papa inizio a piangere. Perché non si erano visti da 8 lunghissimi anni. Si abbracciarono come dei fratelli e andarono subito a bere e a mangiare qualcosa insieme. Artemio era sveglio il papa lo prese in mano e lo mise in piedi sulle gambe sue. In quel momento Artemio spinse con forza se inizio a stare in piedi da solo a 1 mese e una settimana. Tutti erano rimasti di stucco e il padre era impazzito di gioia e lo mise sul tavolo, " in piedi" dove Artemio inizio a fare dei passi. In quel momento ha fatto 10 lunghi passi con una forza incredibile. Da quel momento per Artemio era diventato un vizio stare in piedi, se non glie lo facevi fare iniziava a piangere. I genitori erano obbligati a metterlo in piedi visto che gli si metteva un gran sorriso sul viso di Artemio. E anche i genitori erano contentissimi del loro Figlio. Finita quella giornata sono partiti di nuovo per Parma erano circa le ore 23:00. Fu una lunga strada. E Artemio non ha dormito dalla partenza fino all'arrivo a Parma, e rimasto sveglio a guardare e a giocare con la mamma. Una volta arrivati a casa i genitori hanno coricato il piccolo angelo e sono andati al letto. Come sempre il papa andava al lavoro, e la mamma restava sempre ad avere cura e a crescere il bimbo, gli stava sempre accanto a dargli il seno, lavarlo, gli cambiava sempre il pannolino e i vestiti. Il piccolo ha sempre avuto un'enorme attenzione da parte di tutti. Al lavoro Radu chiese a tutti i suoi colleghi se non avevano sentito di un appartamento in vicinanze, ma la risposta fu sempre (mi informerò). Lui era nel colme della disperazione, non riusciva a fare quasi nulla, fino al giorno di 4/09/2017 che chiese l'aiuto a un caro amico e compagno di lavoro. Il suo amico Alessandro gli disse subito che lo avrebbe aiutato e il giorno dopo gli chiese di andare a Salsomaggiore Terme lì dove abitava lui. Alla sera Radu andò a casa e diede la bella notizia alla sua moglie, prese il bambino in mano e gli disse che il papa avrebbe trovato un appartamento dove avrebbero trovato la tanta aspettata tranquillità. Il giorno dopo i giovani hanno vestito il bambino gli diedero da mangiare e partirono per Salsomaggiore. A salso gli aspettava l'amico Alessandro che subito iniziò le ricerche. Fece alcune chiamate e poi inizio a incoraggiare i genitori di Artemio. Andarono al bar dove lavorava la moglie si Alessandro e inizio ce la fece conoscere anche a lei. Anche loro erano una giovane coppia che avevano un bambino di circa 7 mesi un bel bambino. Quando esso vide Artemio gli prese la mano e la tiro verso di lui quei due bambini già da piccoli iniziarono ad amarsi e a rispettarsi. Quando si incontravano i genitori dei due bambini si incontravano due fantastiche gioie. Intorno a due giorni Alessandro aiuto a trovare un appartamento ai giovani. Un appartamento con una piccola stanza una cucina e il bagno. Ma per loro erano una gioia che sono riusciti a trovare un posticino per loro e il loro figlio. Entrarono subito in casa, pagarono la quota, e il giorno seguente presero tutti i vestiti e attrezzature e andarono a vivere in quel piccolo angoletto. In un giorno la giovane coppia si e sistemata, il bambino stava bene, erano molto felici. Arrivati al lunedì il giorno di lavoro il padre usci di casa dopo aver baciato la sua cara famiglia e parti per il lavoro. E stata unna lunga giornata, ma lui ogni 2 ore chiamava a casa per sapere come stanno i suoi cari. La moglie era sempre felice con il piccolo angioletto non lo scappava dagli occhi, spiegava al marito come cresceva il piccolo Artemio, giocava con lui continuamente, lo curava senza sosta, e quando Artemio si stancava lo metteva nella culla a fare l'aspettato sonnellino. In questo tempo la ragazza faceva le pulizie in casa, cucinava peri il marito, cosi che quando lui tornava dal lavoro fosse tutto perfette. E cosi fu. Ogni singolo giorno. Ma i giorni non sembravano per niente ripetitivi perché ogni giorno qualcosa cambiava continuamente. Il piccolo Artemio