Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



LA DONNA MISTERIOSA

Quel giorno è rimasto indelebile nella mia memoria, marchiato come un tatuaggio sulla pelle, si apre il sipario e i ricordi riaffiorano con un ritmo incessante.
Venerdì santo (già il giorno la dice lunga), il cielo sembra voler scaricare tutta la sua rabbia lanciano come dardi impazziti fulmini e saette, foriero di brutte notizie.
Il sinistro ululare di un'ambulanza mi provoca un tuffo al cuore, è sempre così, poi la telefonata di mia madre e la folle corsa in ospedale.
Lì in una stanzetta angusta ad aspettare notizie relative allo stato di salute di mio padre, gravemente compromesso.
Come in una scena di un film, la porta cingolando si apre ed entra lei, lei chi? Non chiedetemelo perchè non so chi realmente sia, fatto sta che entra,il viso inespressivo, solo l'accenno di un sorriso.
La guardo di sottecchi,l'abito nero le fascia quel corpo quasi perfetto conferendole una sorta di matura bellezza,
a vederla sembrerebbe appartenere ad un altro mondo.
I suoi occhi sembrano assenti... (continua)

MARIA MADDALENA SCANNELLA 07/03/2012 - 13:21
commenti 0 - Numero letture:1210

Argomento: INCIPIT CON L'INGRESSO DEL PERSONAGGIO

Voto:
su 3 votanti


Il tramonto intanto fece il suo ingresso

Quando la porta si aprì lei, con il suo portamento deciso e austero vestita di un abito nero da lutto ma elegante fece il suo ingresso . Gli occhi coperti da un paio di occhiali grandi nascondevano il suo triste sguardo, mentre una lacrima scendeva lentamente verso quel volto che nonostante la sofferenza ancora luminoso e raggiante e che andava ad incorniciare un quadro da autore per bellezza tanta. Stupenda nel suo silenzio mentre accarezzava il suo amato che precocemente aveva abbandonato questo mondo ma specialmentee lei cosi' ancora bisognosa di amore di passione di gioia di vivere.
Era lì sofferente mentre un via vai di gente rendeva omaggio al suo lui.Non aveva voglia di parlare è, sempre con lo sguardo fisso verso il suo amore sembrava essere immersa nei suoi ricordi di giorni trascorsi di certo in momenti indimenticabili colmi di passioni di notti avvincenti .
Intorno sguardi di uomini attratti dal quel corpo sinuoso, perfetto, mentre lei all'apparenza indifferent... (continua)

RITA ANGELINI 18/03/2012 - 20:51
commenti 0 - Numero letture:1477

Argomento: INCIPIT CON L'INGRESSO DEL PERSONAGGIO

Voto:
su 7 votanti


I quattro moschettieri

Dopo tanti anni i quattro moschettieri si sarebbero ritrovati. Li avevano sopranominati così al paesello, un antico e vecchio borgo dove le casupole erano strette come le celle di un alveare e nel silenzio della notte quando i cani smettevano di latrare potevi chiaramente percepire il respiro di chi abitava nella casa affianco. Mario, Danilo, Francesco e il Severino ritornavano al paese dopo anni, per dare l’ultimo saluto all’uomo che era stato l’artefice del loro destino, l’uomo che si era preso cura di loro supportandone il carattere non facile e che con la pazienza e la perseveranza propria dell’uomo di fede era riuscito a incanalare la loro esuberanza dando loro occasione di divenire degli uomini responsabili. Il Don, lo chiamavano così da bambini e avevano continuato a farlo nel tempo, era il padre che avrebbero voluto, il padre pronto a ascoltarli a consolarli ma anche a dare buoni consigli a tirar loro bonariamente le orecchie se necessario, senza mai essere troppo severo. Mario... (continua)

Claretta Frau 27/06/2013 - 19:09
commenti 1 - Numero letture:1296

Argomento: LA CONVERSAZIONE

Voto:
su 11 votanti


Profumo di vaniglia

Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove ne'quando. Gli passò oltre, una nuvola di aroma speziato gli carezzò il viso. Vaniglia si disse, mentre l’infermiera lo faceva sdraiare sul lettino, in attesa del dottore. Chiuse gli occhi e con la mente disegnò l’immagine della ragazza. Era alta e snella, aveva capelli corvini e incarnato chiaro, i suoi occhi erano grandi e nocciola, le labbra rosee e turgide e profumava di biscotto. L’arrivo del medico lo distrasse dai propri pensieri. <<Come andiamo oggi Carlo?>> Gli disse. Sapeva che avrebbe dovuto confidargli le proprie sensazioni ma come per una forma di esclusività volle tenerle per sé. Glielo dirò al prossimo incontro pensò. Erano settimane che andava allo studio medico. Dopo l’incidente avuto con l’automobile, non ricordava più niente, nemmeno il suo nome. Si era deciso; ... (continua)

Claretta Frau 17/06/2012 - 16:16
commenti 1 - Numero letture:1424

Argomento: INCIPIT PER UNA STORIA

Voto:
su 4 votanti


Per non dimenticare

Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando.
Distratto dal fatto che non riusciva proprio a ricordare quasi andò a sbattere contro un palo della luce:-ma dove ho la testa!- pensò. Due ragazze che passavano vicino si girarono a guardarlo ridacchiando. Capiterà anche a voi fra un po' di anni! pensò Luca. Era già in ritardo per il suo turno di lavoro, partime, a quarant'anni il massimo della soddisfazione. IL mutuo da pagare che ogni mese ti portava via un quarto dello stipendio, le bollette che non arrivavano mai in ritardo, per fortuna c'era la salute ed un po' di ottimismo. Dopo tutto aveva una famiglia:una moglie che se non era troppo nervosa ti guardava ancora con malizia,un ragazzino di dieci anni che ti seguiva in ogni cosa e la bimba di sei che ti portava le ciabatte quando arrivavi a casa.
Poco dopo essersi seduto davan... (continua)

Lucia Ghitti 25/06/2012 - 15:59
commenti 2 - Numero letture:1204

Argomento: INCIPIT PER UNA STORIA

Voto:
su 2 votanti



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