Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. incipi Le istruzioni sono: "L’appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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INCIPIT PER UN RACCONTO BREVE Le istruzioni sono: Partendo da questo dialogo inventa una storia: “No!, no! e poi no!” “Ma mamma?!” “Quante volte te lo devo ripetere ancora?...non devi mettere piede in quel luogo…e, soprattutto non devi avere nessun contatto con lei!” “Ma?, potrebbe essere la nostra unica…” “Zitta! Non ne voglio più discutere, e mettitelo bene in testa…cosa fai?, non oserei uscire da quella porta, se fossi in te!” ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Ali spiegate “No!, no! e poi no!”
“Ma mamma?!” “Quante volte te lo devo ripetere ancora?...non devi mettere piede in quel luogo…e, soprattutto non devi avere nessun contatto con lei!” “Ma?, potrebbe essere la nostra unica…” “Zitta! Non ne voglio più discutere, e mettitelo bene in testa…cosa fai?, non oserei uscire da quella porta, se fossi in te!”
Taipa correva a perdifiato lungo la prateria in direzione del maneggio. La notizia le era arrivata tramite il vecchio Bennett che faceva ritorno dai campi: “Ho visto il dottor Ross prendere la borsa e salire sul pickup di gran fretta, forse ci siamo…”. Taipa correva, veloce come il vento, era una bambina agilissima, inciampò su un sasso e si rialzò con la velocità di una lepre che stesse sfuggendo dal suo predatore. Il sole batteva forte quel giorno, e sentiva il sudore colarle lungo la schiena. Percorse i trecento metri che separavano casa sua dal maneggio in meno di un minuto. Seby Flavio Gulisano 05/02/2016 - 13:48 commenti 22 - Numero letture:1633
Amore bugiardo Opera non ancora approvata!
Leda Cont 16/02/2016 - 13:46 commenti 0 - Numero letture:252
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Compromesso -No!, no! e poi no!
-Ma mamma?! -Quante volte te lo devo ripetere ancora?...non devi mettere piede in quel luogo… e soprattutto non devi avere nessun contatto con lei! -Ma?, potrebbe essere la nostra unica… -Zitta! Non ne voglio più discutere, e mettitelo bene in testa…cosa fai?, non oserei uscire da quella porta, se fossi in te! E Carla osò. Uscì da quelle urla che la inseguivano, ma appena chiusa la porta alle spalle, tutto sembrava finire. Immaginò che il problema fossero proprio quelle mura che reggevano il palazzo in cui viveva. La madre urlava e creava problemi solo in quel luogo, ma poi capì che il tutto era dovuto da un’etica moralista in cui non poteva mostrarsi furiosa ai vicini. Con questi pensieri vagò per strada pensando anche all’imminente richiesta di sfratto dovuta dai debiti accumulati dalla madre a causa di vari problemi con l’alcool e il gioco d’azzardo. Si fermò un auto nera, una bellissima BMW metallizzata. Si accostò e una voce femminile disse: -Carla! Cosa ... (continua) Salvatore Mauro 25/02/2016 - 15:33 commenti 1 - Numero letture:1199
Il Sogno di Martina “No!, no! e poi no!”
“Ma mamma?!” “Quante volte te lo devo ripetere ancora?...non devi mettere piede in quel luogo…e, soprattutto non devi avere nessun contatto con lei!” “Ma?, potrebbe essere la nostra unica…” “Zitta! Non ne voglio più discutere, e mettitelo bene in testa…cosa fai?, non oserei uscire da quella porta, se fossi in te!” Ma lei usci in fretta da quella casa e si trovo nella strada, al buio, ad inseguire i suoi sogni… Margherita Pisano 28/02/2016 - 12:06 commenti 14 - Numero letture:1119
L'odore buono del pane... “No!, no! e poi no!”
“Ma mamma?!” “Quante volte te lo devo ripetere ancora?...non devi mettere piede in quel luogo… e soprattutto non devi avere nessun contatto con lei!” “Ma?, potrebbe essere la nostra unica, e forse ultima volta” “Zitta! Non ne voglio più discutere, e mettitelo bene in testa…cosa fai?, non oserei uscire da quella porta, se fossi in te!” Nina, apri la porta di casa, incurante delle grida della madre. Scese di corsa le rampe di scale, per paura che le gridasse ancora dietro, uscendo dal portone lasciò che l’aria frizzante del mattino le entrasse dentro. Respirò profondamente lasciandosi inebriare da quel profumo che amava tanto… l’odore buono del pane appena sfornato.La panetteria si trovava appena di fronte al suo portone, decise di entrare, non era ancora l’ora di apertura e bussò con le nocche alla porta a vetri del panettiere. Il signor Filippo la vide da dietro il bancone e subito le andò incontro. Conosceva Nina sin da quando piccolina, entrava ogni mattina ... (continua) Carla Davì 27/02/2016 - 12:48 commenti 20 - Numero letture:1669
LA BAMBINA FATATA La fredda notte del tempio spento,
illuminava nel grigio della pietra il riflesso di una goccia. Uno stupido scampanellio riecheggiava sordo e stridulo coprendo, come un folletto maligno, le grida ululanti: No!, no! e poi no! La bambina, con i piedi scalzi, giocherellava con un filo d’erba dorato dalla luna. Creando disegni di gnomi e fate danzanti sul fiume dorato. Svegliata dai suoi candidi pensieri dall’orco della realtà, ma Mamma?! Quante volte te lo devo ripetere ancora? La fata, con la veste turchina ricoperta da mille campanellini ed il cuore spezzato, tendeva la mano ruvida e callosa alla purezza della manina innocente. Vieni piccola mia. Non ascoltare il richiamo materno. La stupidità umana non ti vuole far mettere piede in questo luogo incantato. Dice: non devi aver nessun contatto con Lei , quanto volte te lo devo ripetere ancora! In una sorta di predicatore stanco. La bambina, affidandosi ciecamente alla fata ridente, con un balzo leggero lasciava con un timid... (continua) Alessio Lucca 18/02/2016 - 17:05 commenti 0 - Numero letture:1103
Là, dove nascono le nuvole “No!, no! e poi no!”
“Ma mamma?!” “Quante volte te lo devo ripetere ancora?...non devi mettere piede in quel luogo…e, soprattutto non devi avere nessun contatto con lei!” “Ma?, potrebbe essere la nostra unica…” “Zitta! Non ne voglio più discutere, e mettitelo bene in testa…cosa fai?, non oserei uscire da quella porta, se fossi in te!” Lucy Arwen, una bella ragazza di sedici anni, e un fisico da ventenne, aveva doti di carattere che la facevano emergere per sensibilità, forza d’animo e determinazione, nel rincorrere le ragioni del cuore. Si dice poi, che la vita va in una sola direzione, ma è vero solo in parte, e soltanto se ci si limita a considerare l’esistenza terrena.. tracciando una linea retta tra la nascita e la morte. Ma questa è una storia che sembra crescere nelle profonde linee di mezzo e, forse, sono quelle che fanno la differenza. Erano le otto del mattino. Un leggero vento di maestrale portava profumo di mare nella vita di Lucy. Francesco Gentile 09/02/2016 - 19:33 commenti 24 - Numero letture:1441
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
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