Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
AMORE IMPOSSIBILE Ti amo, ti ho sempre amato e tu lo sai. Ti ho osservato ogni secondo, ogni minuto, ogni ora e tutte le notti sogno ancora un tuo sorriso, un bacio o una carezza, perché non riesco a lasciarti andare.
Adoro ogni cosa di te: i tuoi immacolati rilievi appuntiti, belli da guardare come da scalare e le tue vaste pianure, intervallate da boschi profumati dove poter riposare. Amo quei rivoli d’acqua impetuosi che sfociano in oceani immensi, dove nuoterei come un naufrago sino a perdermi; nei tuoi anfratti misteriosi e profondi, irriverente mi insinuerei così da scomparire in un carezzevole oblio. Anche tu mi desideri, lo capisco dal modo in cui mi guardi e, pur temendomi, hai bisogno del mio caldo abbraccio come necessario ossigeno per vivere. Purtroppo so bene che, se provassi ad avvicinarmi, ti distruggerei, allora mi limito ad ammirare da lontano la tua inarrivabile bellezza, soffrendo in silenzio. Per questo motivo non posso accettare che gli uomini, fortunati ad averti vicina, non ti ... (continua) PAOLA SALZANO 14/06/2019 - 12:50 commenti 15 - Numero letture:937
Anche se non ci sono Anche se non ci sono, volati in cielo, è come se ci fossero
in certi frammenti, comprendi che ti verranno incontro e quello che non han potuto fare prima, lo faranno dopo difendendoti a spada tratta, da chi manca di rispetto Li vedi che indossano altri vestiti Con indulgenza applicano leggi Firmando su un taccuino prendono nota di tutti i mali fatti pochi saranno risparmiati, il loro giudizio posa le fondamenta sugli esseri intorno a te, che mentre non credono, qualcosa di sbalorditivo accade Il timore li assalirà e nulla avranno, a cui aggrapparsi, senza scialuppe persi nel mare più profondo, che il cosmo vede, ma non la terra troppo lontani per avvistarla. Presenti e pazienti si mostrano nel sorriso che avevano perduto quando la vita se li portava nei sogni, sognavano, abbracciandoli nei frastuoni dei giorni. Perlustrano zone e li confondono col giorno, che profuma di pane, appena sfornato fresco e buono guardato con gli occhi canterini nel finire di serate, feliceme... (continua) MARIA ANGELA CAROSIA 17/11/2022 - 08:26 commenti 10 - Numero letture:303
Ancora in Viaggio (ballata, Danza il candelabro) -7a tappa La carrozza, con a cassetta Anna C. affinchè di notte possa vedere la luna e le stelle col vento sul viso, raggiunge l'estremo lembo del monte Reventino che ci accoglie aprendosi come un ventaglio.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le ombre di Nicola e Paola, quella di Marco, la sagoma nitida di Adriano. E Mirella. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Ma preferisco di gran lunga la presenza. Fra sogni e novità, all’ombra della Cascata della Tiglia ci disseteremo… Per te ho scelto la Ballata che deriva il suo nome dal fatto che veniva cantata durante la danza. Adagio il foglio con la m... (continua) Mirko D. Mastro 12/02/2022 - 08:46 commenti 5 - Numero letture:382
Ancora in Viaggio (Dolce Stil Novo, Sfumature di stupore) -5a tappa Dopo una pausa (di riflessione) la carrozza, in uno dei momenti di autenticità della giornata, raggiunge Trieste città di porto, sottile striscia di terra che corre tra l’Adriatico lungo l’altipiano del Carso.
Con la maschera del quotidiano per converso sulla nuca, non ce la faccio a togliere la mano dal disegno che mio figlio mi ha messo nella tasca del pastrano prima che partissi, ha detto per sentirlo vicino… un angelo in una tonalità pulita di pastello azzurro, tra i capelli la verità di chi scrive. Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Nicola, Paola e Marco. E Mirella. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Ma preferisco di gran lunga la presenza. Per te ho scelto la raffinatezza dello Stilnovo, nobiltà di pensiero e dolci rime, nel quale parlare della donna angelicata è purezza d’animo per il poeta; che gli consente di mantenere intatta l’ispirazione diretta all’amore assoluto giammai raggiungibile. Mirko D. Mastro 06/02/2022 - 08:18 commenti 6 - Numero letture:381
Ancora in Viaggio (filastrocca, Gatto e il canarino di spugna) -2a tappa Quest’oggi il nostro salotto itinerante si troverà ad affrontare, se così si può dire, una specie di scoperta. Ma restate tutte ferme poltrone di varia foggia, ognuna al proprio posto.
Pesce rosso guarda schivo Viaggia con me l’ombra di Nicola. Sì, dimenticavo… con sagome nitide e posti ancora vuoti. Mirko D. Mastro 27/01/2022 - 07:53 commenti 6 - Numero letture:440
Ancora in Viaggio (Katauta P, come polvere) -3a tappa Il salotto itinerante arriva nelle vie della Capitale tra i suoi acquedotti e le fontane.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le ombre di Nicola e Paola. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Ma preferisco di gran lunga la presenza. Su Ponte Fabricio ho un giramento di testa… qui si respirano più di 2000 anni di storia. Vi aleggia una leggenda che ruota intorno alla diatriba tra i quattro architetti incaricati per il restauro del ponte: alla fine dei lavori il Papa li condannò alla decapitazione, facendo realizzare un monumento con quattro teste in un unico blocco di marmo. Per questo è conosciuto oggi come Il ponte quattro capi. Per te ho scelto il katauta, un'altra forma di breve poesia giapponese simile all'haiku, composta di 17 o 19 sillabe disposte in tre versi di 5-7-7 o 5-7-5. È considerato un mezzo poema dal contenuto non più naturalistico ma emotivo, incompleto perché indirizzato a un affetto da cui ci si... (continua) Mirko D. Mastro 29/01/2022 - 07:56 commenti 12 - Numero letture:420
Ancora in Viaggio (madrigale, Con garbo) -10a tappa Questa nostra carrozza raggiunge la Superba dall’aspetto grandioso e imponente, ma anche città orgogliosa e altera protesa verso il mare.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le ombre di Nicola e Paola, quelle di Marco, Anna R. e Alfonso, e di Luca, la sagoma nitida di Adriano. Mirella e Anna C. Continuano a piacermi le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Ma preferisco di gran lunga la presenza. Ci soffermeremo al civico 2 di Piazza Campetto, il Palazzo del Melograno; si narra che più di 400 anni fa un seme di melograno si posò tra il balcone del primo piano e il frontone del portone d’ingresso del palazzo. Qui trovò le condizioni per crescere, diventando un albero che fiorisce ancora oggi. La leggenda vuole che finché il melograno fiorirà, la città potrà prosperare… quando l’albero morirà, la stessa sorte toccherà alla Superba. Ho scelto per te il Madrigale, un componimento prevalentemente amoroso (esteso ad argomenti moraleggianti) in versi... (continua) Mirko D. Mastro 26/02/2022 - 14:21 commenti 3 - Numero letture:354
Ancora in Viaggio (nonsense, Per la barba di Giosafatte) -9a tappa Posso scorgere, guardando la montagna dal finestrino del salotto itinerante, il profilo di una donna che impietrita dal dolore si rivolge verso il mare.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le ombre di Nicola e Paola, quelle di Marco, Anna R. e Alfonso, la sagoma nitida di Adriano. Mirella e Anna C. Cominciano ad essere numerose le ombre senza il fardello dei dettagli . Ed anche se preferisco di gran lunga la presenza, non sottovaluto le qualità dei dettagli. Vi narrerò la leggenda della Bella addormentata d’Abruzzo che ancora oggi è capace di incantare chiunque ne venga a conoscenza… La ninfa Maja, madre del gigante Ermes, a seguito delle gravi ferite riportate dal figlio in battaglia, si addentrò nel Gran Sasso alla ricerca di un’erba miracolosa che gli avrebbe potuto salvare la vita. Ma in quel periodo la montagna era coperta di neve e Maja fallì; al suo ritorno nella grotta non potè che seppellire il figlio. Disperata, iniziò a vagare senza meta fino ad accasciarsi e... (continua) Mirko D. Mastro 22/02/2022 - 12:24 commenti 2 - Numero letture:369
Ancora in Viaggio (poesia Gotica, Le facce dell’obito) -4a tappa La carrozza sosterà un poco ancora nella Città eterna.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le ombre di Nicola e Paola, e Mirella. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Ma preferisco di gran lunga la presenza. Per te ho scelto la poesia Gotica. Parlando di questo genere letterario è necessario un distinguo: nulla c’entra con lo stile che in campo artistico è caratterizzato da guglie e archi la cui verticalità li porta a toccare il cielo, con un senso quasi mistico. Questo tipo di poesia è strettamente legato invece al popolo così detto barbaro dei Goti. Nasce nei paesi nordeuropei per poi trovare terreno fertile negli Stati Uniti, e si ispira a toni cupi e misteriosi con un accento particolare all’amore anche irrazionale, non privo di sofferenza o sacrificio. Non aggiungerò altro per non ingabbiare la poesia. Nel mentre leggerò… Sono stato tediato a morte, Mirko D. Mastro 31/01/2022 - 08:00 commenti 3 - Numero letture:367
Ancora in Viaggio (poesia Sociàl, Suidi) -8a tappa Il salotto itinerante oggi giunge tra Valle Sabbia e il lago d’Idro dove in vostra compagnia assaporeremo un pirlo all’ora dell’aperitivo seguito da polenta con tinca al forno o un uovo al tegamino con burro nero. Penso che vi proporrò di fermarci qui qualche giorno…
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le ombre di Nicola e Paola, quelle di Marco e Anna R., la sagoma nitida di Adriano. Mirella e Anna C. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Ma preferisco di gran lunga la presenza. E a proposito di presenze… I folletti della leggenda mai sopita della Val Scura escono a notte fonda, e al chiarore dei raggi lunari accorrono dove le ombre giocano con gli scampoli di luce e i fantasmi danzano nell’aria frizzante. I più anziani giurano d’aver udito con le proprie orecchie i folletti del Gaver prendersi la libertà di burlarsi degli abitanti delle case in cui avevano preso dimora infrangendo stoviglie, spostando mobili, rovesciand... (continua) Mirko D. Mastro 16/02/2022 - 08:54 commenti 4 - Numero letture:376
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