Taglio la Luna con la lama affilata della mia immaginazione
dalla ferita cola qualcosa come un diamante liquido che ha il sapore della mia giovinezza
Attendo che la mia mente cessi il suo inutile elaborare
attendo il tramonto del sole d'estate che non mi perdona niente
Non credo al coraggio,non credo agli eroi
rimango inerme in un vortice di parole e persone
chiederò alla fede di qualcuno di venirmi a trovare
La Luna immobile fissa un uomo pieno di immaginazione
Nessun mistero
Nessuna domanda
Dentro di lui solo il rassegnato sollievo di non poterla avere vinta.
dalla ferita cola qualcosa come un diamante liquido che ha il sapore della mia giovinezza
Attendo che la mia mente cessi il suo inutile elaborare
attendo il tramonto del sole d'estate che non mi perdona niente
Non credo al coraggio,non credo agli eroi
rimango inerme in un vortice di parole e persone
chiederò alla fede di qualcuno di venirmi a trovare
La Luna immobile fissa un uomo pieno di immaginazione
Nessun mistero
Nessuna domanda
Dentro di lui solo il rassegnato sollievo di non poterla avere vinta.
Opera scritta il 01/04/2019 - 18:10
Da Ernest Navi
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