Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Breve intensità

Non avevo previsto in alcun modo quello che sarebbe accaduto dopo quell'invito a cena tra amici.
La mia vita avrebbe avuto un cambiamento tale da farmi sentire come se fino a quel momento avessi vissuto solo un' attesa.
Come potrei non definire una cena particolare quell'incontro con te, talmente diverso tutto ciò che sentivo fin dal momento in cui mi preparavo.
Sicuramente metto sempre molta attenzione nel sistemarmi prima di uscire ma quella sera era come se in me ci fosse qualcuno che mi suggeriva cosa fare e soprattutto farlo al meglio.
Ed eccomi arrivare forsennata all'appuntamento, come mio solito sempre con quei minuti di ritardo che non sono mai riuscita a sopperire, tranne nel fare la faccia ingenua di chi aveva visto male l'ora!
In un attimo nella strada ci fu la nostra confusione, il gruppetto che si incontrava e si salutava tra abbracci e commenti vari, poi vicino ad una mia amica ho visto te, che già mi guardavi con un'espressione quasi incredula, forse io avevo la st... (continua)

Alyala Regina 07/01/2016 - 18:14
commenti 1 - Numero letture:907

Argomento: UNA CENA PARTICOLARE

Voto:
su 1 votanti


Affetti collaterali

Il piano era stato organizzato nei minimi dettagli. Robert Coleman, medico e direttore dell’Upstate Medical University, non voleva lasciare niente di intentato, con il padre erano ai ferri corti ed era già un miracolo che avesse accettato l’invito a cena per quella sera al Rachel’s Restaurant. In realtà aveva qualcosa di importante da dirgli ma voleva aspettare la fine della cena, giusto il tempo per fargli godere le pietanze e per addolcire l’ultimo boccone amaro della serata. Arthur Coleman, illustre avvocato di New York, posò i suoi novantasette chili sulla sedia alle ventuno in punto, mentre il figlio era in ritardo. “E’ sempre il solito…” disse guardando il rolex d’oro. Un cameriere zelante gli versò del vino. Robert entrò in sala passandosi una mano fra i folti capelli e si accomodò al tavolo dell’avvocato. “Hai visto? Stavolta ho spaccato il minuto!” disse, passandosi nuovamente la mano fra i capelli. “Veramente sei in ritardo di 5 minuti”, ribattè il padre, “spero tu abbia qual... (continua)

Seby Flavio Gulisano 18/01/2016 - 16:59
commenti 11 - Numero letture:1192

Argomento: LA RESA DEI CONTI

Voto:
su 5 votanti


ANCORA UNA VOLTA AMORE

“Pronto? Massimo? Ci sei? Sono io Luisa
“ Si pronto, Luisa ciao, come mai mi chiami ora? Sono in ufficio, lo sai che non posso rispondere
“ Si hai ragione, lo so, ma ho estrema necessita di vederti, del resto a casa non posso chiamarti
“Oggi non posso, ho una riunione, se vuoi possiamo vederci questa sera, alle sette ho una cena con un cliente importante, ma me la cavo presto se vengo verso le ventidue per te va bene?
“ Si va benissimo, vedo di non prendere impegni per quell’ora ma ,mi raccomando vieni perche’ ti devo parlare
“Ma e’ successo qualcosa? Mi fai preoccupare sei forse incinta?
“Non dire stupidaggini, ne parliamo questa sera mi raccomando sii puntuale
“Va bene, contaci ora vado ciao
“Ciao
Massimo mette giu il telefono, la telefonata di Luisa (una escort molto affascinante) con la quale intrattiene una relazione da diversi anni lo ha preoccupato.
“Chissa’ cosa deve dirmi di cosi tanto urgente? Dice che non e’ incinta? Allora cosa vuole ? Mah! Vedremo questa ser... (continua)

MAURO MONTALTO 19/01/2016 - 14:52
commenti 2 - Numero letture:1196

Argomento: LA RESA DEI CONTI

Voto:
su 1 votanti


La resa dei conti

Da sei giorni, ormai, la fredda perturbazione dei Balcani aveva raggiunto e invaso l’Appennino centrale. Un vento sferzante scaricava un’impressionante quantità di neve che, in aggiunta a quella tolta dalle zone più esposte, depositava nei valloni e i punti più raccolti.
Il casolare con annessa la piccola stalla, situato in una graziosa valle, tra i monti della Maiella, stava per essere seppellito dalla neve; come se una natura tentacolare volesse ingoiarlo con le sue enormi fauci bianche. La coltre nevosa aveva raggiunto un metro e mezzo, arrivando alle finestre della costruzione di un piano.
Il fuoco nel camino parlava la sua lingua di fiammelle tranquille, sul ceppo di radica di quercia quasi consumato. Il grosso persiano Belushi se ne stava accovacciato al posto d’onore sulla grossa pietra lavica che delimitava il camino dal pavimento. Qualche ciuffo della coda meno pronunciato rivelava che il gatto se l’era bruciacchiata in un litigio con il fuoco. Il felino sornione puntava l... (continua)

Francesco Gentile 23/01/2016 - 01:48
commenti 26 - Numero letture:1185

Argomento: LA RESA DEI CONTI

Voto:
su 6 votanti


Azzurro

Tutti i miei muscoli sono contratti, tesi, pronti a scattare come sul blocco di partenza di una gara di nuoto, prego perchè non ci sia lo sparo che dà irrevocabilmente il Via...
sono accovacciata con un ginocchio che poggia sulla roccia sotto di me, l'umidità bagna i miei stivaletti, i capelli si appiccicano in un misto di sudore e gocce di acqua sospese nell'aria, il cuore batte troppo, i colpi galoppano, troppo il rumore, vorrei silenziarlo, vorrei rallentare il vortice del mio cervello, concentrarmi perchè... “ indietro non si torna”.
La notte mi aveva tormentato, a tratti torturato, le gambe rispondevano alla mia ansia come collegate da una linea telefonica, smaniavano perchè io non dormissi, non potevo dormire finquando non avessi preso una decisione, quando la luce del giorno nuovo si era insinuata nella fessura dello scurolo, il mio corpo aveva fatto pace con il letto, mi ero addormentata scivolando sulle parole che quella domenica avrei detto a Marco, mio marito.
Al mattino,... (continua)

Grazia Giuliani 15/10/2017 - 17:30
commenti 10 - Numero letture:1148

Argomento: AL BUIO IN UNA CAVERNA

Voto:
su 8 votanti



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