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Primo binario

La notte
Sempre
mi dissangua.
Restano tracce di noi?
Ricordiamo davvero la speranza
nascosta nei sorrisi?
Polvere sulle dita quando ricalco
quei giorni, imprigionati in un futuro
che dovevamo esaudire.
Ma quest’alba, inattesa
ci restituisce la preghiera
di un’irrisa felicità, l’amaro
della rinuncia.
Quanti treni passati
inconsapevoli,
balenati nel buio della stanza.
L’ultimo, al primo binario
non ci ha neppure provato.
Abbiamo perso tempo
o il tempo si è scansato
per farci cadere.



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Opera scritta il 22/02/2018 - 12:01
Da michele gentile
Letta n.855 volte.
Voto:
su 7 votanti


Commenti


Vi sono grato per le Vs parole...una poesia nata come " sentinella", un memento a non perdersi per non dover poi ritrovarsi a rimpiangere le occasioni smarrite per strada. Grazie a tutti

michele gentile 23/02/2018 - 11:46

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Ciao Michele, è difficile aggiungere altro ai bei commenti sull'opera.. eppure, leggendola ancora, sento che i versi scavano dentro. Un treno perduto non ritorna mai.. oppure ritorna, ogni volta, come una frustata. Una poesia profonda; bellissima..

Francesco Gentile 23/02/2018 - 09:10

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Bella,
di forte impatto...

Grazia Giuliani 22/02/2018 - 19:38

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stupenda opera un po triste ma bellissima

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 22/02/2018 - 19:34

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Un'opera meravigliosa e vera...poeticamente sincera.
La tristezza profonda della consapevolezza. Complimenti!

Margherita Pisano 22/02/2018 - 19:30

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Concordo con altri commenti. E' stupenda!

Roberto L 22/02/2018 - 18:57

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Bellissima in linea col mio binario

francesco cau 2 22/02/2018 - 18:03

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Nn ho parole
Seppur tristissima, è meravigliosa

laisa azzurra 22/02/2018 - 15:25

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Il rumore fragoroso del tempo attraverso rimpianti o rimorsi. C'è sempre un primo binario per l'ultimo treno. La notte induce sogno e speranza che spesso s'infrangono al contatto vero con la luce ma, occorre sempre sognare anche di giorno mai dimenticando che il presente è solamente un ponte fra un passato noto ed un futuro ignoto ma che possiamo tentare di disegnare. Triste quanto efficace questa bella lirica che l'autore ci confeziona ricca di immagini eloquenti e pause fra un periodo e l'altro che comportano riflessione e bilancio. Bravissimo

luciano rosario capaldo 22/02/2018 - 15:06

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