Scrittura Creativa |
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La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. TRA L'INIZIO & LA FINE Le istruzioni sono: Il rumore come di un bicchiere quando si rompe lo aveva svegliato, ma in casa non c’era nessuno… (…) Per la prima volta si sentiva davvero a casa. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
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Rumore Il rumore come di un bicchiere quando si rompe lo aveva svegliato, ma in casa non c’era nessuno.
Stava riposando sul letto dopo notti insonni e si svegliò di soprassalto. Dalle tende della finestra, una piccola luce attirò la sua attenzione. Vide una macchina parcheggiata vicino al viale, mentre una figura esile si stava muovendo. Sentiva lo scricchiolio delle foglie sui passi lunghi e il vento infuriato che faceva muovere gli alberi come tempesta. Tempesta simile a quello che lui sentiva nel cuore. Aveva solo il buio che gli faceva compagnia e quel bicchiere di vino che bagnava le sue labbra screpolate. Stropicciandosi gli occhi, osservò la scena. Una donna dai capelli lunghi bussò alla porta di fronte alla sua. Un ragazzo le aprì e la prese tra le braccia con calore. L'accarezzò sulla guancia togliendole i brividi con calde carezze. Poteva vederli nella stanza sorridere al cielo e alle stelle. Gli occhi di lei avvolti dai desideri di lui, il corpo che non voleva più stacc... (continua) Mary L 03/11/2025 - 19:33 commenti 6 - Numero letture:107Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE
dito della morte Il rumore come di un bicchiere quando si rompe lo aveva svegliato, ma in casa non c’era nessuno…
Dai battenti scostati del verone, nella casipola al termine del corrimano riusciva a vedere il dirimpettaio rincasare; lo riconobbe appena dietro la sciarpa. Dentro il cappello, impavido: in quella notte sotto zero da un cielo che comprimeva e congelava strade e cose come un fondale artico, un brinicle era penetrato quasi nel lunotto dell’unica auto in sosta. Non poteva smettere di osservare l’individuo, tremante nelle chiavi sui guanti ma condisceso in viso ora sciolto dalla lana. Al lumicino la pigionante, un tempo compagna, lo aveva forse voluto rivedere quell’ultima volta. Dall’altana all’addiaccio di bicocca, col capo votato all’impannata l’uomo si lasciava opprimere dal tubo di ghiaccio sul vetro e raccoglieva le schegge di sonno dagli occhi. Mirko D. Mastro 02/11/2025 - 07:39 commenti 2 - Numero letture:95Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE
La casa dei ricordi Aveva lasciato la valigia sul treno.
Il pullover che gli aveva regalato quel Natale suo padre ormai gli era stretto, lui era cresciuto e di quel maglione ormai non ne aveva più bisogno, voleva tornare ad essere spensierato. La casa in montagna era rimasta come l' avevano lasciata. Dopo quella notte di Novembre che aveva portato via suo padre con un incidente, non era più riuscito ad entrare in quella casa. Cercando il suo ricordo aveva avuto finalmente il coraggio di tornare lì, dove il tempo si era fermato. Nella camera da letto una foto dei suoi genitori giovani ed innamorati faceva risplendere quella finestra chiusa ed impolverata. Sua mamma era seduta sul prato con una margherita sulla pancia, una dietro l' orecchio. Lo stavano aspettando. Sulla poltrona c'era ancora la sua macchinetta rossa. In cucina si sentiva ancora il profumo del pane appena sfornato e c'erano tre bicchieri, tre piatti, tre sorrisi. Attraversò la stanza e dal mobile prese una forchetta, l'accarezzò ... (continua) Mary L 22/10/2025 - 17:50 commenti 4 - Numero letture:143Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE
SIFAR ma non SID ice Aveva lasciato la valigia sul treno.
Lo aveva fatto volontariamente, pensando bene a dove posizionarla, che si vedesse che non c'era. Senza rimorso per chi aveva visto salire a suo fianco sul treno della vacanza, mentre inosservato scendeva dalla prima classe per incamminarsi verso la sua auto posizionata utilmente nella piazza antistante la stazione, come da copione. Il botto lo avrebbe appreso qualche ora dopo, al suo arrivo a casa, per poi partire per le meritate ferie lontano dalla confusione della città. Il sole splendeva per lui, l'assassino, rilassato al mare dopo il lavoro. La calda stagione si era interrotta solo a fine settembre. Nonostante tutto l’estate era stata bellissima.... (continua) Glauco Ballantini 21/10/2025 - 11:43 commenti 2 - Numero letture:137Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE
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