Scrittura Creativa |
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La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. TRA L'INIZIO & LA FINE Le istruzioni sono: Testo a vincolo strutturale ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
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LA MORTE E LA VITA Quante volte agnostica ho pensato di trovarmi davanti a una soglia chiusa dove oltre alla quale si apre un orizzonte, dove la morte e la vita si confondono. Stare cosi tra il sogno e la realtà, camminare sul bordo di un abisso con la paura di precipitare e morire magari poi scoprire che c’è una luce che ti riserva una vita meravigliosa! Il dubbio che assale il non credente è se veramente esiste un regno di fiaba e che il mistero non più segreto svelasse l’esistenza di una nuova vita. Che le tenebre del tempo della morte, si sciolgano e la realtà prenda la forma delle nostre fantasie. Le storie di pre morte ci hanno quasi svelato che esiste un aldilà di luce dove potersi ritrovare tutti, dove regna la pace… una fiaba dove la vita eterna che sogniamo esista veramente. Noi uomini abbiamo bisogno di prove, nell’età adulta il nostro pensiero va spesso alla morte, alla fine dei giorni è per questo che la vecchiaia si definisce musona ma la nostra esperienza di vita ci viene incontro i nostri... (continua)
mirella narducci 05/11/2020 - 22:26 commenti 3 - Numero letture:984Argomento: LA MORTE E LA VITA
Maestra Mile Quando amare era ancora potersi scambiare la saliva con i baci vi parlai di una casa con la veranda sulla spiaggia col vialetto, oltre il porticciolo. Sono restato a lungo sul dondolo in fondo al pontile, con la tavola pronta per la cena. Pescato e frutta fresca. Il bagno caldo al punto giusto, petali di tulipano attorno alla vasca e mezzo bicchiere di vino. Quante volte riguardando quella vecchia polaroid ho rivissuto la scena in cui arrivando l’avrei presa in braccio per rincasare dopo un continuo ammiccamento fatto di dolcezze, sguardi. Di lei timida e audace come la notte non dissi mai il nome. Di lei che non arrivò mai. Milena, per me solo Mile, era la mia maestra di scrittura creativa e aveva un viso davvero particolare. Era bellissima quando sorrideva. La sua faccetta abbronzata le permetteva di arrossire senza far vedere la vergogna o quel pudore mentre le lavavo la schiena e la guardavo… per cercare la sua approvazione avvicinando piano, con discrezione le mie labbra al suo co... (continua)
Mirko D. Mastro 31/10/2020 - 17:00 commenti 8 - Numero letture:1026Argomento: La Descrizione
Luci sulla veglia La scala di pietra, racchiusa tra due pareti, si aprì in un varco ampio nella parte finale.
Una longherina di ferro sostituiva la porzione di muro tolta, in modo che, da quel punto della scala, si potesse vedere l'ambiente a piano terra. Da sopra ne sentii la voce. Si sovrammetteva alle altre, senza severità, come fosse il solo ad avere qualcosa da dire, come se gli altri lasciassero uscire parole trasparenti, e lui ancora più su, senza pausa. Fu la luce che accesi sulla scala a farlo tacere. Pensai ai grilli che da anni ho in casa. Vanno e vengono. Nel buio cantano. Quando accendo la luce penseranno a un sole improvviso, un nuovo giorno inaspettato e fanno silenzio. Dopo anni, la prima cosa che vidi di Giorgio furono i capelli radi nella parte alta della testa, attorno i riccioli corti, sfumati di bianco. Le spalle si incurvarono appena in avanti, si guardò le scarpe. Io ne vidi le punte. La terra attaccata mi ricordò che era il tempo delle olive da raccogliere. Il freddo gli l... (continua) Grazia Giuliani 29/10/2020 - 19:01 commenti 9 - Numero letture:1007Argomento: La Descrizione
La tela Sfiorava leggero il barlume, e trapelava delicatamente un fioco e vellutato raggio bianco, tra le ampie finestre dalle cornici grigie, del pomeriggio tardo, il sole al tramonto. In strada quasi nessuno, e mi accovacciai dietro i mobili antichi di quel vecchio studio cinematografico, con la porta socchiusa, entrai incuriosito, dalle vesti bianche che dalla strada fuoriuscivano appena dalla finestra. L’odore di pellicola, macchine fotografiche ovunque, cineriprese appoggiate su ogni dove, poster, attrici, attori, stars. Delle vesti di lino femminile su una poltrona in pelle marrone, che guardava la strada dove mi ero intrufolato, e delle gambe appoggiate su un basso comò, con il braccio disteso dal bracciolo, nella mano una sigaretta a bocchino, che stava per spegnersi. La donna era in posa, davanti ad una tela di un quadro, del suo ritratto in stato di grazia, il pennello solo, appoggiato sulla tavolozza, seguiva solo il suo pittore, che sembrava appunto essersi assentato. Il sole aranc... (continua)
Luca Di Paolo 27/10/2020 - 18:04 commenti 1 - Numero letture:911Argomento: La Descrizione
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