Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Il mio sogno

Ho fatto un sogno. Ho sognato di essere tornato al mare a Miramare, ma questa volta da solo. Era estate ed ero in spiaggia sdraiato sulla sdraio ad abbronzarmi. All'improvviso ho visto avvicinarsi a me una bellissima ragazza in bikini che mi ha detto:"Ciao Alberto!". Io l'ho guardata e le ho risposto:"Ciao, come ti chiami?". "Sono io Francesca, svegliati!".
" Ma se sono sveglio, non vedi?". E dopo un secondo,lei:"Alby, sono Francesca!". " Francesca, scusa se non ti avevo riconosciuta". A questo punto lei si era spazientita. Mi ha preso con forza per le braccia e le gambe e mi ha gettato in mare. Allora mi sono svegliato dal sonno come se fossi spaventato. Mi ero accorto che avevo la faccia completamente fradicia d'acqua. Era il mio amico Checco che, avendo visto che non mi ridestavo dal sonno, ha deciso di gettarmi addosso un secchiello colmo di acqua.
Peccato che lui mi abbia svegliato. Mi sarebbe piaciuto continuare il mi... (continua)

Alberto Berrone 13/01/2022 - 22:47
commenti 10 - Numero letture:582

Argomento: Un luogo a cui tornare... in sogno

Voto:
su 3 votanti


Fin dove l\\\\\\\'amore arriva

“Babbo, babbo ma cos'è questo rumore? Viene di là dall'altra parte..”
Remino arriva col cuore in gola alle spalle di Mario, che in ginocchio sul campo scava con le mani per cercare le patate che forse son rimaste. “Tirati su babbo vieni, vieni a senti'.”
Mario si alza a fatica, si tira su i calzoni e stringe la corda che li tiene in vita , da tanto tempo non si mangia più per poter stare in piedi. “Non urla' Remino che la mamma s'impaurisce.”
Arrivano nell'aia davanti casa. Il barchino, loro ce l'hanno, così quando in Padule l'acqua si alza si possono spostare per andare a trovare le famiglie vicine, i parenti o per raccogliere la legna.
Prima c'erano anche le passerelle, quelle fatte dagli uomini per le donne, per i bambini che potevano passare sull'acqua alta senza inzuppare i piedi nella mota, che poi bisogna lavarsi con l'acqua ghiaccia.
“Lo senti?” Remino segue lo sguardo di lui, ha imparato a leggere il terrore sul viso del suo babbo, quando i tedeschi entrano in casa dand... (continua)

Grazia Giuliani 07/10/2019 - 12:14
commenti 11 - Numero letture:932

Argomento: UNA STORIA D'AMORE

Voto:
su 4 votanti


DA SOLI NON SI VA DA NESSUNA PARTE

Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli. Lui mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io lo guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei. Tutto si svolge al tavolo di un ristorante, dopo un anno di separazione volontaria siamo qui e non è un caso.
Io–” Ciao scusa, sono in ritardo”
Lui– “Tranquilla, sono qui da poco, c’è un traffico tremendo”
Lo guardo è molto carino come sempre, elegante ma troppo misurato. Quando l’ho conosciuto non era cosi, si lasciava andare era un po’ pazzo, come piacciono a me.
Lui–”Cosa prendi?”
Io–”Fa un po’ tu, non ho molto appetito.”
Perché ci siamo dati questo appuntamento, non ho dimenticato le angherie subite dopo un mio rifiuto di fare l’amore. Cosa stava a significare questo incontro?!A rompere il ghiaccio fu :
Lui–” Questa sera sei bellissima, ricordi la prima nostra cena. Ordinammo un gulasch piccantissimo, bevesti un litro d’acqua e avevi le lacrime agli occhi… le preferiv... (continua)

mirella narducci 07/12/2018 - 18:46
commenti 11 - Numero letture:1076

Argomento: INCIPT e DIALOGO

Voto:
su 5 votanti


Stelle filanti (Bruccabbà Imago e Giovanni)

Soffio attraverso il rotolo di strisce di carta colorata e quelle, arrotolate su se stesse, si lanciano in aria e ci Saltabello lasciando a voi variopinte spirali nella caduta.
Non sono solo musica, sono carezza
“In un giorno che piove/ Un giorno che tu/ ti senti inutile/ Coriandoli a natale/ E magari ancora/ troppo stanco per ricominciare./ Ma scommetto che poi…”
In questo periodo dell’anno mi presento da Trastevere con indosso una giacca di velluto e un panciotto allacciato nella parte laterale, come cintura una sciarpa colorata nella quale è nascosto un bastone. Il fazzoletto legato al collo, in testa un berretto calzato all’indietro che lascia sporgere il mio bel ciuffo. Pantaloni stretti al ginocchio e scarpe con fibbie di acciaio. Son spavaldo e coraggioso, spiritoso e impertinente son Meo Patacca, ma dal cuore tenero. Non date credo voi Imago e Giovanni (benvenuti Imago Mago e Milani Giovanni) a chi dice che sono un vero attaccabrighe: sì è vero che son sempre pronto a batte... (continua)

Mirko D. Mastro 06/02/2021 - 22:02
commenti 3 - Numero letture:578

Argomento: IL CARNEVALE

Voto:
su 2 votanti


LA FOTO

In uno dei tuoi vecchi libri, nascosta fra i fogli ho trovato una foto...un gruppo di ragazze e tu eri lì nel fiore dei tuoi anni più belli. Ti distinguevi fra le altre, alta con un libro stretto al petto, l'immagine sbiadita dal gusto vintage non ti rendeva giustizia ma per me eri la mamma più bella. Madre quando c'eri e mi mancava l'aria eri tu a donarmi la tua, quando cadevo eri tu a consolarmi, se ridevo eri sempre tu ad ascoltare il suono del mio sorriso. Dietro ad ogni sacrificio ad ogni età del mio cammino ci sei sempre stata tu. Il tempo è volato troppo in fretta, quando le rughe hanno segnato il tuo volto è arrivata la paura che il ricordo sfuggisse nell'oblio senza poter rivivere i momenti belli di quando mi tenevi stretta a te...non vorrei perderli per nulla al mondo. Ora ho compreso che il tempo non cancellerà mai i tuoi sorrisi, la tua fragilità. Sei stata la donna, e la bambina che hanno giocato una vita intera insieme a me. Sei la mamma che si affanna, si commuove, si ... (continua)

mirella narducci 06/01/2020 - 00:21
commenti 5 - Numero letture:733

Argomento: LA FOTOFRAFIA

Voto:
su 4 votanti



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