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Testot, il male

Sembri una radichetta, Testot
una teoria di ceppi sul sentiero
Che sintesi di marnoso sotto i piedi!
Hai maturato tutti gli anni eh?
Hai suonato la martinella eh?
Un bozzacchio mi diventa il tuo viso,
mica una corbeille
Testot, sei il male dentro lo scarico
del lavandino
Mi rimane la tua puzza sotto il naso
Ma la mia promessa non dimenticarla
Se mi dissolvo in un altro quadro
è per ricordarti che là diventerò tempesta
Sei una radichetta che si riproduce
sotto il mio terreno, Testot
Che sequela di trappole pensate!
Hai trascorso tutta la notte all’addiaccio eh?
Hai costruito nuove Gerusalemme eh?
Testot, sei il male che un giorno finirò con
l’accetta


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Poesia scritta il 29/11/2014 - 20:07
Da Carlo Ragonese
Letta n.1384 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


grazie, l'ho scritta qualche anno fa... di pancia, direi, ma ponderata. Il male puro purtroppo è una realtà perpetua
buona domenica

Carlo Ragonese 30/11/2014 - 11:39

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Complimenti anche io ho un'avversione nei confronti del male puro. Ho apprezzato molto il tuo componimento. Felice domenica!

Paolo Ciraolo 30/11/2014 - 09:43

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