Racconto scritto il 01/01/1970 - 01:00
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Commenti
Grazie Santa...molto gratificante ricevere un commento tanto bello per un racconto-riflessione quasi dimenticato. Infatti me lo sono riletto...lo avevo dimenticato, e confesso che è piaciuto anche a me e riconfermo quindi tutto quanto esposto. Ciaociao.
Giacomo C. Collins 23/05/2020 - 15:11
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Leggere questo racconto, o meglio queste tue riflessioni,esposte con infinita sensibilità, è stato come viaggiare dentro me stessa e scoprire di essere anche io ostaggio degli stessi sequestratori. Scrivi meravigliosamente.
santa scardino 23/05/2020 - 14:49
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Che dire Giuseppe, grazie per questo commento tanto completo ed esaustivo. pensa che l'ho riletto pure io questo post perché me l'ero dimenticato. Ciao...e grazie per l'apprezzamento.
Giacomo C. Collins 07/03/2020 - 08:45
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... sia riguardo le modalità di esposizione e e sia lo stile di scrittura.
Che altro dire?
Il testo, a mio avviso è a carattere universale, ragion per cui non solo personale, le righe dimostrano di quanto la vita corre imperterrita nonchè di come siamo succubi delle nostre azioni più o meno belle e dei nostri passaggi che per obbi motivi rispecchiano il nostro carattere vero e interiore.
Ti faccio dono di cinque stelline con tutto il piacere.
Alla prox e scusa i miei lunghi interventi.
Che altro dire?
Il testo, a mio avviso è a carattere universale, ragion per cui non solo personale, le righe dimostrano di quanto la vita corre imperterrita nonchè di come siamo succubi delle nostre azioni più o meno belle e dei nostri passaggi che per obbi motivi rispecchiano il nostro carattere vero e interiore.
Ti faccio dono di cinque stelline con tutto il piacere.
Alla prox e scusa i miei lunghi interventi.
Giuseppe Scilipoti 06/03/2020 - 23:51
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Il componimento comunque non è un semplice bilancio poiché la "narrazione" mette in evidenza la potenza dei ricordi che, giusto per sottolineare ancora è come un'arma a doppio taglio. Tra l'altro fai bene ad enfatizzare in specifiche righe, è giusto oltre che legittimo.
Fare i conti con la propria esistenza, e con il tempo che passa, serve ad ammettere nell'essere "ancorati" ed io ad esempio sono rimasto ancorato a questa lettura davvero ottima... (segue disamina)
Fare i conti con la propria esistenza, e con il tempo che passa, serve ad ammettere nell'essere "ancorati" ed io ad esempio sono rimasto ancorato a questa lettura davvero ottima... (segue disamina)
Giuseppe Scilipoti 06/03/2020 - 23:50
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Quanto ti capisco,del resto molti miei lavori sono autobiografici poiché tra le tante cose sono troppo legato ai miei ricordi. È vero che io è te siamo di generazioni ed età diverse, tuttavia ciò che hai scritto lo condivido appieno. Eh sì, prima la vita aveva il sapore di vitalità su ogni singolo comparto. Oggi invece globalmente si avverte quel senso di stantio praticamente su tutto, tra l'altro la natura é cambiata, la pioggia ad esempio non è più la stessa.
(segue disamina)
(segue disamina)
Giuseppe Scilipoti 06/03/2020 - 23:47
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Lieto di aver speso qualche minuto del mio tempo per leggere questo racconto davvero bello, anzi, ti dirò di più: lo scritto lo annovero tra i migliori mai letti che tratta il concetto tempo più relativa nostalgia quest'ultima in qualità di male necessario, nostalgia che... fugge tuttavia. Oh, a fine lettura sono rimasto senza fiato, davvero.
Sei un "turista" dei tuoi ricordi, si vede cioè si legge e si sente.
(segue disamina)
Sei un "turista" dei tuoi ricordi, si vede cioè si legge e si sente.
(segue disamina)
Giuseppe Scilipoti 06/03/2020 - 23:45
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Il tempo che scorre sui sentimenti è ben speso, e poi.. il tempo migliore rimane sempre quello custodito dal nostro "intimo fanciullo".. racconto bello, certamente ben scritto.. Complimenti
Francesco Gentile 18/12/2018 - 08:41
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C'è poco altro da dire,se non della frase finale.
E chi non lo vorrebbe fare!
Un saluto
E chi non lo vorrebbe fare!
Un saluto
Loris Marcato 18/12/2018 - 08:06
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GIACOMO...La malinconia è il vestito del poeta. Victor Hugo non sbagliava a definirla
"La gioia di sentirsi tristi" è uno stato di grazia degli scrittori e dei grandi poeti. Un bellissimo racconto anche se velato di tristezza. Si fa leggere perche perfetto nella forma e nel contenuto. Complimenti
"La gioia di sentirsi tristi" è uno stato di grazia degli scrittori e dei grandi poeti. Un bellissimo racconto anche se velato di tristezza. Si fa leggere perche perfetto nella forma e nel contenuto. Complimenti
mirella narducci 18/12/2018 - 00:26
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Ottimo
Fluido ed importante nei concetti e nella forma
Fluido ed importante nei concetti e nella forma
laisa azzurra 17/12/2018 - 22:53
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Trascinante, scritto come un flusso che porta alla fine in un volo...
Bravo!
Bravo!
Grazia Giuliani 17/12/2018 - 21:48
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Indubbiamente c'è da levarsi tanto di cappello davanti a questo racconto.Vuoi per l'ortografia perfetta, vuoi per la punteggiatura, vuoi per l'uso sapiente dei verbi ed alla fine per il contenuto. Un mix che fa di questo autore uno scrittore a tutti gli effetti che si fa leggere volentieri e alla fine non puoi che dire:ho letto veramente un bel racconto.Molto bravo.
Antonio Girardi 17/12/2018 - 20:40
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