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INCIPIT PER UN NOIR

Le istruzioni sono:

partendo da questo incipit scrivi un racconto noir: "Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come una camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto avere ucciso un essere umano? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse."


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Gioventù tradita

"Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come una camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto ? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse."
Barcollando si diresse verso l'ingresso, orecchiò per pochi secondi dietro la porta per accertarsi che nessuno in quel momento transitasse per le scale, aprì e scese di corsa. In breve fu in strada.L'aria pungente gli procurò una sensazione gradevole e la respirò a pieni polmoni; diede ai suoi passi un ritmo più pacato e si avviò verso casa. Dormivano tutti, sua moglie Annina e i tre figli, Ciro, Mariaconcetta e l'ultimo, Gaetano.
Quando il pensiero si fermò su Gaetano, la sua sudorazione si fece piu intensa, accompagnata a vertigini e a un tremito incontrollabile; gli si ripresentò alla mente la scena dell'omicidio appena commesso e si impose di calmarsi per riflettere sul da farsi.
Era consapevole di aver ucciso in preda ad un'ira incontenibile, senza prendere alcuna precauzione; si sarebbero potute rilevare le sue impronte dappertutto.
Quando la professoressa aveva preso coscienza della rabbiosa determinazione di Carmine aveva cercato disperatamente di sottrarsi fuggendo di stanza in stanza; infine aveva aperto la porta del bagno per barricarvisi e ci sarebbe riuscita se Carmine con un balzo repentino non le fosse saltato addosso scaraventandola nella vasca già colma d'acqua e tenendovela sommersa fino a che la vita non ebbe abbandonato la donna. Quanta forza aveva dovuto impiegare per impedirle di riaffiorare in superficie!
A cosa fatta si sentiva i muscoli delle braccia e delle gambe molli, incapaci di sorreggerlo mentre uno strano stordimento gli impediva di muoversi e di pensare. Di una cosa era certo, che sarebbe stato raggiunto presto dalle indagini della polizia e così tutti avrebbero saputo. Ma non era di lui che si dava pensiero bensì di Nino: tutta Napoli avrebbe appreso dai giornali delle frequentazioni notturne del figlio noto e cercato come la bella Nina.
Solo nove mesi prima un biglietto anonimo gli aveva rivelato le insolite abitudini sessuali di Gaetano, entrato in un giro di prostituzione "di alto bordo". A soli sedici anni! Di fronte allo scritto la prima reazione di Carmine era stata di incredulità anche se nel suo intimo aveva avvertito una sorta di allarme avendo, in più di qualche occasione, registrato un che di troppo nel modo di abbigliarsi di Gaetano, un'affettazione quasi femminea che, pur soddisfacendo il comune senso del bello, generava in lui, il padre, una sensazione di turbamento mai approfondita forse per una istintiva, inconsapevole forma di autodifesa. Fu per questo che senza frapporre indugi avviò una indagine scrupolosa che lo portò ad esplorare molti quartieri della mala napoletana lasciandosi passare per uno spacciatore incline ad esperienze hard.
Prudentemente sottratto alla vista di lei da uno spesso tendaggio, infine la vide, la bella Nina, mentre si truccava in vista di un incontro galante. Una trasformazione incredibile : davanti a sè Carmine vide Gaetano diventare una sensualissima, avvenente donna, plausibile oggetto del desiderio maschile. In quel mondo corrotto si muoveva a suo agio come i tanti travestiti che ogni notte si offrivano in cambio di danaro, molto danaro, agli inconfessabili desideri di tanti professionisti per bene solo di facciata ma abitudinari del sesso alternativo e clandestino.
Quando e chi aveva fatto di suo figlio la Nina del quartiere Pendino?
La risposta arrivò imprevedibile e repentina come una pugnalata a tradimento.
A fare da tramite tra i giovinetti e i ricchi clienti pronti a sborsare ingenti quote per le prestazioni e le mediazioni era una folta schiera di professionisti abili a individuare nel loro ambiente di lavoro i giovani soggetti da dirottare nel mondo della prostituzione e dello sfruttamento. E, cosa difficile da credere ma ancora più dura da accettare, Gaetano era stato la vittima prescelta dalla sua insegnante di ed. Fisica, la prof.ssa Marini. Carmine non ebbe neppure un momento di esitazione; doveva andare da lei per capire. La sorpresa sul volto della donna nel trovarselo di fronte fu evidente, mista come appariva a paura e tensione ma, abituata ad usare metodi sbrigativi e a chiamare le cose col loro nome, non seppe fare di meglio che concludere così il loro violento dialogo:
- Rassegnatevi, non ci potete fare niente; Gaetano come maschio non vale nulla, come Nina vale una miniera. Se ci mettiamo d'accordo, vi farete ricchi.....
Furono queste le parole che, inchiodatesi nella testa di Carmine, maturarono in lui un risentimento nei confronti della Marini confinante con l'odio e spinsero, il giorno successivo, i suoi passi nuovamente alla casa di lei, questa volta con ben altre intenzioni. Quello che si sono detto lo si può solo immaginare; la conclusione già la conosciamo. Carmine finirà col pagare il suo debito con la giustizia ma il compito degli investigatori non può fermarsi qui. C'è un sottobosco metropolitano da esplorare e portare alla luce che mostra l'altro volto di Napoli, inquietante e tragico, da contrapporre a quello oleografico di pizza e mandolini perpetuato ad uso e consumo di turisti frettolosi e vacanzieri.



