Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 

LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



LA MIA VITA UN FILM

D’accordo, ti racconterò la storia della mia vita come tu desideri….Fu questa la frase che solitaria tuonò nella stanza mentre due donne si tenevano le mani. Una delle due era febbricitante e appoggiava la testa su di un cuscino. Era iniziato tutto in un paese in Italia, la narratrice era la più anziana, i suoi capelli fermati sulla nuca da un fermaglio di tartaruga che a mala pena teneva su le lunghe ciocche. Rebecca era il suo nome e l’altra era la sua figliastra. Si preparava con gli occhi lucidi, accaldata da una febbre impietosa a raccontare quella sua vita disgraziata, che davanti ai suoi occhi si svolgeva come un film in bianco e nero. Si abbassò la luce e fasci luminosi intensi come raggi di un proiettore inquadrarono la vecchia casa, dove grida gioiose attraversavano le stanze. Cosa stava capitando piangevo e ridevo forte della mia giovinezza, niente di più bello mi poteva accadere…vederla cosi piccola e fragile con quei guancioni cosi rosei mi rese la madre più felice della t... (continua)

mirella narducci 07/01/2017 - 19:03
commenti 18 - Numero letture:1077

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 6 votanti


La Punto rossa

Basta non posso stare tutta la domenica così, seduta su questa panchina in questo triste parco autunnale . Mi devo alzare, è mezzogiorno e oramai il tempo è scaduto. Non ho il coraggio, sono una codarda, lo devo ammettere. Oggi era l’ultimo giorno utile e non ci sono riuscita, neanche questa volta. Dove ho messo le chiavi della macchina ? Certo, in borsa. Mannaggia, non trovo mai niente dentro la borsa, più sono grandi le borse e più roba ci metto! Questa busta enorme gialla poi mi ruba spazio, sono nervosissima…ecco , finalmente le ho trovate. Prometto che appena posso butto questa busta, appena trovo un contenitore per la carta la strappo e me ne libero!
Odio questo semaforo, il rosso è lunghissimo. Il plico giallo sta lì, sul sedile posteriore. Bastava spedirlo alla Casa Editrice, ho letto bene tutte le istruzioni per partecipare a quel cavolo di concorso, ho preparato la raccomandata…Ma alla fine anche questo racconto farà la fine degli altri. Non ho mai fatto niente nella vita, ... (continua)

SILVIA OVIS 07/11/2016 - 11:43
commenti 6 - Numero letture:1013

Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO

Voto:
su 2 votanti


LA RIVINCITA

Il battacchio dell’orologio della vita, aveva da pochi giorni battuto, i 62 colpi della sua età. Lui, uomo di successo canoro, in campo lirico, non aveva messo in cantiere ciò che avrebbe assaporato di lì a poco. Era conosciuto come Auro Ugol, celeberrimo tenore da sempre. Coi tanti fiori ricevuti avrebbe creato un giardino, colle tante pergamene avrebbe tappezzato un castello, coi tanti ori avrebbe aperto una gioielleria, con la carta dei tanti servizi giornalistici avrebbe riscaldato un intero quartiere, coi scroscianti plausi avrebbe rallegrato una Nazione.
Una sera di Maggio, al Teatro Massimo di Catania, era la prima della Norma, opera del benamato figliol, Vincenzo Bellini. Auro, in quanto tenore, personificava il personaggio Pollione (Proconsole di Roma nelle Gallie).
Nel bel mezzo del secondo atto, una sua inaspettata stecca, gli pregiudicò l’intero seminato, in anni di eccelsa carriera. Miliardi di fischi, chi gli dava del buffone, chi dell’esaltato, chi gli dette del ladro... (continua)

Rocco Michele LETTINI 29/12/2014 - 18:02
commenti 14 - Numero letture:1231

Argomento: PERSONAGGIO E DESIDERIO

Voto:
su 14 votanti


L'INGEGNERE

E’ indeciso se alzarsi ed aprire perché si è addormentato tardi ed ha riposato male; resta in attesa ma non sente più niente e quindi considera risolto il problema. Durante la notte si è anche svegliato per il freddo e dopo aver messo un’altra coperta su letto, che occupava da solo, è scivolato in uno stato di dormiveglia e nella sua mente hanno vagato mille pensieri ed ansie che non è riuscito a controllare.
Si è trovato all’alba semi intontito a fissare, nella penombra, i vari dettagli della casa in cui si è rifugiato. Per la verità più che una casa sembra un magazzino dove, nel poco spazio a disposizione, ha dovuto sistemare ciò che è rimasto della sua vita precedente che era di tutt’altro tenore.
Ora abita nella periferia della città, in uno stabile vecchio e cadente il cui unico punto di riscaldamento è una stufa situata in cucina. Gli è stato messo a disposizione da un conoscente che lo ha affittato per un prezzo modesto, sia per non tenerlo vuoto che per le ridotte dime... (continua)

