RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

i Castelli del Trentino


il Trentino e' un territorio con un appassionante storia alle spalle : tra guerre, carestie, decimazioni da malattie, e cosi via.
ma l' argomento certamente piu interessante sono i suoi castelli :
Da qualche settimana, la mia classe ha iniziato un progetto intitolato “Di castello in castello”, con lo scopo di far aumentare la nostra conoscenza storica e territoriale del Trentino.
La prima visita si è svolta al Castello di Rovereto il giorno 23 ottobre. Questa visita è stata quella che più mi ha colpito, perché mi ha mostrato, fra cunicoli, feritoie e varie linee di difesa, un lato del castello che ancora non conoscevo, pur avendolo visitato in passato molte volte.
All’inizio la guida ci ha spiegato come le tecniche di guerra ed i castelli stessi siano cambiati nei secoli, soprattutto in seguito alla scoperta e all’utilizzo della polvere da sparo, che comparve in Italia in età rinascimentale.
Ho appreso che, in età medievale, i castelli avevano mura esili e molto slanciate, perché... (continua)

luca pietrovito 09/02/2013 - 19:40
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IL MISTERO DELLA CROCE


IL MISTERO DELLA CROCE
Si racconta che, prima dell’ultima guerra.
siano stati sepolti tesori, nei castagni,
in punti impervi, poco accessibili a chiunque.
Coloro che hanno sotterrato i tesori,
si dice, siano morti poco dopo misteriosamente,
chi impiccato, chi da un dirupo gettato, chi ucciso.
Imputati si dice siano stati i grandi signori che avevano
commissionato il sotterramento dei tesori.
Quei tesori erano in oro, bracciali, anelli, gioielli ecc,
molto appetibili per i poveri del paese della mia montagna.
Qualcuno prima di morire, lo aveva riferito ai familiari,
molte casse di questi tesori sono sparite, alcune nel silenzio
ne hanno usufruito, diventando a loro volta dei signori,
altri sono finiti molto male, più poveri di prima.
I punti di sotterramento avevano vari modi di riconoscimento,
alcuni una croce, altri un triangolo, oppure due linee verticali.
Questa è la storia del monte Amiata e i suoi signori.
Io ho trovato una di queste croci su ... (continua)

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 13/10/2016 - 19:24
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Il cecchino


Non avrei mai pensato che la mia abilità con il fucile mi sarebbe stata utile per ammazzare degli sconosciuti.
Per una serie di circostanze mi sono ritrovato a fare il cecchino.
Un lavoro, se così lo si può chiamare, molto pericoloso ma siamo in guerra, e, come si sa, tutto qui diventa pericoloso, anche allacciarsi un paio di scarpe, per dire.
Oggi è una bella giornata.
Dalla mia postazione mimetizzata posso vedere l'attività della trincea nemica.
Cercano di tenersi bassi il più possibile ma, di tanto in tanto, qualcuno alza la testa, il più delle volte il tipo è talmente veloce che non c'è tempo di mirare né, tanto meno, di sparare, altre volte l'incauto resta lì, bersaglio perfetto per il mio fucile.
L'altro giorno stavo aspettando i tipi che portano il rancio quando ho visto un tipo con la sigaretta in bocca, appoggiato ad un muretto, incurante dei richiami dei suoi compagni e, presumo, dei suoi superiori, era lì che fumava.
Aveva un'aria di sfida, sembrava che mi cercasse, m... (continua)

Massimiliano Casula 15/09/2020 - 16:51
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il dono di Rosi


Scritto a uso e consumo dei miei nipotini

Il dono di Rosi

Fuori nevica, il televisore non funziona e qui in montagna non c’è il computer, vi va bene un gioco?
Non preoccupatevi, niente tombola con i fagioli, parlo di un indovinello, anzi un quiz come quelli della televisione; se darete la risposta esatta vi spetta un premio.
Qual è il premio? Semplice: non vi racconterò una delle mie noiose storie, affare fatto? Bene, ecco la domanda:
Sapete cos’era l'A.O.I. ?
Lo so che è difficile, non sono in molti a ricordarlo e i libri di scuola ne parlano poco. Volete un aiutino?
D’accordo, anche se sono stonato vi canto il ritornello di una canzone di quei tempi, vi assicuro che dovrebbe aiutarvi parecchio:

“Faccetta nera, bell'abissina
Aspetta e spera che già l'ora si avvicina!
Quando saremo insieme a te,
Noi ti daremo un'altra legge e un altro Re.”.

