RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il viaggio (renga, come eleganza) sesta tappa


“La luna s'è incantata/ sorpresa e impallidita/ pian piano/ scolorandosi nel cielo sparirà” sulla carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli e un bastone di cristallo, mentre si perde in quell’imbroglio che è la Venezia di Guccini che riempie la testa soltanto di fatalità.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa e Barbara. E la sagoma ora nitida di Ernesto.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Mi dispiace così tanto che niente abbia più senso in questo nostro mondo… una marsina “se ne scende lentamente/ sotto i ponti verso il mare/ verso il mare se ne va”.
Per te ho pensato al renga o poesia a catena, molto rigida e priva di titolo, che alterna due tipi di strofa, una composta da tre versi di 5,7 e 5 (da cui lo haiku) e l'altra articolata in due versi di 7. Successivamente si aggiunge di nuovo una strofa lunga 17 sillabe, c... (continua)

Mirko D. Mastro 24/11/2020 - 18:22
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il viaggio (Senryu I, ironia della sorte ) settima tappa


“Sbadiglia una finestra/ sul fiume silenzioso” mentre la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, percorre strade deserte e silenziose. Su una panchina, come appoggio il giornale, scrivi una nuova poesia dietro la lista della spesa.
Fra poco sarà Natale…
Viaggiano con me su sedili di varia foggia la sagoma nitida di Ernesto (non scrivere col dito sul vetro appannato!) e le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa, Barbara e Loris.
A volte le gocce di pioggia paiono lacrime.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Per quanto possa sembrare brutto perdere la fede nell’umanità, perdere la fede in un lieto fine è molto peggio. Quello è stato l'ultimo domino… E’ un prezzo che deve essere pagato? Madri e padri costretti a lasciarci… vale mai la pena morire? Una volta capivo il mio posto, la mia direzione, quale fosse il senso…
La scelta per te che sei maestro nello haiku non... (continua)

Mirko D. Mastro 26/11/2020 - 18:57
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Il viaggio (Tanaga, Opificio della Poeteria) tredicesima tappa


Come tutte le fole anche questa
nasce davanti al camino,
al crepitio delle caldarroste sul
fuoco e un buon bicchiere di vino.
In un salotto improbabile
signore garbate dinanzi
alla carrozza con la tesa larga
e la forma di cilindro chiacchierano
con gentiluomini tornati da fumare
dal carrozzone di là dalla malga.
Alla disamina di un testo aleggia
sui presenti, tra il comun brusio,
l’osservazione di un qualcheduno forse un tempo
baccelliere a sovrastar del focolare lo scoppiettio.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e l’ombra di Ferruccio. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, e Moreno, Laisa e Mary.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Il tuo parere con pronto chiarimento mi è stato di vera ispirazione.
Per te ho scovato il tanaga… senti il fluire di questa parola. La trovo una sinfonia di sillabe, perché armoniosa. Questa arte p... (continua)

Mirko D. Mastro 10/12/2020 - 19:14
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Il viaggio (tanka S, sonante) terza tappa


Mentre si spengono i rumori e si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo e la gardenia nell'occhiello giunge cigolando tra Serra e Stura.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ernesto e Ferruccio.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli.
Nella seconda tappa del viaggio, come moderni Julie Andrews e Dick Van Dyke, tu e Loris avete canticchiato <Chissà dove ci porterà, chissà chi lo sa>.
Chissà. I bambini… sono così tenaci. Hanno fiducia e credono in un mondo che rammento, ma non riesco più a raggiungere. Come la scena di un vecchio film. Ricordi le circostanze, ma le emozioni e i sentimenti restano a debita distanza.
Per te che sai cogliere quelle emozioni in ogni loro riflesso, per te che ami la natura ho scelto il tanka che ben conosci. O poesia breve. Risulta molto più versatile del haiku, può avere un... (continua)

Mirko D. Mastro 16/11/2020 - 18:12
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Il viaggio (Verso Libero, Nella sera chiara) deviazione


