OPERA

Lunghi campi di secchi cardi,
bruciata, la campagna
espone al cielo avaro,
un po' di refrigerio
ad implorare.
Sull'orizzonte si staglia,
blu come i tuoi occhi,
il mare increspato;
troppo lontano
per portare sollievo.
Spinosi, ardenti
al sole si offrono invano
gli arbusti,
chè altre spine
la vita dura
al cuore impone.
Nè il fiume arido,
o l'albero rado
Possono alleviare
polverosa fatica,
del viandante che soffre.
Diroccata una biococca, solitaria
riparo all'astro incandescente
dal suo pertugio
unica ombra offre.

Opera scritta il 28/05/2018 - 19:45

Da Lorenzo Stocchi

Letta n.998 volte.

Intensa e sincera, con immagini che richiamano Montale, ma con più freschezza

Franca Chiricò 29/05/2018 - 22:53

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...è poesia!!!
Bellissima... cosi giovane e cosi bravo. Complimenti!

Margherita Pisano 29/05/2018 - 21:43

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Senza parole....
Complimenti

laisa azzurra 29/05/2018 - 21:03

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bellissima

Francesco Cau 29/05/2018 - 19:23

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Immagini che rendono l'idea del bisogno dell'uomo di trovare l'acqua che rigenera, in un mondo in cui ci si sente sempre più soli e aridi.

Anna Rossi 29/05/2018 - 06:07

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Molto piaciuta, complimenti.

Mimmi Due 29/05/2018 - 01:19

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Immagini che scorrono in un arido panorama...
bella chiusura.

Grazia Giuliani 28/05/2018 - 23:10

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