Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



La parte mancante...

Camminavo nel silenzio della notte, in un magica atmosfera da sogno, all'improvviso... La vidi correre verso di me. Protetta dall'ombra del palazzo accanto. L'avevo immaginata sotto la pioggia, per tutto il giorno. E sorrisi a quel pensiero, come fosse un'idea indecente che non potevo permettermi.

Lei era bella, misteriosa, avvolta da un foulard che nascondeva i tratti del suo volto, non riuscivo a vederla nitidamente, ma la sua figura mi era molto familiare...come un angelo si aggirava per le strade.
Sono rimasta a guardarla per un tempo, non so' dire quanto, perché il tempo scompare quando sei immersa in un'immagine celestiale, tutto si ferma, i pensieri non ti appartengono, volano lontano, resti sola con la tua anima...e ti accorgi che niente più importa, lei è lì!
-Ti guarda sorridente, un invito con un cenno della testa, sai che devi andare, raggiungerla per sapere, perché la sensazione che ti avvolge e rasserenante, quasi come fosse una parte mancante di te!

Cosi, mi avvi... (continua)


Margherita Pisano 26/10/2016 - 16:17
commenti 16 - Numero letture:1213

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 9 votanti


VOLPI IN TRAPPOLA

“Lo sapevo che ci saremmo infilate in un casino! Non ne usciremo vive! Tu che ti credi Indiana Jones, e invece sei solo una stupida stronza!”
Adriana inveiva contro di me, preda di una crisi isterica alimentata da tanta rabbia, quella che solo un immane paura può provocare. Eravamo rimaste al buio, dentro quella grotta isolata e pericolosa, per colpa mia. Sì, Adriana aveva ragione, ero io la responsabile di questa tragedia che si stava per consumare ed ormai non potevamo più tornare indietro: eravamo isolate e nessuno avrebbe mai saputo dove trovarci, vive o morte. A poco valevano le mie parole per cercare di placarla, era terrorizzata, come lo eravamo anche io, Lucia ed Anna. Queste piangevano con lun... (continua)

Millina Spina 12/10/2017 - 01:01
commenti 5 - Numero letture:1152

Argomento: AL BUIO IN UNA CAVERNA

Voto:
su 3 votanti


LA TONNARA

Come ogni lunedi, di ogni settimana Marcello si alzo’ fece colazione e usci di casa per recarsi al lavoro
Tutti i giorni la stessa vita, stesso percorso, da Pavia fino a Rogoredo in treno, stesse facce stessi discorsi e poi di corsa giu per le scale per salire sulla metro di Milano in direzione di Assago.
Eh gia ! bisognava arrivare puntuali per le 8,30 in quel noioso ufficio di quella squallida azienda dove Marcello aveva trovato un posto di contabile nell’uff. ragioneria.
Era cosi che aveva cominciato, era stato assunto per sostituire una maternita’ che poi non rientro’ piu e quindi fu assunto definitivamente a tempo indeterminato.
Un bel successo direte voi, di questi tempi tra l’altro ,ma in verita’ Marcello era li solo per far contenti i suoi genitori, per non pesare sulle loro spalle, per essere indipendente e forse anche per accontentare Anna (la sua ragazza) segretaria presso uno studio commercialista di Milano, che sognava un matrimonio una vita quieta e serena con il ... (continua)

MAURO MONTALTO 10/07/2015 - 00:28
commenti 8 - Numero letture:1335

Argomento: LA TRAMA

Voto:
su 7 votanti


Non per essere cattivi

La giovane donna risaliva la strada che portava fino al porto mentre il sole iniziava la sua lenta discesa alle sue spalle. Il passo, così ritmico da sembrare una marcia, strideva con la delicatezza del suo volto perfettamente incorniciato dal castano scuro dei suoi capelli.
La gente le gettava occhiate più meno incuriosite ma lei non sembrava affatto farci caso, il suo sguardo era fisso in un punto all’orizzonte che neanche esisteva e non vi si staccava neanche quando qualcuno le attraversava davanti tagliandole la strada. Erano occhi strani i suoi, occhi che non volevano raccontare la loro storia ma che dicevano chiaramente di averne una.
Il tiepido vento primaverile le smuoveva a fatica qualche ciocca che morbida le si adagiava sulle spalle. Era inevitabile, più la guardavi e più capivi che c’era qualcosa di profondamente sbagliato in quella donna, qualcosa che non eri sicuro di voler scoprire ma dalla quale non potevi fare a meno di essere ossessionato . Sembrava come che riusci... (continua)

Simone Coriandoli 11/06/2016 - 23:32
commenti 2 - Numero letture:1175

Argomento: SENTIMENTO

Voto:
su 1 votanti


NOTTE DI AMARA FOLLIA

“Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come une camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto avere ucciso un essere umano? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse.” Era la sola cosa da fare fuggire, presi il mio strumento e uscii di filato da quella casa, in cui avevo trascorso alcuni anni felici. Avevo 18 anni e con il mio primo violino preso in prestito da un vecchio zio varcavo il portone di via Rienzo. Mi piaceva suonare, la musica l’avevo nel sangue…ma non potevo frequentare una scuola di musica, ne prendere un diploma al conservatorio ero povero mi arrangiavo come autodidatta. Lavoravo come meccanico in una officina, ma coltivavo questo mio sogno con passione. All’indirizzo dove ero diretto c’era ad aspettarmi una professoressa francese ch... (continua)

mirella narducci 11/06/2017 - 00:45
commenti 10 - Numero letture:1083

Argomento: INCIPIT PER UN NOIR

Voto:
su 5 votanti



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