Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 



AMARA TERRA MIA

Non era mai capitato di restare senza un soldo in tasca.Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finche ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte. C'era un caldo bestiale, lo scompartimento era quello di seconda classe, un finestrino era bloccato perché rotto. Stavo tornando alla mia casa paterna, vi avrei trovato mio padre, la mamma era morta qualche anno fa. Era da l'alba che viaggiavo avevo preso più di una coincidenza, questa era l'ultima tratta e sarei giunta nella mia terra fatta di sassi e profumi di zagare dove le cicale non smettevano mai di frinire. Non avevo un soldo come quando lasciai il paese per seguire il mio uomo e fuggire dalle chiacchiere che macchiavano il mio onore e cancellavano dagli occhi di mio padre l'unica figlia. Ero preoccupata non sapevo che accoglienza mi aspettava, pensavo ad u... (continua)

mirella narducci 10/04/2017 - 23:03
commenti 13 - Numero letture:1129

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 5 votanti



Racconto

E se questa vita ci costringe a stare distanti,come posso io regalarti il mio cuore? .. forse non possiamo essere insieme per sempre.. ma qualsiasi cosa accada non riusciró a guardare negli occhi qualcun'altro nel modo in cui vedevo i tuoi . Se questa vita ci tiene lontani non saró in grado di andare avanti perchè io mi son fermata li dove c'eri tu . E non ho più un cuore da quando non ci sei tu ,niente e dico niente ha più senso , e mi manca la tua voce sai? Mi manca da morire, ma a quanto pare a te non manco io .. erano solo parole quelle che mi hai detto ,parole d'addio . Tanto stupida da non capirle tanto innamorata per sentirle!... (continua)

En Karai 09/04/2017 - 18:34
commenti 0 - Numero letture:923

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 1 votanti





IL BANCO VINCE

Non era mai capitato di restare senza un soldo in tasca.Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finche ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte. Già era una giornata di piena estate, precisamente una domenica, dove tutti chi poteva rimanevano sdraiati sulla spiaggia a prendere il sole. Ormai sera con il solo biglietto di ritorno mi trovavo su questo treno dopo un weekend di due giorni a Montecarlo. Vi ero andato per incontrare un amico che non vedevo da molto ed anche per visitare questo paradiso fiscale dove i sogni e l'alto prestigio lo rendevano magico. Il mio amico Carlo nel principato di Monaco vi aveva fatto fortuna era ricco. Lo stesso giorno del mio arrivo mi portò a conoscere posti meravigliosi, conosceva tutti, si accompagnava con donne raffinate, eleganti, ne conobbi un paio, con loro si passava... (continua)

mirella narducci 09/04/2017 - 12:06
commenti 9 - Numero letture:1120

Argomento: INCIPIT

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su 6 votanti



Ci vuole coraggio

Non m’era mai capitato di restare senza un soldo in tasca. Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finché ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare della sera per stendermi a dormire sotto un ponte. Forse stavo sbagliando o probabilmente la stanchezza e la frustrazione mi stavano facendo sparare una marea di cavolate. Certo non era semplice, ma non lo è mai quando si scappa via di casa a diciotto anni, Dio quant' ero giovane. Non si trattava di uno stupido capriccio, stavo aspettando quei momenti da una vita e finalmente avevo trovao il coraggio e la volontà di lasciarmi tutto alle spalle e ricominciare. Ero affamato, non mangiavo da quasi due giorni, così decisi che era tempo di darmi una scossa, non potevo continuare a prendere treni e dormire in prati fangosi. Chiesi informazioni sul luogo in cui mi trovavo: Cavolo ero nella prima stazione di servizio de... (continua)

Sildom Minunni 08/04/2017 - 19:13
commenti 5 - Numero letture:1061

Argomento: INCIPIT

Voto:
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