Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Le finestre a volte non hanno imposte, si aprono su… Le istruzioni sono: da una citazione di A. Tabucchi ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Chi sono ? Non riuscivo a risalire quella impenetrabile coltre nera che mi avvolgeva, quella mattina. Gli occhi rifiutavano di aprirsi…o erano già aperti ? Improvvisamente il buio fu squarciato e i miei occhi si trovarono a fissare il soffitto. Che strano risveglio. Credetti di dover fare in fretta per andare al lavoro, si, ma io che lavoro faccio ? E non ultimo, chi sono io ? Già perché non ricordo nulla, né il mio nome né i particolari della mia vita ! Passerà, penso, appena messo i piedi fuori dal letto. Sul comodino, un paio di occhiali, che siano miei ? Li inforco e tutto comincia ad essere più chiaro. Sobbalzo vedendo la mia immagine riflessa allo specchio, quello sarei io ? Mi alzo e faccio un po’ di passerella e mi dico che, tutto sommato, non sono malaccio ! Ho solo la sindrome del Milite ignoto. Apro il cassetto del comodino per scoprire qualcosa che possa parlare di me. Trovo solo oggetti di uso comune..ehm..certo che devo avere un’attività notturna intensa ! Non sarò mica sposato ? N... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: AMNESIA
A proposito di solidarietà femminile (storia in trenta minuti) Ore 7 a.m.
Il portone ad arco è ancora chiuso. La maniglia in ottone riflette la luce del primo sole, lucida come se nessuno mai la toccasse durante il giorno, come se la notte l'umidità ne temesse il contatto e se ne andasse altrove, nei palazzi dagli androni aperti, dal muro scrostato dove i gatti trovano rifugio dal freddo o dal sole che sembra una graticola, e marcano il territorio con l'urina che spande un tanfo di ammoniaca su per le scale. In Via Susa al numero sette, invece, non si entra senza chiavi o senza che qualcuno apra. Nelle ore del giorno la portinaia spalanca il portone, tre scalini, ampi, lo dividono dal marciapiede e i passanti, attratti dal profumo di pulito che fuoriesce, non possono fare a meno di voltarsi e intravedere l'interno, dove una porta a vetro dallo stile liberty, protegge le scale e gli spazi a piano terra, dagli sguardi. Solo il piccolo appartamento di Greta, la portinaia, è al di qua dei vetri colorati. Da lì si deve passare senza sfuggire al suo... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: IL TEMPO DI UNA STORIA
In via del Sandalo (storia in tre minuti) E’ interminabile il tempo che ci mette una donna a togliersi i jeans quando fissi l’orologio, 04:11.
Il vapore acqueo sui vetri della stanza da bagno rivela che i soffici asciugamani si tengono pronti ad accogliere un’ondata di vivida sensualità. E con loro i saponi silvani. Le candele all’aroma di vaniglia catalizzano la loro virtù afrodisiaca su di una giusta atmosfera fugace, stimolando i sensi in modo particolarmente intimo, sciogliendo le emozioni che appaiono bloccate. L’acqua speziata di cannella risveglia sensazioni intense. Raccoglie i capelli. Inerme lascia che il mio respiro si adagi sul bordo di una spallina scesa. I corpi si immergono in un senso di isolamento e di intimità, di abbandono al piacere in modo disinvolto. In un gioco divertente e soddisfacente di sessualità… L’acqua calda le rende la pelle ancora più sensibile, i profumi preparano corpi e menti a provare un’esperienza inedita. Mi insapono completamente, le sfioro l’orecchio nascosto appena da pet... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: IL TEMPO DI UNA STORIA
La farfalla ( Storia di un giorno) Ah..., sono qui avvolto in questa crisalide di pupa, sono un bellissimo bruco dai peletti arancio lunghi, sono tutto verde, gommoso e mi muovo a strascico. Sono avvolto in questo bozzolo ormai indurito nell’ansa cavernosa di una grande corteccia di una sequoia gigante. Siamo in tanti credo, ognuno nel suo antro, e spiffera un dolce vento dell’ovest, è mattina, la luce filtra fra le fronde a cristalli leggeri di tepore primaverile, dovremmo essere tutti pronti, le nostre umide ali sono diventate grandi, cominciano a premere il bozzolo, ci siamo quasi, ne tiro fuori la destra e poi la sinistra. Le mie antenne filtrano l’aria. Che sensazione inebriante gocce di vento che trasportano profumatissimi nettari confusi, milioni di sapori, mi girano gli occhi. Avanzo ancora con le mie prime due paia di zampe anteriori, il mio bozzolo comincia ad essere storia passata, ma mi mancherà, così candido asciutto e sicuro, come un lenzuolo secco e vecchio lo lascio, mi libro in aria mi stendo, ed inizia... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: IL TEMPO DI UNA STORIA
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