cresceva. A un mese e tre settimane esattamente Artemio ha detto mamma, e ha iniziato a sorridere continuamente. Aveva sempre un bel sorriso stampato sul suo bel visino. Era un angelo in prima persona. Quando il padre chiamò la mamma, il piccolo angelo fece capire alla mamma che voleva sentire la voce del papa, la mamma mise il telefono a vivavoce, e il piccolo Artemio inizio a provare a parlare con il papa. Per entrambi fu una nuova esperienza da non dimenticare, entrambi erano meravigliati dalla forza di quel piccolo angelo. Il papa con lacrime di gioia mando un bacio alla moglie e al bimbo, chiuse il telefono e torno al lavoro. Dopo altre due ore chiamo di nuovo la moglie, essa rispose con una felicita assurda con una gioia nell'anima, e chiese al marito "sai cosa ha fatto tuo figlio?" il papa e rimasto di stucco, e chiese subito alla moglie cosa e successo. Mihaela inizio a spiegare subito al marito che ha tolto il pannolino al piccolo per cambiarglielo e per circa 15 secondi e andare a mescolare nella pentola per non fare bruciare il cibo, e senti "ca..cca...", sentito questo la mamma corse subito dal bambino gli messe il pannolino e lui inizio subita a fare i suoi bisogni. La gioia della mamma era immensa inizio a baciare continuamente il suo piccolo santo, non si riusciva a fermare. Radu sentito questo, si commosse ancora dalla infinita gioia, non aveva parole per ringraziare la moglie di quel fantastico istante. Passò in fretta il tempo della pausa del papa e come sempre diede il bacio alla moglie e al bimbo anche se non era accanto a loro. Anche questo giorno di lavoro fini. Arrivato a casa il marito trovo sul tavolo il cibo caldo, anche se era arrivato alle 2:30 di notte a casa, la moglie ancora in piedi, e il piccolo Artemio faceva la nanna. Il giorno la moglie fece la spesa, come sempre pulito in casa e quel profumo del buon cibo non ti faceva resistere. Si misero entrambi a mangiare, e dopo andarono a letto dopo aver baciato il piccolo. Che dopo qualche minuto si sveglio, il papa lo prese in mano, visto che non lo ha visto tutto il giorno, lo bacio e Artemio inizio a sorridere al papa. La gioia era inspiegabile, entrambi abbracciarono il piccolo, gli diedero subito da mangiare, e dopo averli fatto fare il piacevole ruttino lo misero nella sua piccola culla, gli diedero il bacino della buona notte e si addormentò. Durante la notte la mamma si era svegliata 2 volte a dare il latte ad Artemio, e al mattino quando i genitori si sono svegliati Artemio era già con gli occhi aperti e guardava la mamma e il papa, i genitori lo hanno visto e lo hanno preso subito accanto a loro a coccolarlo, gli diedero da mangiare e poi andarono a mangiare anche loro. Ogni giorno la mamma parlava con il bimbo, gli spiegava tante cose, giocava con lui, lo faceva divertire, lo curava come fanno tutte le mamme, andava fuori a fare una passeggiata e fargli respirare dell'aria fresca. Il piccolo cresceva felice giorno dopo giorno, con la mamma accanto. Entrambi i genitori davano l'anima per quel piccolo angelo, perché era lui a dare la grande forza a loro. A due mesi lui provava a parlare di più, ha detto più parole e aveva una forza sorprendente. Oltre la forza Artemio era anche molto bello e carino. L'orgoglio della mamma e papa. I due genitori non sentivano tanta stanchezza e curava il piccolo di più e di più, a tre mesi di vita Artemio iniziava a camminare senza tanto supporto di nessuno. Guardava e valutava tutto ciò che vedeva. Seguiva con i suoi grandi e bellissimi occhi il papa quando usciva di casa, la mamma quando si allontanava da lui per qualche instante, giocava con tutti i suoi giocattoli, e il suo bel sorriso non gli scompariva mai dal suo bel visino. Quando il padre tornava dal lavoro se Artemio dormiva nessuno lo disturbava, ma lui si svegliava sempre per vedere e giocare con il suo caro papa. Il piccolo amava i suoi genitori, e lo faceva sempre capire, non faceva mai caprici anche se era piccolo, quando gli parlavano