Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Leonardo

Anchiano! Chi l'ha mai sentito il nome di questo paese? Ma
se tu aggiungi, Comune di Vinci, subito ti richiama alla
mente un grande personaggio protagonista della storia non
solo nostra ma del mondo intero.
E' in questo piccolo paese che Leonardo nasce nel 1452
figlio naturale del notaio Ser Piero da Vinci e di una
contadina. Nasce in salute e cresce i suoi primi cinque
anni in campagna, allevato con amore e rispetto da questa
madre che si sente quasi onorata di essere stata scelta
da un signore per fargli crescere un figlio.
Il padre lo riconosce come proprio, lo mantiene e lo va
a trovare di quando in quando. E' soddisfatto che cresca
senza problemi, sveglio, curioso sempre disposto a
soddisfare ogni sua esigenza, sia lui che la madre.
Il piccolo Leonardo è da sempre attratto dal comportamento
degli animali, come sono fatti, la differenza tra un cavallo e una pecora, i loro muscoli, la struttura elegante
e scattante del primo, la mitezza dell'al... (continua)

Lucia Ghitti 13/02/2014 - 17:43
commenti 0 - Numero letture:1173

Argomento: BIOGRAFIE IMMAGINARIE

Voto:
su 2 votanti


Il limone nell'acqua

Non lo poteva soffrire, non lo aveva mai potuto soffrire. Quell’orribile ometto che tutte le mattine gli apriva la portiera della macchina cosicché lui potesse scendere e sfilare con aria di superiorità fino all’enorme cancello d’entrata. Non riusciva a concepire qualcuno di così insignificante né tanto meno perché il padre non si fosse ancora deciso a licenziarlo per rimpiazzarlo con qualcuno la cui vista di prima mattina sarebbe risultata meno deprimente.
Nel suo vestito, costato quanto un piccolo monolocale in centro, camminava per quei corridoi come se il mondo gli appartenesse. Non sapeva praticamente nulla di quello che accadeva in quell’impero che calpestava eppure se ne sentiva il padrone, il suo cognome gli donava tutti i diritti di cui aveva bisogno. Malgrado così inutile alla causa riusciva a fingersi indispensabile agli occhi di tutti. Era bello, giovane, forte, il figlio di uno dei più ricchi magnati dell’epoca, un Dio sceso sulla terra per far invidia agli uomini. Non ... (continua)

Simone Coriandoli 12/05/2014 - 23:06
commenti 1 - Numero letture:1403

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 3 votanti


Ambra

Proprio non lo poteva soffrire, non lo aveva mai potuto soffrire "IL BUIO", in quelle notti insonni tutte uguali
Il paese era abbarbicato sulla montagna, soffocato e quasi nascosto dal verde rigoglioso, invadente. Anche alla luce del sole la fanciulla sentiva di vivere come in una scatola chiusa. Tristemente si paragonava ad un uccellino. Uno di quelli che i suoi fratelli catturavano e poi mettevano in una scatola di cartone a cui facevano piccoli fori per far entrare la luce. Ecco lei si sentiva cosi, intrappolata e sfiorata da una flebile luce.
La giovane divorava libri, erano il pane con cui lenire la fame della curiosità, della voglia di allargare i limiti che voleva superare. La notte sognava spesso, spesso si vedeva in luoghi mai visti, percorreva strade affollate e tra la folla si faceva spazio, inseguendo il sole che sembrava indicargli il percorso per una nuova vita.
Sapeva che sarebbe stato cosi.C'è sempre una svolta, c'è sempre un angolo da girare è cosi, sareb... (continua)

Amber Amara 14/05/2014 - 11:06
commenti 0 - Numero letture:1656

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 1 votanti


NESSUNO MI VEDE

Sono un uomo invisibile ormai.
Sono seduto sulla mia poltrona nel mio studio. La finestra è socchiusa e sento la casa stranamente silenziosa. Di tanto intanto sento qualcuno che bisbiglia, che piange, ma non riesco a capire cosa stia succedendo.
Suona il campanello. L’apriporta è proprio accanto alla finestra del mio studio, non mi è mai piaciuto aprire la porta e da sempre lascio che lo facciano gli altri. Qualcuno ora verrà ad aprire la porta, sono sicuro.
Ecco sento la porta che si apre e vedo passarmi vicino mia moglie. Stranamente non mi dice niente anzi mi passa accanto, mi sfiora, ma è come se non mi vedesse
La guardo meglio, ha gli occhi rossi, sembra che abbia pianto.
Vorrei chiamarla, la chiamo, ma non sento la mia voce, né lei sembra avermi sentito perché, aperta la porta, è tornata subito indietro sui suoi passi.
Mi sento strano, un po’ frastornato, ma sento le voci di là che si fanno più forti.
Mia moglie ora sta parlando a voce alta:
“Corri, ecco il dottore, st... (continua)

Roberta Sbrana 26/06/2014 - 10:10
commenti 1 - Numero letture:1322

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 6 votanti


Il mio nome

Io sono un uomo invisibile, lo sono da sempre. Non riesco a rimanere impresso, a fare colpo, mai. Da quel che ricordo in gioventù nessuno ha mai tenuto a mente il mio nome per più di cinque minuti dopo che io mi fossi presentato e così ogni volta che mi veniva richiesto io lo cambiavo, tanto per sentirmi ancora più trasparente, sono stato Piero, Franco, Luca, Giovanni, Vittorio e tanti altri, sono stato mille uomini in uno eppure tutti ugualmente insignificanti. Ho passato la vita a rincorrere una popolarità che non sono riuscito mai a raggiungere, a chiedermi ossessivamente come facesse il mondo a non accorgersi di me. Non speravo di essere apprezzato, davvero no, né tanto meno di essere amato, mi sarebbe bastata quel minimo di considerazione che, da che so io, viene mossa a qualsiasi essere umano.
Me le ricordo ancora bene le notti d’estate passate ad urlare al vento che io c’ero, che ero ancora lì a sperare che qualcuno, prima o poi, avrebbe avuto bisogno di me, ma il vento non ... (continua)

Simone Coriandoli 30/06/2014 - 00:52
commenti 1 - Numero letture:1276

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 6 votanti



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