Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



il settimo sogno

Un settembre strano, nell'aria un caldo strano, ogni pioggia un diluvio, ogni vento un uragano, ogni notte un sogno strano. Umberto aveva un presentimento strano, tanto strano che portava con se a letto uno dei suoi gatti come se fosse il suo angelo custode.Umberto solo così riusciva a prendere sonno nonostante le imprecazioni della moglie contro quel gattone accovacciato, ogni mattina in quel settembre era un risveglio strano, i suoi sogni, i suoi sogni a volte erano lucidi, tanto lucidi da sembrargli vissuti. Umberto comincio' una notte ad avere paura, si svegliava spesso e rifrullava nella sua mente per la sesta volta in quelle notti il solito sogno, un luogo uguale, grandi alberi uguali, una strada vuota con un grande edificio illuminato a giorno, uno strano schiamazzo di una civetta impaurita desto' Umberto nella fievole luce del mattino, il caffè' della santa moglie con le dolci parole riuscirono a dargli un po di coraggio per affrontare la giornata nel suo lavoro. Una sera Umb... (continua)

umberto cavallini 25/04/2016 - 22:03
commenti 1 - Numero letture:1068

Argomento: I RACCONTI DEL MISTERO

Voto:
su 1 votanti


GIOVENTU' DIMENTICATA

Una tristezza indefinita la prese, una sorta di malinconia che per alcuni lunghissimi istanti la rese cieca e sorda, togliendole le forze ed il respiro. Appoggiò la fronte sul vetro freddo e chiuse gli occhi. Il vapore formatosi sulla finestra esaltò l’aroma del caffè. Guardò la tazza che racchiudeva fra le mani e le lacrime si sciolsero nel liquido denso.Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, si infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine." Cris questo era il suo nome, una piccola orfana
che ogni mattino dopo aver ingoiato l'amaro caffè,come sempre si allontanava dal suo quartiere lo faceva tutti i giorni anche se pioveva. Lei cosi minuta,aveva una strana bellezza e un carattere ribelle, i suoi capelli un nido di vespe d'un nero corvino, un make up pesante per nascondere la... (continua)

mirella narducci 06/07/2016 - 14:04
commenti 19 - Numero letture:1214

Argomento: INCIPIT (un personaggio entra in azione)

Voto:
su 6 votanti


L'AMORE DI ERNESTO

L’ AMORE DI ERNESTO
Tracce di vita percorrono il mio corpo
Il cuor ha ripreso il battito, è risorto
Da quando hai sbattuto la porta e sei andata
Mi fu fatale quella contentezza con risata.
Fu quella maledizione che mi lanciasti
Devi morir da solo mi dicesti
Nell’ingoiar quel boccone sono svenuto
Fortunato me, dopo un po’ mi son riavuto.
Non so quanto tempo a terra sia rimasto
Se pochi secondi o qualche minuto in arresto
Appena mi son ripreso subito a te ho pensato
un mio anatema di star male ti ho inviato.
Ti trovo all’ospedale con l’ossigeno alla bocca
Ti dissi:_ Il maleficio non si sa mai a chi tocca
Guardandomi negli occhi, mi hai fulminato
A te non ti hanno voluto neppure nel creato.
Pensar ch’è per quarant’anni ti ho governato
Ti sei levata l’ossigeno dicendomi:- disgraziato
A quel punto ho capito che non era mal di morte
Era stato solamente un fatto, non la benevola sorte.
Ho ripreso i miei piedi, via sono andato dai guai
... (continua)

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 21/08/2016 - 13:44
commenti 11 - Numero letture:1101

Argomento: UN SEGRETO

Voto:
su 9 votanti


UNA STORIA UN SEGRETO e molto altro....

Marisa una giovane mamma, con occhi dolcissimi accarezzava un velo da sposa lillà... aveva scelto quel colore perche vedova ormai da dieci anni, da quando una sera tornando a casa in macchina ci fu un incidente in cui perse il marito e il figlioletto di cinque anni. Lei andò subito in coma profondo, quando riaprì gli occhi potè solo portare dei fiori agli amori della sua vita. Col tempo rimosse l'accaduto, le avevano raccontato come era stata la dinamica della disgrazia, che marito e figlio erano stati subito soccorsi ma per il piccolo non c'era stata la possibilità di salvarlo anche se il cuoricino batteva ancora. In questi anni Marisa non si era ripresa, pensava che la vita doveva finire, ma pur troppo la vita continua e devi essere forte. Nel suo cammino incontrò Salvatore un uomo paziente, buono e con lui cercava di ritrovare un po' di pace. Tutti le consigliavano di accettare l'aiuto, in fondo era ancora giovane, sicuramente i suoi due angeli avrebbero voluto la sua felicità...... (continua)

mirella narducci 23/08/2016 - 01:31
commenti 6 - Numero letture:1106

Argomento: UN SEGRETO

Voto:
su 4 votanti


l'uomo del salice

John era più depresso del solito, quel giorno. Stava seduto sulla solita panchina posizionata sotto il solito salice piangente, quasi come se il nome stesso dell'albero riflettesse l'animo del poveretto. Era carnevale e decine di bambini correvano spensierati per il parco, con maschere che John amava definire come minimo "inquietanti". I pagliacci. I pagliacci li odiava particolarmente. Erano come le rune, per John. Questo triste uomo difatti era uno studioso di letteratura nordica e la sua passione più grande erano le rune. Questo simboli, difatti, contengono al loro interno il significato di una parola e contemporaneamente il loro opposto. I pagliacci erano così per lui. Facevano ridere, emettendo gioia, ma lo terrorizzavano, emettendo odio. Era stanco, John, come al solito in quegli ultimi mesi dopo la separazione con Sarah, sia ex moglie. La vita ora era per lui una runa ancora più grande poiché il significato che riusciva a trovare dentro di essa era, ironicamente, la m... (continua)

martino colombo 21/11/2016 - 18:08
commenti 3 - Numero letture:1201

Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO

Voto:
su 1 votanti



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