lui ascoltava, e quando smettevano di parlare lui provava sempre a spiegare qualcosa. Era un ragazzino che portava gioia in tutte le anime delle persone che lo vedevano, come per magia. Gli occhi non si staccavano da quel piccolo bambino dove lui non fosse. Quando i genitori andavano in visita dai nonni erano sempre aspettati con le braccia aperte, una volta suonato alla porta la nonna di Artemio li aspettava già alla porta di casa, fino a che essi salivano al quarto piano. La nonna Tatiana lo prendeva subito dalle mani dei genitori con il permesso loro perché in casa entrava la gioia aspettata, il nonno Giovanni preparava sempre qualcosa da mangiare al figlio e alla nuora, e lo zio Dumitru non vedeva l'ora di giocare con il piccolo Artemio, perché se iniziavi non riuscivi più a smettere, portava troppa felicita. Un giorno il nonno Giovanni usci di casa per qualche oretta e quando torno aveva in mano un nuovo biberon un giocattolino e dei ciucci nuovi per il suo caro nipotino. Entrambi i nonni gli comprarono una favolosa palestra per i bambini, e Artemio non smetteva più di giocare con lei. Il giorno prima Il nonno Giovanni portò in casa un bel piccione, e quando lo mostro al piccolo esso inizio a ridere ad alta voce guardando le ali del piccione battere, Artemio non aveva un minimo di paura verso quel immune essere, quando altri bambini possono anche iniziare a piangere. Artemio dava subito la fiducia a tutti già da piccolo, lui dimostrava sempre una forza maggiore.
Ogni fine settimana andavano in visita dai nonni, e ogni domenica sera tornavano a Salsomaggiore a casa loro, e cosi ripartiva la loro settimana. La mamma aveva cura di Artemio e il papa come sempre al lavoro. I genitori di Artemio assieme alla famiglia pianificavano il battesimo di Artemio, il 25/11/2017 avevano programmato già il locale. Avevano già invitato i numerosi padrini di Artemio che con felicità e ansia aspettavano il gioioso giorno. Stavano ancora preparando tutto per il battesimo, pianificavano tutti i bei momenti che ci sarebbero stati durante il battesimo, avevano già programmato la chiesa per la cerimonia. Erano tutti ansiosi.
Passarono tre lunghe settimane di felicita fino al 30/10/2017. Il papà tornato alla sera a casa, sfinito dal lungo giorno lavorativo, trovò come sempre li cibo caldo sul tavolo. Artemio stava dormendo, il papà non e riuscito a resistere ed e andato a baciare il suo bel figlio e la moglie, dopo di che entrambi si misero a tavola a mangiare, quando all'instante sentirono il piccolo piangere. "Aveva anche lui fame". La mamma corse subito a prenderlo in braccio, lo porto da papà che aveva già il biberon con il latte pronto. Gli diedero da mangiare aspettarono che il piccolo digerisse come facevano sempre e poi lo accudirono nella sua culla, gli diedero il dolcissimo bacio di buonanotte e lui si addormento. I due giovani si rimisero a tavola a finire di mangiare, e una volta finito per la stanchezza andarono anche loro a letto e si addormentarono verso le ore 2:30 di notte. Alle ore 6:15 di mattino il papà si svegliò a dare la ben aspettata poppata ad Artemio. Lui era già sveglio con gli occhi aperti, quando ha visto il papà inizio a sorridere come mai fatto nella sua vita. Il papà lo prese in braccio gli preparò il latte e finché il latte si riscaldava Artemio fissava il papà. In circa mezzora il papa diede il latte a suo bambino e dopo il lungo ruttino di Artemio dopo la pappa il papà lo mise nella culla, alle 9:30 circa la mamma si svegliò a fare la stessa cosa, ha visto che il marito dormiva e senza svegliarlo ha preso il bimbo, e andata in cucina, gli preparò il latte al piccolo, e gli diede la pappa. Come ha sempre fatto, la mamma ha fatto digerire al piccolo, e lo mise accanto a lei gli baciò gli occhi, la bocca, la fronte e il nasino e si addormentarono insieme. Verso le 11:50 entrambi genitori si erano svegliati e una volta aperti gli occhi si erano spaventati. Il loro piccolo Artemio non respirava più.


