RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il regalo sbagliato


«Hector, perché sei così afflitto?»
«---»
«Tra l'altro, sei bianco come... un fantasma.»
«Diana, mi ha lasciato.»
«Caspita, devi averla fatta grossa!»
«In buona sostanza non le è piaciuto il mio regalo.»
«Cosa le avevi regalato?»
«Un paio... di fantasmini!»
«Stai scherzando, spero?»
«No, purtroppo. Figurati che senza dire una parola se ne è volata via.»
«Uhhh!»
«---»
«Tu, che ti reputi tanto fantasmagorico, mentre in realtà sei matto da incatenare.»
«---»
«Tié! Te lo meriti, fantasmaccio della malora!»
«Buuuu! Buuuu! Buuuu! Buuuu!»... (continua)

Giuseppe Scilipoti 12/11/2021 - 11:14
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IL RICORDO (Cap.4)


Robert saliva saliva e saliva. Ovunque si voltasse vedeva cartelloni pubblicitari.
Man mano che ascendeva al cielo, le pubblicità venivano meno. Il cielo era limpido, si stava decontaminando. Arrivò al capolinea: si ritrovò sulle rive del mar divino, davanti a lui un casolare abbandonato. Era intrappolato nell'edera rossa, mentre le piante verdi nascevano dal terreno. Dal capo fumava un grande camino. L'atmosfera era parecchio pesante, il luogo era raccomandabile per violentatori provetti, serial killer o semplicemente grandi curiosi. E Robert rientrava proprio in questa ultima categoria. Ad ogni passo, Robert poteva vedere la morte del cielo e la scomparsa dei suoi colori. La sera e il giorno stavano svanendo attimo dopo attimo. Dominava il bianco.
Sopra la testa di Robert un'infinità di sfumature di bianco dipingevano il cielo. Senza far rumore Robert aprì la porta ed entrò. Un lunghissimo corridoio, con ai lati delle porte, gli si presentò davanti. Robert non riusciva a vederne la... (continua)

Gabriele Salucci 29/07/2017 - 14:29
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il segreto del successo


«Io non vorrei che questo disagio risvegliato in me dal reiterare ciò che è condannato dalla legge di Dio e degli uomini rendesse più fragile la mia determinazione: in verità nulla di ciò che si compie è giusto o sbagliato ma è il pensiero che lo guida a renderlo tale.» Così andava ragionando la persona incappucciata che, uscita da una casa in Bishop Gate, s’incamminava a passo rapido stando il più accosto possibile ai muri della chiesa di St. Helens.
Sulla quarantina, dal portamento eretto e agile, quell'uomo possedeva un volto particolare, dove una rada barba grigia e un’alta stempiatura che si spingeva sino al sommo del capo parevano espedienti studiati sapientemente per mettere in risalto lo sguardo intelligente e curioso. Ma esibire quel viso ed essere riconosciuto era quanto di più lontano dai suoi desideri, per questa ragione aveva atteso l'oscurità e accolto come un dono gradito la nebbia che, risalita dal Tamigi, rendeva la sua invisibilità quasi perfetta nonostante il plenil... (continua)

mario malgieri 24/04/2016 - 11:23
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il settimo gatto


Lucia aveva da poco sistemato in giardino le ciotole ben colme per i gatti che ormai facevano parte anche loro di una famiglia abituata dalla sventura a lavorare, lavorare realizzando quei guadagni che oggi non bastano mai per vivere in un'armonia di dignità' giusta e normale .Guardava via via dalla finestra se quel tipo di cibo fosse di loro gusto,noto' ad un tratto un gatto mai visto prima era un gattone tigrato con le zampe bianche , si era aggiunto chissà' come agli altri sei gatti , ne dette subito notizia al marito Umberto che era in fondo a quel giardino diventato negli anni un bosco tanto che era cosparso da piante da lui seminate e accudite negli anni della sua vita come se fossero figli .Umberto ama tutto si leva a volte anche di notte per accudire i porcospini che lui aveva inserito in quel luogo incantato dove convivono tartarughe e molti altri animali compresi i gatti ,precipitatosi subito avvisato dalla moglie carezzo' quel gatto e lo accolse come una benedizione del si... (continua)

umberto cavallini 28/05/2015 - 17:57
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il sogno e la realtà


C'era una volta una ragazza che sì sentiva persa con se stessa, un giorno litigò con il proprio compagno sulla spiaggia in una serata di giugno,dopo un litigio vivace la situazione si calmò,come le onde, e il proprio amore le poggiò le mani sulle gote, le disse di stare calma e di chiudere gli occhi. Tutto si catapultò poi in un sogno, con stupore non riaprì gli occhi ma continuò a disperdere quell'energia di tempesta e tenerezza tramite il suo terzo occhio. Davanti a lei c'era una pianta, e lo sapeva....così piano piano il terzo occhio si iniziò ad aprire e poi si spalancò, facendo crescere quella bellissima pianta di sole foglie verdi splendenti. E così la ragazza si domandò tra i tanti punti interrogativi...quali sono i nostri limiti? E perderci con noi stessi è un limite o una rinascita?... (continua)

Sofia Maria 03/07/2021 - 14:38
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Il Templare di Árnes


Fu una notte durante un forte temporale che uno dei cittadini di Árnes scorse nei pressi del lago una figura molto strana; i fulmini lo rischiaravano: era un cavaliere. Procedeva veloce e a tratti lento, come se fosse a rallentatore, e cavalcava le acque sul suo cavallo imperioso. Sembrava totalmente incurante del fatto che lì fuori stava avvenendo l'inferno. Il signore, allora, incuriosito, si avvicinò; era un sogno oppure no? Quello strano individuo aveva il mantello ed era incappucciato. Ma ad un tratto ecco che il bagliore del lampo fece luce su un dettaglio: c'era una croce sulla parte sinistra del mantello. Il signore rimase impietrito. Era forse un cavaliere del tempio quello? Com'era possibile? E poi perchè lì, in Islanda, in quella sperduta città...? Poi, riprendendo l'attenzione, si accorse di un altro particolare davvero agghiacciante; non riusciva a scorgere il suo volto, nonostante il forte chiarore dei lampi. Ma osservando meglio si rese conto che un volto non lo aveva, o... (continua)

Mirko Rossi 08/11/2019 - 13:31
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