Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
INCIPIT

Le istruzioni sono:

Scrivi una storia con questo inizio: Non m’era mai capitato di restare senza un soldo in tasca. Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finché ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte.


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AMARA TERRA MIA

Non era mai capitato di restare senza un soldo in tasca.Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finche ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte. C'era un caldo bestiale, lo scompartimento era quello di seconda classe, un finestrino era bloccato perché rotto. Stavo tornando alla mia casa paterna, vi avrei trovato mio padre, la mamma era morta qualche anno fa. Era da l'alba che viaggiavo avevo preso più di una coincidenza, questa era l'ultima tratta e sarei giunta nella mia terra fatta di sassi e profumi di zagare dove le cicale non smettevano mai di frinire. Non avevo un soldo come quando lasciai il paese per seguire il mio uomo e fuggire dalle chiacchiere che macchiavano il mio onore e cancellavano dagli occhi di mio padre l'unica figlia. Ero preoccupata non sapevo che accoglienza mi aspettava, pensavo ad u... (continua)

mirella narducci 10/04/2017 - 23:03
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Ammaccato

Affacciato sul lungo lago,
pensavo vedendo ondeggiare
l'acqua sulla sabbia

Lo sguardo catturato da
un soggetto in avvicinamento,
una leggiadria nella movenza,
occhi-lago.

Cercavo con lo sguardo di attirare
la mia attenzione,
poi guardandomi penso che
non sia situazione

Mille ancóre nel mio cuore,
ricordi lame,
l'oggetto usato solo per il piacere
sfruttato per avere solo un po' di potere;

Il perditore di occasioni,
quello che si odia per ciò che è
per la sua vita maledetta,
Volevo al mio fianco solo una persona che mi rispetta,
e,
non che mi funge da usa e getta
io voglio vendetta,
ma avete perso la dignità!... (continua)


Eugenio Serinelli 11/04/2017 - 11:30
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Battesimo

Non m’era mai capitato di restare senza un soldo in tasca. Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finché ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte. Non mi lasciavo nemmeno più cullare dal ritmo regolare del treno. Avevo bisogno di ritornare a casa. Tutto sommato, restare senza niente non mi era di certo cosa nuova. Avevo fatto la guerra, io. La sensazione di vuoto o di poter perdere tutto da un momento all'altro non mi spaventava così tanto. Vagheggiavo. Pensavo anche a tutte le facce che avevano rifiutato di darmi qualche moneta. Ogni sera passavo in rassegna di questo album di indifferenza. Tutto sommato non potevo biasimarli, oggi siamo tutti un po' miseri. Dalla fine del vagone, sentivo la porta aprirsi e già immaginavo la venuta del controllore. Egli irruppe tra il silenzio dei presenti. Rumori di fogli... (continua)

Salvatore Mauro 30/04/2017 - 17:07
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Battito

Vorrei immergermi nell 'azzurro del tuo cielo.
Vorrei immergermi nell ' oscurità dei tuoi occhi
Vorrei poter capire se anche tu senti battere il cuore.
Vorrei poterti fermare per strada e dirti quanto ti poteri amare.
Vorrei fermarti per strada e stringerti la mano,
E a quel punto capirei che non ci siamo mai persi di vista.
Vorrei ridere e giocare con te in mezzo ad un prato come fanno i bambini rimanere senza fiato.
Ti amerei,ti amerei,o come ti vorrei,
Anche solo per un attimo in cui tu mi stringi forte al tuo cuore.... (continua)

Zelinda Delicato 24/04/2017 - 00:18
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Ci vuole coraggio

Non m’era mai capitato di restare senza un soldo in tasca. Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finché ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte. Forse stavo sbagliando o probabilmente la stanchezza e la frustrazione mi stavano facendo sparare una marea di cavolate. Certo non era semplice, ma non lo è mai quando si scappa via di casa a diciotto anni, Dio quant' ero giovane. Non si trattava di uno stupido capriccio, stavo aspettando quei momenti da una vita e finalmente avevo trovao il coraggio e la volontà di lasciarmi tutto alle spalle e ricominciare. Ero affamato, non mangiavo da quasi due giorni, così decisi che era tempo di darmi una scossa, non potevo continuare a prendere treni e dormire in prati fangosi. Chiesi informazioni sul luogo in cui mi trovavo: Cavolo ero nella prima stazione di servizio de... (continua)

Sildom Minunni 08/04/2017 - 19:13
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Di tulle blu

Non m'era mai capitato di restare senza un soldo in tasca. Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finchè ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla natura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte. Anzi no, per stendermi e basta.
Il lungo viaggio intrapreso da Genova a Marsiglia mi aveva offerto squarci bellissimi di natura, macchiati a tratti, dalla mano pesante del'uomo, che aveva infierito su molte zone deturpando bellezza e armonia. L'ora del tramonto mi aveva regalato una sensazione di riconciliazione con me stessa, ma al momento dell'arrivo alla stazione Saint-Charles di Marsiglia avevo di nuovo sentito quella voragine interiore che fagocitava ogni mia emozione e sentimento. Come un contenitore vuoto mi aggiravo dentro la stazione, alle 20.30 di quel 31 luglio il termometro digitale posto di lato al “Cafè pour toi “, parlava di una sera molto calda c... (continua)

Grazia Giuliani 17/04/2017 - 00:38
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Dignità Calpestata

Non m’era mai capitato di restare senza un soldo in tasca. Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finché ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte. E' da una settimana, che uso un cartone come giaciglio e mi copro con una coperta rimediata dal buon cuore di una gentile sconosciuta e utilizzo il ponte della tangenziale, come fissa dimora notturna. Al primo mattino sono ancora là, avvolto nel mio piumino rosso, con un colbacco verde oliva in testa e la cicca tra le labbra e rivivo il mese all'ostello della gioventù, pagato da una associazione benefica, dove avevo i pasti completi e un comodo letto su cui dormire, ma trascorso il periodo di un mese, ho dovuto dare spazio al senza tetto di turno. Ormai sono mesi, che vivo sotto il ponte perché non posso permettermi di pagare l'affitto con l'assegno ordinario di... (continua)

Savino Spina 07/04/2017 - 00:06
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Disaccordi sentimentali

Opera non ancora approvata!

Eugenio Serinelli 10/04/2017 - 16:37
commenti 0 - Numero letture:259

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Due angeli

Non m'era mai capitato di restare senza un soldo in tasca. Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finché ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte. Già, ma dove sono qui i ponti? Solo a Roma ci sono ?? Roma..la mia cara Roma...Ormai sono cinque anni che non ci metto piede... I miei pensieri mi distraggono dal mondo intero e da quello che ora gira intorno a me in questa strana città chiamata Limerik..facendomi dimenticare che le mie vecchie superga stanno calpestando le strade dell irlanda...Sogno di una vita! Avevo cinque o sei anni e già sognavo i colori, i profumi , i cieli di questo posto ..Solo che mi vedevo felice , ricca e ...Cuore, amore, mare e . Mbha lasciamo stare va , fammi vedere piuttosto dove sono arrivata, a trent'anni e' ora di smetterla con i sogni.
Sono quasi le nove di sera e l aria ormai... (continua)

Valentina Foco 22/04/2017 - 03:38
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