Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 



Delitto zia Marini

“Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come una camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto uccidere un essere umano? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse". La tirannica Elvira Marini ha le ore contate. Almeno è ciò che si augura colui che l’ha presa di mira: suo nipote Edoardo, tanto viziato e indolente quanto determinato nei suoi propositi di aspirante assassino. Non troppo fortunato, tuttavia, considerando che la vittima predestinata scampa regolarmente ai suoi attentati. Con una perseveranza quasi diabolica l’inossidabile zia sopravvive allegramente a sabotaggi e trappole mortali. C’è di che far uscire di senno il povero nipote, disposto a tutto pur di sfuggire all’asfissiante controllo della sua carceriera. Lei tiene i cordoni del... (continua)

Savino Spina 23/06/2017 - 12:44
commenti 1 - Numero letture:2196

Argomento: INCIPIT PER UN NOIR

Voto:
su 1 votanti



Gioventù tradita

"Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come una camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto ? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse."
Barcollando si diresse verso l'ingresso, orecchiò per pochi secondi dietro la porta per accertarsi che nessuno in quel momento transitasse per le scale, aprì e scese di corsa. In breve fu in strada.L'aria pungente gli procurò una sensazione gradevole e la respirò a pieni polmoni; diede ai suoi passi un ritmo più pacato e si avviò verso casa. Dormivano tutti, sua moglie Annina e i tre figli, Ciro, Mariaconcetta e l'ultimo, Gaetano.
Quando il pensiero si fermò su Gaetano, la sua sudorazione si fece piu intensa, accompagnata a vertigini e a un tremito incontrollabile; gli si ripresentò alla mente la... (continua)

Aurelia Strada 19/06/2017 - 18:14
commenti 11 - Numero letture:1049

Argomento: INCIPIT PER UN NOIR

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su 6 votanti





NOTTE DI AMARA FOLLIA

“Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Sì, perché quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come une camera d’aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L’aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto avere ucciso un essere umano? Si gettò sul water e vomitò. Me ne devo andare subito, si disse.” Era la sola cosa da fare fuggire, presi il mio strumento e uscii di filato da quella casa, in cui avevo trascorso alcuni anni felici. Avevo 18 anni e con il mio primo violino preso in prestito da un vecchio zio varcavo il portone di via Rienzo. Mi piaceva suonare, la musica l’avevo nel sangue…ma non potevo frequentare una scuola di musica, ne prendere un diploma al conservatorio ero povero mi arrangiavo come autodidatta. Lavoravo come meccanico in una officina, ma coltivavo questo mio sogno con passione. All’indirizzo dove ero diretto c’era ad aspettarmi una professoressa francese ch... (continua)

mirella narducci 11/06/2017 - 00:45
commenti 10 - Numero letture:1082

Argomento: INCIPIT PER UN NOIR

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Alla fine

Io penso che alla fine tutta la vita non sia altro che un atto di separazione, ma la cosa che crea più dolore è non prendersi un momento per un giusto addio.... (continua)

Ghigno Ghigno 07/06/2017 - 02:26
commenti 2 - Numero letture:981

Argomento: DA UNA POESIA CREA UNA STORIA

Voto:
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