E’ tempesta, quiete non più.
S’esagitano fronde fragili al vento,
Combattono i marosi sulla riva
D’un lago petroso, ed è verde
Ad una Stella che ora non v’è.
Ed è una musica leggera, forse
Lieve, così eterea, che mi desta
Quando il cielo piange velato.
Nubi, nere e oscure, rabbuiano
Le iridi mie chiare, mentre
Il pensiero affannato vola
A queste mie campagne sgomente.
S’esagitano fronde fragili al vento,
Combattono i marosi sulla riva
D’un lago petroso, ed è verde
Ad una Stella che ora non v’è.
Ed è una musica leggera, forse
Lieve, così eterea, che mi desta
Quando il cielo piange velato.
Nubi, nere e oscure, rabbuiano
Le iridi mie chiare, mentre
Il pensiero affannato vola
A queste mie campagne sgomente.
Opera scritta il 14/06/2015 - 16:45Letta n.1410 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Intensa e ben descritta, 
Chiara B. 
15/06/2015 - 16:49 --------------------------------------
Una tempesta che travolge tutto, non risparmiando di provocare angoscia e dispiaceri intensi, in coloro che la subiscono.
Arcangelo Galante 15/06/2015 - 10:41 --------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.