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Il divo del paese

L’uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo.Si chiamava Bruno ma , un po' per l'estrema magrezza, un po' per gli occhi che sembravano due lanciafiamme, tutti in paese lo conoscevano come Cerino.
Cerino era un tipo affabile e sempre pronto allo scherzo, ma qualcuno raccontava di averlo visto arrabbiato e che dai suoi occhi fossero spuntate delle fiamme infernali che mettevano i brividi.
Accadde che per burla , alcuni compaesani, inviassero delle foto di Cerino ad un famoso regista Horror, e, nello stupore generale, poche settimane dopo, il famoso regista fu visto nel bar di Fernando a prendere un caffè con Cerino.
Poi, non si seppe più nulla, Cerino non parlava con nessuno dell'accaduto e a chi gliene chiedeva rispondeva un po' scocciato: "Si, si... prendete per i' culo! "
Un pomeriggio Cerino, mentre nell'officina dove lavorava, si erano riuniti alcuni amici a parlare di macchine e calcio, annunciò a tutti che l'indomani sarebbe partito per una lunga vacanza nel nord Europa. "Ma come Cero!! Non tu hai mai messo piede fuori dal paese!!Nemmeno per andare a farti un bagno a Viareggio! Ora tu vai in Islanda un mese??"domandò sorpreso l'amico Tinagli;
Cerino fece cenno di sì con la testa e senza dare troppe spiegazioni, l'indomani mattina prese il treno per Pisa Aeroporto. Il fratello Maurizio, titolare dell'officina, non ne sapeva molto più degli altri, ma certo non aveva potuto negargli questa vacanza, visto che da trent'anni non aveva mai chiesto nemmeno un giorno di ferie.
Un anno dopo, mentre tutti in paese si erano dimenticati della vacanza di Cerino e nessuno ne parlava più, due ragazzotti del paese, arrivarono trafelati annunciando a chiunque incontrassero che avevano visto Cerino nel film horror di Mario Bronzo, il famoso regista italiano con il quale tempo addietro era stato visto prendere un caffè da Fernando.
Ovviamente tutto il paese andò a vedere il film, tutti dissero che quei terrificanti occhi infernali, asse portante della storia, erano proprio quelli di Cerino, di lui non appariva altro, solo gli occhi, e il suo nome nei titoli di coda non c'era . Cerino negò sempre , dicendo a tutti,un po' scocciato: "ma non prendetemi per i'culo!"



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Opera scritta il 07/05/2016 - 13:20
Da patrizia brogi
Letta n.1138 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


grazie a tutti per aver letto e lasciato il vostro commento !!! Buona domenica

patrizia brogi 08/05/2016 - 09:39

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Cerino sa il fatto suo e non si lascia "accendere" da improvvisi entusiasmi.
Brava Patrizia, anche qui un difetto diventa pregevole. 5*

salvo bonafè 07/05/2016 - 19:57

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Bel racconto Patrizia e bravo Cerino che nonostante la sua condizione ... li ha bruciati tutti in paese!
Ciao!

Millina Spina 07/05/2016 - 19:30

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Simpatico racconto, hai dato al personaggio un nome adatto all'incipit
Buon fine settimana
Nadia
5*

Nadia Sonzini 07/05/2016 - 19:15

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Brava Patrizia, questo personaggio dagli occhi di fuoco non poteva che chiamarsi cerino.... ammiro la fantasia e meriti le 5*

ANNA BAGLIONI 07/05/2016 - 18:17

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Anche nell'horror può accendersi una lucina (cerino simpatica. Un racconto che trova applicazione nella vita. Molti ...come cerino.

luciano rosario capaldo 07/05/2016 - 17:37

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simpatico racconto 5*

POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM 07/05/2016 - 16:21

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Carino Cerino....piaciuto, e l'atmosfera è horror ma non troppo..Bello...

Sabry L. 07/05/2016 - 16:08

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Gradevole il tuo racconto e simpatico Cerino che,tutto sommato, le sue cose se le sa sbrigare proprio benino.Sereno weekend.

Rosa Chiarini 07/05/2016 - 14:25

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