Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



il ladro dei sogni

- Oggi ti vedo giù ma quest’inverno è generoso con noi anziani, ci regala il sole e la libertà di goderci una passeggiata, di venire qui al parco, d’incontrare un amico. Perchè quel viso triste, quello sguardo basso?-
- Si può essere malinconici in qualunque giornata, mica solo quando piove.-
- Diamine, siamo in salute, cosa vuoi di più alla nostra età?-
- Guarda lassù, lo vedi? E’ un gabbiano che ha perso il mare. La colpa è sua se sono come sono.-
- Senza gli occhiali è già tanto se vedo la panchina, figurati un gabbiano che vola chissà dove.-
- Certo che non lo vedi: “Gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore, ha scritto qualcuno che non ricordo.-
- Sì, sì, l’ho letto pure io, si vede che anche il mio cuore ha bisogno di occhiali. Ma non cambiare discorso; tu mi preoccupi, quasi non ti riconosco; che tu abbia il morale sotto i tacchi è evidente, ma vorrei che mi spiegassi cosa può averti fatto un povero gabbiano.-
- E’ semplice: mi sono svegliato questa mattina ed er... (continua)

mario malgieri 11/04/2016 - 08:51
commenti 8 - Numero letture:1121

Argomento: I RACCONTI DEL MISTERO

Voto:
su 8 votanti


Un sogno che si realizza

UN SOGNO CHE SI REALIZZA
(guardando … descrivo)
Frenetica la mia penna scriveva e scriveva parole una dopo l’altra, nomi, aggettivi, verbi e quant’altro mi venisse in mente per far uscire allo scoperto il nocciolo del desiderio puro. Mi venne allora in mente una citazione di Emily Dickinson che qualcuno mi aveva fatto notare:
“a volte scrivo una parola e la guardo fino a che non risplende.”
Mentre ero pensierosa la penna che tenevo in mano si soffermò di colpo su una delle parole che stavo scrivendo e la vidi in tutta la sua interezza ed il suo splendore e capii che mi avrebbe aiutata a comprendere meglio il mio sogno interiore che avrei potuto realizzare.
Mi avevano detto o forse avevo letto da qualche parte su quei quotidiani di filosofia di vita che se hai un sogno per realizzarlo dovevi pensarlo sovente come già realizzato!
Inizialmente devo confessare che non ci credevo molto ma poi un giorno mi venne da riflettere su una frase, sempre letta da qualche parte, dov... (continua)

Maria Luisa Bandiera 15/05/2023 - 07:41
commenti 10 - Numero letture:232

Argomento: Guardando... Descrivo...

Voto:
su 4 votanti


Il ladro dei sogni 2

Il vecchio sistemò il cappuccio del suo gabbano di orbace per proteggersi dal freddo vento che ululava da ore ormai, da quando il cielo infiammatosi al tramonto aveva prima assunto il colore del melograno per poi divenire sempre più scuro e livido come il mirto maturo, costringendo gli abitanti del villaggio di Janna ‘e Frores a rintanarsi nelle case anzitempo.
Si sedette sulla panca di pietre e sughero sotto il grande olivastro, testimone silenzioso della vita dell’intero villaggio e vicino al quale lui giocava da bambino, girandoci attorno con il cavallino che il nonno Zoseppe gli aveva costruito con dei pezzi di asfodelo.

L’olivastro era cresciuto ma lui lo aveva sempre visto enorme, con quei rami che si allungavano verso il cielo quasi a raccogliere la luce e con le fronde che si allargavano sullo spiazzo di terra battuta, ad offrire refrigerio e riparo a tutti i passanti e a tutti gli abitanti, che proprio là sotto organizzavano ogni sorta di cerimonia, religiosa o pagana... (continua)


Millina Spina 14/04/2016 - 18:33
commenti 21 - Numero letture:1181

Argomento: I RACCONTI DEL MISTERO

Voto:
su 10 votanti


Il ladro dei sogni.

Rosaria ha un occhio tumefatto e una costola incrinata.
Rosaria piange in silenzio e stringe a se il suo pargoletto di sei mesi.
Se solo avesse dato ascolto ai suoi genitori...
Glielo dicevano in continuazione! Salvatore non fa per te, lascialo mentre sei ancora in tempo.
Rosaria adesso ha solo un sogno da realizzare.
Sostenere gli esami di quinto anno all'istituto magistrale.
Vuole fare la maestra, ama i bambini, anzi li adora...
Ma Salvatore non ne vuol proprio sapere, è duro.
Sei solo una femmina gli ripete sempre e fino all'ossessione.
Tu devi solo cucinare, lavorare in casa, crescere il bambino e allargare le cosce quando mi va...
Rosaria continua a piangere in silenzio lacrime amare e non si da pace.
Deve pur affrontare il problema una volta per tutte, ma non si decide, la paura è tanta.
Ogni notte di nascosto scrive un bigliettino e lo mette sotto il cuscino.
"Nel sogno o Signore, nel sogno vienimi a prendere o mio Dio."
Questo c'era scritto nel fogliett... (continua)

Giovanni Santino Gurrieri 14/04/2016 - 19:52
commenti 14 - Numero letture:1115

Argomento: I RACCONTI DEL MISTERO

Voto:
su 10 votanti


IL LADRO DEI SOGNI- Seconda Parte.

Notte dopo notte, aveva preso ad aspettare il ladro dei sogni con sempre maggiore impazienza. Era sempre stata una ragazza concreta, eppure ormai si era convinta che quella storia fosse reale e che soprattutto egli fosse reale. Le piaceva discorrere con lui, e ormai non si stupiva più, anzi per dirla tutta si era abituata alla sua invisibile presenza. Spesso era tentata di sfiorarlo, soprattutto quando la sua voce si velava di malinconia, ma non osava per paura di farlo scappare. Avevano parlato di tante cose, eppure c'erano ancora segreti tra loro, argomenti che non osavano toccare. Iris si guardò allo specchio e si spazzolò i capelli, malgrado avesse mille dubbi, dettati dal buon senso, non poteva impedire al suo cuore di accelerare i battiti, quando avvertiva la sua presenza, oppure impedirsi di contare le ore che mancavano al calare della notte. Si voltò di scatto. Aveva sentito un rumore.
«Herbert, sei tu?»
«Sono io, ma voi siete sveglia.» Iris sorrise.
«Vi aspettavo.» Egli era... (continua)

Marirosa Tomaselli 17/04/2016 - 18:36
commenti 3 - Numero letture:1046

Argomento: I RACCONTI DEL MISTERO

Voto:
su 2 votanti



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