Scena muta? Mi dispiace ma i patti sono patti, non avete indovinato e sono costretto a raccontarvi una storia.
Iniz... (continua)


mario malgieri 06/05/2015 - 08:33
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Konnichiwa


Leggo per caso di Yamaguchi, un giapponese protagonista di una storia incredibile.
Come se all'improvviso si fosse destata l'ammirazione infantile per quel banzai sfrontato, un kamikaze invincibile o Nakamura l'ultimo soldato fantasma arresosi.
Un po’ di quel fascino malinconico dei pellerossa contro gli Stati Uniti.
Tra canne di bambù, gheisce, sakè e Kimono.
Non sarebbe potuto essere, che un immaginario giapponese a sfidare la morte in questa maniera, con compostezza e nobile fatalismo.
Siamo nell’agosto del 1945 e il Giappone, del divino imperatore Hirohito, pronto alla resa. Gli Stati Uniti fremono per diventare il dominio a stelle e strisce, ma non è questo il tema, o almeno lo è in parte. Il protagonista è Tsutomu Yamaguchi, 29 anni, faccia imbronciata, le guance paffute e due occhi severi.
Ingegnere della Mitsubishi, si trova da tre mesi in missione a Hiroshima come consulente per una costruzione di una nuova petroliera.
Il 6 agosto, data che di per sé è già un tragic... (continua)

Moreno Maurutto 06/08/2020 - 11:54
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L 'addio ai parà strappati al mare


Livorno 23 novembre 1971

Dopo tante ricerche dei paracadutisti morti nella tragedia avvenuta da tanti giorni, finalmente le navi della marina militare italiana e inglese sono riuscite attraverso i palombari a recuperare le salme dei paracadutisti. Ieri si sono celebrati i funerali durante i quali è stato suonato il silenzio.
Alla cerimonia era presente tutto l'esercito ma non proprio tutto perchè mancavano i 52 paracadutisti.
Dopo la cerimonia hanno portato le bare alla stazione e le hanno messe sui treni che partivano per raggiungere le città dove erano nati.

Tema in classe, scuole Puccini

Il 9/11/71 precipitò un aereo inglese con a bordo paracadutisti italiani nei pressi delle secche della Meloria. Questo è il mio tema (avevo 9 anni)ritrovato in un vecchio quaderno scolastico.... (continua)


Glauco Ballantini 13/11/2017 - 12:19
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L'Astista Volante


Serghij i record se li gestiva. Era il migliore, di molto, nel salto con l'asta e pensò di mettere a frutto il vantaggio che aveva.
Partecipava ai meeting di atletica facendosi pagare un bonus se batteva il record del mondo.
Lui, che era in grado di alzare il primato di una spanna, i record li spillava centimetro dopo centimetro, gara per gara, assegno dopo assegno.
Nei cartelloni che annunciavano la sua partecipazione era tacitamente scritto: “Vedrete il nuovo record di salto con l'asta!”
Se non c'era il compenso non c'era il record, e nessuno riuscì ad estorcerli più di un centimetro alla volta. Ne andava del suo buon nome.
Medagliamedagliamedaglia.... (continua)

Glauco Ballantini 10/03/2021 - 13:14
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L'AVVOCATO DEL PARTIGIANO.


Alessandria, 19 febbraio 1945.

Nell'aula del tribunale sono alla sbarra 5 partigiani arrestati il giorno precedente da un reparto fascista in un cascinale di Castellazzo Bormida. Sono: Luciano Scassi, nome di battaglia "Stefano" comandante della VIII Divisione di Giustizia e Libertà "Paolo Braccini", Amedeo Buscaglia, suo amico fraterno e braccio destro, Ettore Gino, "Kappa 13", e Giulio Sirboni; tutti della Braccini, e Pietro Scaramussa, staffetta combattente di una Brigata Matteotti che, probabilmente per prendere accordi per un'azione comune, si trovava presso il comando della Divisione Braccini al momento degli arresti.

Le accuse erano di quelle che non lasciavano scampo: azioni di guerriglia, sabotaggio, svolgimento di azioni militari senza indossare la divisa di uno degli eserciti combattenti.

Inoltre, come se non bastasse, i fascisti intendevano vendicare Agostino Pesce, il segretario del fascio di Cassinelle, fucilato il tre febbraio ... (continua)


Aquila Della Notte 24/01/2023 - 09:40
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L'Eco di Villa Necchi Campiglio


Michele durante il suo viaggio d’affari a Milano, non poté fare a meno di visitare Villa Necchi Campiglio, che è uno splendido tesoro di arte e architettura nel cuore della città. La Villa fu realizzata da Piero Portaluppi tra il 1932 e il 1935 per il nucleo familiare composto da Angelo Campiglio, sua moglie Gigina Necchi e sua cognata Nedda. Appartenenti all’alta borghesia industriale lombarda, classe agiata, ma anche tenace lavoratrice e al passo coi tempi. A loro si deve l’invenzione della celebre macchina da cucire. Una raffinata casa degli Anni Trenta, un delizioso giardino sempre aperto dove sostare all'ombra delle grandi magnolie, un viaggio tra arredi preziosi che restituiscono fedelmente l'atmosfera di vivace mondanità dell'alta borghesia milanese; in un'armoniosa fusione di arte e tranquillità si consolida la storia d’amore tra Angelo e Gigina, incontrandosi anni prima a Pavia. Fu il suocero a convincerlo di mettere da parte la laurea in medicina. C’era da produrre, da fare ... (continua)

Savino Spina 28/07/2016 - 11:30
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