Continua tra 5 giorni Grazie.




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Opera scritta il 28/01/2018 - 19:53
Da Radu Mereuta
Letta n.1116 volte.
Voto:
su 7 votanti


Commenti


Grazie a tutti per il sostegno. Un abbracio a tutti.

Radu Mereuta 30/01/2018 - 23:11

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Una storia che tocca la sensibilità di chi ti legge... è difficile non condividere il dolore della tua anima. 5*

donato mineccia 29/01/2018 - 17:20

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Quello di Artemio è stato un viaggio troppo breve per essere compreso. Le parole non possono spiegare una tale dipartita e il vuoto è incolmabile ma non c'è sofferenza che non sia abbracciata dall'amore di Dio. Il vostro piccolo Angelo veglia ora su di voi e spiana la strada del vostro cammino. Dai vostri nomi deduco che siete rumeni come mia moglie. Vi trasmetto un tenero e solidale abbraccio in segno di fraterna vicinanza.
Nunzio

Nunzio Ciccarelli 29/01/2018 - 17:13

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una storia triste molto dolorosa, non da sensibili come me molto dispiaciuto del tuo dolore grazie

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 29/01/2018 - 12:30

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La mia collaboratrice di redazione, Maria, che in questi giorni è assente per terapie e quindi non in grado di scriverti, mi ha pregato di dirti che ha letto il tuo racconto, che si è molto commossa e che è ti è vicina col pensiero in questo momento doloroso della tua vita. Maria è molto sensibile per questi fatti dolorosi ma soprattutto ha un cuore di mamma.

Adriano Martini 29/01/2018 - 11:15

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Grazie mille sig. Adriano... Per me e un piacere condividere la mia storia. L'unica cosa che posso fare dopo la tragedia e scriverla e raccontarla ad altri... Lui e rimasto solo nel nostro Cuore.

Radu Mereuta 28/01/2018 - 22:44

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Aspetto di leggere il seguito di questa storia bella e tormentata

Teresa Peluso 28/01/2018 - 22:03

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Ho appena finito di leggere la tua storia con le lacrime agli occhi... sono felice di leggere il commento di Adriano e il suo gentile permesso per poter raccontare tutta la storia del tuo piccolo Angelo...ti abbraccio

Margherita Pisano 28/01/2018 - 21:17

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è una storia dolorosa che toccherà il cuore di chi ti leggerà. Da come scrivi si capisce che sei straniero, anche se te la cavi abbastanza bene con la nostra lingua. Grazie per aver condiviso con noi questo tuo dolore. Siamo una famiglia e ti siamo vicini.
Non occorre che tu aspetti 5 giorni per concluderla. Ti apriamo la porta delle 48 ore.

Adriano Martini
il titolare del sito


Adriano Martini 28/01/2018 - 20:51

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