Gaetano Antonioli 14/03/2016 - 17:47
commenti 4 - Numero letture:1371

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 2 votanti


C'era una volta il ritmo del tempo

Vedo un'enorme fascio di polloni di salice risalire il sentiero dal fiume. Sotto, chino, un vecchio che un tempo intrecciava vimini per due soldi e che il tempo ha solcato di rughe che sembrano smorfie. I passi lenti ma ritmici di chi senza vanto fece il soldato in un tempo in cui, i tarli della mente, ricordano che si stava meglio. Arriverà a casa, seppure senza orologio, in tempo per il pranzo, e fra formaggio e companatico dirà che sentiva il profumo della minestra dal fiume. Si trattava invece, del ritmo circadiano, nascosto in qualche angolo del cervello, che un tempo andava a ritmo della natura. Lento, nel tempo che una quercia impiega per diventare robusta. Ritmico, rallentato a tratti solo da forza maggiore. Marca impronte nella memoria di un tempo che non c'è più. I vecchi a volte sembrano nati così; sembra che non siano mai stati ventenni. Eppure in un'altra vita, in un'altro tempo sono stati persino bambini. Tra i nodi legnosi della miseria, delle disgrazie da dimenticare se... (continua)

silver 80 24/11/2021 - 09:56
commenti 0 - Numero letture:496

Argomento: LENTO FLUIRE DEL TEMPO

Voto:
su 1 votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ][ Pag.46 ][ Pag.47 ][ Pag.48 ][ Pag.49 ][ Pag.50 ][ Pag.51 ][ Pag.52 ][ Pag.53 ][ Pag.54 ][ Pag.55 ][ Pag.56 ][ Pag.57 ][ Pag.58 ][ Pag.59 ][ Pag.60 ][ Pag.61 ][ Pag.62 ][ Pag.63 ][ Pag.64 ][ Pag.65 ][ Pag.66 ][ Pag.67 ][ Pag.68 ][ Pag.69 ][ Pag.70 ][ Pag.71 ][ Pag.72 ][ Pag.73 ][ Pag.74 ][ Pag.75 ][ Pag.76 ][ Pag.77 ][ Pag.78 ][ Pag.79 ][ Pag.80 ][ Pag.81 ][ Pag.82 ][ Pag.83 ][ Pag.84 ][ Pag.85 ][ Pag.86 ][ Pag.87 ][ Pag.88 ][ Pag.89 ][ Pag.90 ][ Pag.91 ][ Pag.92 ][ Pag.93 ][ Pag.94 ][ Pag.95 ][ Pag.96 ][ Pag.97 ][ Pag.98 ][ Pag.99 ][ Pag.100 ][ Pag.101 ][ Pag.102 ][ Pag.103 ][ Pag.104 ][ Pag.105 ][ Pag.106 ][ Pag.107 ][ Pag.108 ][ Pag.109 ][ Pag.110 ][ Pag.111 ][ Pag.112 ][ Pag.113 ][ Pag.114 ][ Pag.115 ][ Pag.116 ][ Pag.117 ][ Pag.118 ][ Pag.119 ][ Pag.120 ][ Pag.121 ][ Pag.122 ][ Pag.123 ][ Pag.124 ][ Pag.125 ][ Pag.126 ][ Pag.127 ][ Pag.128 ][ Pag.129 ][ Pag.130 ][ Pag.131 ][ Pag.132 ][ Pag.133 ][ Pag.134 ][ Pag.135 ][ Pag.136 ][ Pag.137 ][ Pag.138 ][ Pag.139 ][ Pag.140 ][ Pag.141 ][ Pag.142 ][ Pag.143 ][ Pag.144 ][ Pag.145 ][ Pag.146 ][ Pag.147 ][ Pag.148 ][ Pag.149 ][ Pag.150 ][ Pag.151 ][ Pag.152 ][ Pag.153 ][ Pag.154 ][ Pag.155 ][ Pag.156 ][ Pag.157 ][ Pag.158 ][ Pag.159 ][ Pag.160 ][ Pag.161 ][ Pag.162 ][ Pag.163 ][ Pag.164 ][ Pag.165 ][ Pag.166 ][ Pag.167 ][ Pag.168 ][ Pag.169 ][ Pag.170 ][ Pag.171 ][ Pag.172 ][ Pag.173 ][ Pag.174 ][ Pag.175 ][ Pag.176 ][ Pag.177 ][ Pag.178 ][ Pag.179 ][ Pag.180 ][ Pag.181 ][ Pag.182 ][ Pag.183 ][ Pag.184 ][ Pag.185 ][ Pag.186 ][ Pag.187 ][ Pag.188 ][ Pag.189 ][ Pag.190 ][ Pag.191 ][ Pag.192 ][ Pag.193 ][ Pag.194 ][ Pag.195 ][ Pag.196 ][ Pag.197 ][ Pag.198 ][ Pag.199 ][ Pag.200 ][ Pag.201 ][ Pag.202 ][ Pag.203 ][ Pag.204 ][ Pag.205 ][ Pag.206 ][ Pag.207 ][ Pag.208 ][ Pag.209 ][ Pag.210 ]



 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -