Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
L'espace d'un matin Anni e anni passati a incontrarsi decine di volte il giorno. Che strani quelli incontri.
In realtà erano stati, da sempre, brevissimi, con la possibilità di darsi solo un cenno istintivo di saluto. Eppure uno si specchiava nell'altra, forse intuiva qualcosa l'uno dell'altra ma... l'incontro era finito. A volte capitava che, per il loro lavoro, si fermassero a conversare per qualche momento, ma poi, il tempo era troppo breve per raccontarsi, dirsi qualcosa che non fosse banale, standard, e che non andasse oltre quella simpatica interazione di pochi attimi. Poi a dire il vero succedeva anche raramente, mentre gli incontri di un momento erano a decine durante la giornata: lavoravano nello stesso posto. Alla sera, ognuno tornava alla sua casa, sotto il suo tetto, pensando a quelli incontri ed a volte capitava, per lavoro, che si scambiassero le residenze; anzi si può proprio dire che ognuno non ne avesse una propria ed anche le cose che si trovavano intorno, alla sera, fossero le ... (continua) Glauco Ballantini 21/07/2015 - 14:41 commenti 2 - Numero letture:1481
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
L'imbonitore Imbambolato come un imberbe imbonitore di articoli per imbianchino, imbottito di bamba dopo un bunga-bunga, mi imbarcai con una imbonitrice imbellettata come una bambina del Burundi e imbolsita per una leggera embolia dovuta al Beri-beri e ad una imbarazzante abbuffata di bomboloni preparati con il Bimbi.
La cosa mi fece imbizzarrire non poco, al punto che, in barba ad ogni buon proposito, riempii di botte un borioso imbecille di Bogotà che mi aveva venduto un panino imbottito con della pessima bresaola imburrata alla meglio e che sembrava imbalsamata come una mummia colombiana. Poi, all'imbrunire, mi tagliai la barbetta, mi vestii con un bomber imbottito e mi imboscai in un bistrot bevendo del bourbon a buon prezzo, ubriacandomi bellamente come un ballerino del Bolscioi con l'anca sbilenca in preda ad un improbabile ballo di San Vito, ingurgitando poi bicarbonato a gogò e imprecando come un bovaro della bassa bergamasca... baci e abbracci a tutti e buonanotte...... (continua) Ferruccio Frontini 07/06/2021 - 07:12 commenti 0 - Numero letture:502
L'immortale Quarta parte L'uomo cominciò ad urlare e lei a ridere ed a singhiozzare
al tempo stesso, sempre affondandogli il coltello fra le carni. Poi, approfittando della sua nudità, prese ad accarezzarlo sui genitali, sempre sussurrandogli qualcosa, questa volta con la bocca vicino alle orecchie. Cercava di eccitarlo evidentemente, ed incredibilmente, ci riusciva anche! Mi venne in mente di aver letto qualcosa del genere, una prassi sulla terra, non so se Somala o Tuareg, popoli presso i quali spesso erano le donne che torturavano i prigionieri. L'uomo urlò come un maiale scannato quando lei lo evirò. Lo spruzzo di sangue sembrò il getto di una fontana. L'urlo dell'uomo e quell'orribile spettacolo mi scossero, raggiunsi la donna la scostai, con un braccio e con il kalashnikov RPK che avevo ricaricato (non si era inceppato: era solo finito il caricatore) lo uccisi con una breve raffica, per mettere fine al suo strazio. La donna soffiò come un gatto arrabbiato e fece per attaccarmi con il c... (continua) Savino Spina 03/07/2016 - 00:13 commenti 1 - Numero letture:1223
L'immortale Quinta parte Lo presi e senza nemmeno staccarmi da Stella sparai ai primi
due. Lei si staccò, salì sull'albero, prese la sua balestra, caricò e ne colpì un altro di quelli che salivano. Al vedere cadere i tre corpi ed al rumore degli spari quelli di sotto scapparono. Io indossai il visore notturno e sparai alle spalle di quelli che vedevo ancora nella radura. Ne uccisi altri due. Stella era eccitatissima e volle che continuassimo a fare l'amore ma io mi rifiutai. Ed onestamente soprattutto perché la situazione non era evidentemente sicura come credevamo ed occorreva trovare un altro posto che fosse veramente più sicuro. Cosa che facemmo. Ma a Stella dispiacque più che a me. Le altre due volte invece fu come schiacciare gli scarafaggi: facile quanto necessario. Raggiungemmo Salenap. Prima di entrare in città decidemmo di cambiare aspetto, nel caso fossero stati vivi e nascosti intorno a noi gli amici dei molti briganti che avevamo eliminato fino a quel momento; e nel caso i supers... (continua) Savino Spina 05/07/2016 - 23:47 commenti 1 - Numero letture:1309
L'immortale Seconda parte Mi risvegliai nello stesso letto e nella stessa solita stanza
che sembrava una camera di ospedale. Nella sorpresa, sorrisi anche, ecco era stato un sogno, strano, vivido, ma solo un sogno. Poi, non so cosa me lo fece pensare, pensai che non era così. Non era affatto un sogno. Né quella stanza, né la mia morte, né tutto ciò che avevo vissuto. Sentivo ancora il dolore della lancia che mi squarciava il cuore, ricordavo benissimo ogni singolo maledetto momento di quell'agonia e di tutto ciò che l'aveva preceduta! Quindi era un incubo, ma venni scosso dalla solita voce robotica. — Sei in grado di intendere? Mi disse come la prima volta. Di nuovo? Risposi. — Sono in attesa di richieste. Ma come mai ritrovo di nuovo qui? — Sono in attesa di richieste. Voglio sapere cosa è successo! — Sono in attesa di richieste. Voglio una pistola colt 357 magnum, modello 1980, canna da tre pollici, modello export! Chiesi, sempre urlando. La dettagliai come avevo dovuto fare la prima volta ... (continua) Savino Spina 28/06/2016 - 00:50 commenti 1 - Numero letture:1236
L'immortale Terza parte Come ulteriore precauzione, ultimato il
tetto con tegole di legno, lo coprii di un leggero strato di terra su cui adagiai delle zolle di terra ed erba sperando che attecchissero. Allargai la "cintura" delle mine antiuomo ad oltre 500 metri di raggio dalla casa stessa e circa dieci metri prima di ogni mina, misi dei teschi di animali su dei pali, come a dire, vai avanti a tuo rischio e pericolo. Giusto per un residuo di un piccolissimo scrupolo. In prossimità del torrente più a valle trovai delle specie di bambù, delle grosse canne di palude, ma molto grosse; me ne feci bicchieri e contenitori di tutti i tipi, ma anche tubature per ricevere l'acqua direttamente in casa dal torrente: fu un impianto decisamente artigianale e di cui avrei dovuto cambiare diversi pezzi man mano che si corrodevano le canne, ma vi assicuro che farmi una vera e propria doccia dopo quattro mesi di quella vita fu una esperienza esaltante! Ormai ero ben piazzato. Sotto la piattaforma sca... (continua) Savino Spina 30/06/2016 - 16:21 commenti 0 - Numero letture:1269
L'importanza dello studio Se io avrei avuto una i struzione
più meglio, sarebbi diventato uno scritore di urlo, ma pur tropo o' studiato fino alle alimentari e non o'piu' pottuto fare le squole superiori. Ciò mi ha creato inevitabilmente una discrasia didattico cognitiva multidisciplinare propedeutica ad una istanza psicopedagogica con indirizzo montessoriano enucleata altresi da un contesto socioculturale fortemente degradato degno del peggiore "minculpop" di mussoliniana memoria!... (continua) Ferruccio Frontini 21/05/2016 - 07:45 commenti 13 - Numero letture:1103
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
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