Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 



LA MIA MUSA

Proverò a descrivere ciò che la mia musa dalle molteplici sembianze fa ogni volta che si appropria dei miei cinque sensi. Con occhi da poeta la vedo, la sento ed esprimo attraverso di lei i sentimenti più vivi. Le belle poesie sono quelle scritte con le ginocchia sulle pietre, col dolore in gola, con frasi sofferte che fanno parte di verità segrete che toccano il cuore. Descrivere, sviscerare ciò che ci spinge a scrivere ci indurrebbe ad essere poveri e maledetti per poter toccare il cielo, ma bastano solo semplici parole che salgono come l’edera faticosamente in alto, per dare voce ai sentimenti più puri. Difficile è descrivere la delizia del silenzio, non venire toccati dalle volgarità della gente, dalle chiacchiere inutili, parole vuote senza amore che non scaldano. Descrivere il regno della mia ispiratrice è ardua impresa, il pensiero si eleva, dalle sue labbra affiorano frasi che s’imprimono nel cuore e altro non rimane che diffonderle al mondo intero. Mia dolce musa è nel silenzi... (continua)

mirella narducci 16/10/2020 - 20:04
commenti 4 - Numero letture:676

Argomento: La Descrizione

Voto:
su 4 votanti





La lacrima ritrovata

La lacrima ritrovata

Elsa era ormai arrivata oltre la soglia degli ottant'anni, i suoi lineamenti erano ancora belli, aveva solo qualche ruga intorno agli occhi che però non la invecchiavano più di tanto e ovviamente il viso portava comunque i segni dell’età, proprio quell'età non le permetteva più di fare dei progetti a lungo termine e a lei sembrava di non avere più sogni a portata di mano, i suoi figli erano ormai sistemati e abitavano lontano con le rispettive famiglie mentre suo marito se ne era già andato da qualche anno per via di una grave malattia che non era riuscito a superare.
Da qualche giorno aveva una sensazione di disagio interiore che non sapeva identificare né da dove giungesse, si era ritrovata dalla morte di suo marito in quella casa in riva al lago diventata troppo grande per lei, sola e senza più obiettivi da raggiungere. Tutta immersa in questi pensieri, scese nel suo giardino, si tolse le scarpe ed iniziò a camminare sul tappeto erboso appena tagliato.... (continua)


Maria Luisa Bandiera 27/09/2020 - 08:22
commenti 8 - Numero letture:867

Argomento: IL SOGNO

Voto:
su 1 votanti





A Chy

Ai tempi in cui i nonni recuperavano la memoria delle storie a loro narrate davanti al camino da bambini e tramandavano ai nipoti il sapere antico, il torrente Chiusella tra i due opposti pendii del paesino di Vidracco incontrava un imponente sbarramento che formava un bacino, sommergendo la piana fino ai vicini Issiglio e Vistrorio. Quando a primavera il torrente turbinoso, alimentato dalle piogge e dal disgelo come due occhi di donna sostentano un tumulto d’emozioni, giungeva a valle, rinforzava la diga con detriti e sassi. In estate percolava qualche rigagnolo attraverso la chiusa, e la chiazza foranea diveniva una lacrima.
Fausto andava spesso sulle sponde del torrente coi ragazzi del paese a prender le trote con le mani o coi guadini accomodati nell’inverno. Durante una di queste scorribande il giovane si accorse di un’incantevole fanciulla che si burlava dei battisoffia delle sue domestiche sull’altra sponda del Chiusella. La bellissima e irrequieta Deborah era figlia del conte... (continua)

Mirko D. Mastro 26/09/2020 - 16:18
commenti 6 - Numero letture:666

Argomento: IL SOGNO

Voto:
su 3 votanti



Io noi e gli altri

L`aridità di una delusione, il risentimento, svaniscono l`emozione ed il sentimento, costruiti modellati per raggiungere una meta ambita, un desiderio una speranza, un sogno. Si cammina nei giorni, formando quel sogno evocandolo, sperandolo, lo si immagina nelle proprie mani, appartiene alla nostra persona, ed è la ruota che gira per la nostra vita. Se ne sente il profumo, la consistenza, i momenti che segneranno il suo arrivo, saranno colmi di soddisfazione e di entusiasmo per noi stessi. Stimiamo noi ed il desiderio che abbiamo realizzato, lo abbiamo ardentemente modellato secondo i nostri desideri, e ciò ci rende giovani, anzi ci rende non inutili, al nostro fare, ci mantiene sulla linea ove l'essenza della nostra maturità o anzianità, non vi appartiene, siamo con esso partecipi ad un tempo che vi è localizzato. Quando la realizzazione si infrange, la nostra vita assume un carattere misero, siamo svuotati della nostra essenza cui partecipava il nostro desiderio a compierlo.
Il nos... (continua)

Luca Di Paolo 23/09/2020 - 19:45
commenti 2 - Numero letture:598

Argomento: IL SOGNO

Voto:
su 1 votanti




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