Ho pensato a un cambio di percorso, son certo i miei compagni di viaggio capiranno. Come ‘se piovessero fiori o ali di farfalla bianche’ canticchio sotto l'ombrello “Ti ricordi pa',/ mi tiravi per la mano/ sul tuo passo più costante/ tu un gigante e io…/ Così per lunghi tratti/ e se non ce la facevo più/ tu mi trovavi un legno/ e io ci montavo su”. E mentre il carrozzone entra ‘in una Roma fosca di malinconia, di bocche celate in smorfie improbabili’ ancora canticchio “Con quel cavallo e un regno/ e uno schiocco e patapàn./ Al galoppo e all'avventura/ sotto a quel tuo naso…/ messo come prua e non avevo mai paura”.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le sagome nitide di Ernesto e Giuseppe, e le ombre di Ferruccio e Santa. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia, Anna Maria e Moreno.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Nella mano mentre ti aiuto a salire, come mi piace fare con voi signore, ti porgo la poesia a ver... (continua)

Mirko D. Mastro 06/12/2020 - 19:11
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Illusione


Sei cosi lontana che mi sembra di sognare
una vita migliore in questo mondo di leoni
pronti a divorarti con le tue fragilità e lasciarti lì da solo.
Sei cosi lontana che a malapena sento l'odore della felicità, più mi avvicino e più ti allontani in una rincorsa continua che fine mai avrà.
Così lontana che ridi beffarda, cosi come la vita che senza preavviso ti toglie ciò che di più caro hai, e resti lì spoglio come un albero d'autunno chiedendoti il perché, ma spesso la risposta fai fatica a trovarla.
Ed eccoti lì illusione che ogni giorno mi accompagni e abbandonarmi mai vorrai,
prego affinché possa trasformarti in una splendida realtà, ma temo che le mie siano solo parole che il vento, prima o poi, via porterà.... (continua)

Estero __ 27/04/2021 - 15:04
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In Lete vo sognando


In Lete vo sognando

Tacere in core mira
alla glabra sorte
di gaudiose file priva
allor che dell’averno
nemmeno sibilla sa dire.

Se antro divinatorio
del domani aduso
non manifesta guardo,
ecco che notte rimira sé
come gelida acqua
in catino appen sorto
e domande chiedono all’intelletto
che grazia avere non puote
se non nell’imago fissa
c’or manto scuro mostra.

Chieder puote colui che non è?
O di cagione fatta
declinare mesta ragione?

In tal guisa m’apprestai io
pel discendere meco tristizia
a preferir verbo
che in simil passo avanza.
E passo avanzai tosto intingendo piedi
in quello che Lete chiamano
che in vero oblio tace mente
e mente oblia
in folle e insana stupidigia.

E fui tal immerso
che invero discese fatal Oniro
e in sue evanescenti braccia
me condusse per luoghi
che dolore curavano
e mai pensier mio
avria potuto costruire.

Presi a bastone
per lo proseguire
tenero fuscello di larice,
giovin di linfa e scevro di venti
non an... (continua)


Jean Charles G. 16/05/2023 - 13:27
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IN MEMORIA DI GIULIA


Donna, contro l'ombra del male che si annida,
sii come fiamma, la vita che sfida.

Sorella di luce, in un mondo a volte cieco, la forza risiede in ogni passo, in ogni sguardo fiero.

Contro il vento dell'odio, solleva le vele, sii l'onda ribelle che infrange le catene.

Nel silenzio che vorrebbe soffocarti, urla con forza, resisti, sii libera.

La libertà è un diritto, come ali da spiegare, non permettere che il buio la possa soffocare.

Alzati, donna, con forza e dignità, perché nessuna più conosca l'oscurità.... (continua)


Maria Giovanna Bloise 21/11/2023 - 09:37
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In occhi respirati


La fantasia è quel tramonto che più non vede il giorno
ma fantasticare fa sempre, mentre si adagia sulle labbra
che curano le cicatrici si sollevano ad ammirar le stelle
come esili pensieri, apparendo meno visibili
come quei piccolissimi insetti dentro la sera
ove si fermano ricordi, in fosse grandi
coperte bene, scavate dal cuore provato
felice di allontanarsi, da navi di scie
nella sabbia finissima e sassolini
trasparenti che distraggono
perfettamente, in occhi respirati
letti, dalle nubi... (continua)

MARIA ANGELA CAROSIA 11/11/2022 - 19:57
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