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Scrittura creativa scritta il 19/06/2017 - 18:14
Da Aurelia Strada
Letta n.1048 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Grazie Spartaco per il tuo generoso commento che mi arriva accompagnato da un fresco sapore di mare! Lieta giornata. Aurelia

Aurelia Strada 01/07/2017 - 07:09

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Eccomi tornato da una lunga vacanza in alto mare...complimenti Aurelia, sei stata bravissima a sviluppare un tema noir non facile... molto ben scritto e tragicamente convincente, bello pur nell'orrore della vicenda. Ciaociao...5 stelle.

Spartaco Messina 30/06/2017 - 18:59

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Cara Nicol,
non hai bisogno di invocare il dio della creatività perché ti ha concesso i suoi doni alla tua nascita. Tu sei naturalmente creativa; lo dice questo tuo originale, fantastico intervento del quale mi sono compiaciuta, pur non riconoscendomi nell'immagine che ti sei fatta di me,
e del quale ti ringrazio. Sei brava e sono certa che ci sorprenderai. Lieta serata. Aurelia

Aurelia Strada 23/06/2017 - 20:27

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Ciao Aurelia,
non ti conosco ma chissà perchè ti vedo come una persona saggia e un po' bizzarra,una signora "inglese" ben educata, che sorseggia un goccio di gin in una tazza di te, per me è un complimento. Non so perchè ma ho questa immagine di te, è così.

Ho trovato il tuo racconto originale, direi di quella probabile assurdità che mi piace tanto e devo dire che fa anche riflettere.Io ho pure sorriso per la sopresa della trama inaspettata, ma forse questo è un mio problema
Bellissima scrittura creativa!!!
Io invece mi sto spremendo le meningi perchè non mi viene nulla di originale ed il femminicidio non voglio raccontarlo.
Prega per me il dio della creatività per un aiuto, te ne sarei grata cara
Ciao
Nicol
*****


Nicol Marcier 23/06/2017 - 16:00

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Grazie di cuore, Savino, per il tuo commento giuntomi particolarmente gradito. Lieta giornata. Aurelia

Aurelia Strada 23/06/2017 - 15:28

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Mi è piaciuto molto, soprattutto l'accostamento alla tratta del sesso! Hai mosso tutti i tasti psicologici, in maniera ineccepibile, dando verve e brillantezza all'esposizione!

Savino Spina 23/06/2017 - 15:14

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Vi ringrazio tutti affettuosamente per i consensi espressi con tanto garbo e generosità. Lieta giornata. Aurelia

Aurelia Strada 20/06/2017 - 14:36

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Bel racconto.
Dettagliato, coinvolgente e scritto divinamente. Sembra una storia d'altri tempi, per l'esposizione iniziale. Molto molto bello.
Buona sera Aurelia.

Loris Marcato 19/06/2017 - 21:58

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Come sempre i tuoi racconti sono minuziosi, ben esposti è mai banali, perché toccano sempre problematiche del nostro tempo e dei nostri giovani.

Teresa Peluso 19/06/2017 - 21:23

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Scritto molto bene, descrittivo e dettagliato. Il tema non era affatto semplice e tu lo hai svolto in maniera egregia !5* e buona serata

Ilaria Romiti 19/06/2017 - 20:28

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Ho trovato questo racconto originale nel suo svolgimento e molto coinvolgente, con dialoghi mai banali. Un bel risultato. Giulio Soro

Giulio Soro 19/06/2017 - 20:19

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