RACCONTO

Racconto scritto il 01/01/1970 - 01:00

Da

Letta n.1 volte.

...che sa scrivere così bene. A volte di nun evento lontano si ricordano più i dettagli emozionali che quelli anagrafici. Mi piace la cura che metti nei dettagli, ed è questo che rende il racconto ancora più prezioso! Buonanotte.

santa scardino 02/06/2020 - 01:36

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Ho gustato questo, racconto consigliatomi da un amico cumune, come una fetta di torta fatta dalla nonna. Il risveglio di ricordi e sensazioni che hanno scritto il libro della vita. Ognuno di noi porta dentro di sé le piccole,ma importanti esperienze. Quelle che risalgono alla giovinezza hanno il profumo dei fiori che sbocciano ed il sapore dei frutti dell'estate. Parli di risonanze fisiche intrise di genuina semplicità.E' bello ricordare quello che è dentro di noi e condividerlo con una penna...

santa scardino 02/06/2020 - 01:29

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Giuseppe, i tuoi commenti sono sempre superlativi, completi, approfonditi...ma stavolta ti sei superato. Questo me lo stampo e lo allego al racconto, anche perché ho avuto solo due commenti, oltre il tuo. Ti giuro che pensavo di cancellarlo...un racconto che io considero uno dei miei migliori con due soli commenti, quando altri racconti, poco più che discreti, hanno avuto fino a 15 commenti. Un mistero...grazie Giuseppe, sei unico!

Giacomo C. Collins 01/06/2020 - 17:43

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La mente si fa film ed è anche così che ho letto questo racconto.
Racconto che in futuro rileggerò volentieri per quanto mi è piaciuto.
Ti sgancio cinque stelline con i bisigolini!!!

Giuseppe Scilipoti 01/06/2020 - 15:36

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Della ragazza non ti restano foto o registrazioni: soltanto sensazioni, emozioni e sensazioni trasognanti che si muovono negli angoli della tua memoria, che ha saputo riaffiorare in maniera tutto sommato precisa, righe che hanno il sapore della ciliegie, uno scandire poi costruito con linearità e con dosi di sentimento senza mai smielare, tra tutti la nostalgia e il ricordo di tempi passati sono quelli che influenzano l'intero componimento.
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 01/06/2020 - 15:36

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Hai saputo trattare con rispetto i ricordi e la ragazza, per non parlare di come è tenera l'ingenuità dell'io narrante, evitando di scendere in allusioni troppo erotiche, semmai tutto è limpido dal bacio più piccolo fino al far l'amore senza far l'amore.
Le sequenze dei ricordi, te lo giuro mi hanno fatto sentire una stretta al cuore, hai saputo trascrivere quegli eventi adolescenziali in una maniera particolarmente deliziosa.

Giuseppe Scilipoti 01/06/2020 - 15:36

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Il componimento via via si fa audace sia nella descrizioni degli eventi cioè del periodare che nei baci, ed è ammirevole di come sei riuscito a dare un deciso tocco poetico alle righe, specie nel finale che francamente mi ha emozionato, tra l'altro mi viene naturale ad accostare con una bellissima canzone di Raf intitolata "Il sapore di un bacio."
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 01/06/2020 - 15:35

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Caro Giacomo, questo racconto è super nonchè superlativo. Mi sono immedesimato nei tuoi ricordi e, lo confesso con una certa invidia visto che a quindici anni non avevo una "baciomica". Ero timido, impacciato, un angioletto proprio, quindi a differenza di te che hai goduto di indelebili momenti con quella ragazza si S. Eufemia, ebbene ci davo di brutto col solitario, tant'è che se dovessi darmi un titolo cinematografico direi... "Anche gli angeli tirano di destro."
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 01/06/2020 - 15:34

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Ormai non spero più in altri commenti...quindi grazie a Loris e Mirella. Mi chiedo: ma non si sta leggendo e postando un po' meno su questo sito? Forse le vacanze?...speriamo.

Giacomo C. Collins 28/06/2019 - 06:28

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GIACOMO...ricordi che riaffiorano e portano il profumo dell'ingenuità e piccoli brividi di qualcosa nuova, sconosciuta che possiamo anche chiamare amore ma non troppo perche è la scoperta che in due tutto diventa meraviglioso. Sempre bravo un abbraccio.

mirella narducci 26/06/2019 - 22:47

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Che bello!
Un racconto da "bisigolini" sulla pelle.
Da me si dice che, le stelle "bisigolano", quando stanno per uscire e la luce va e viene come una lampadina che funziona male.
L'ho pure scritto in una poesia.
Un saluto

Loris Marcato 26/06/2019 - 21:56

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