Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

TRA L'INIZIO & LA FINE

Le istruzioni sono:

Testo a vincolo strutturale


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 



Le notti di D. –chiusa

Le notti di D. non sono più quelle di Elisa. Da un po’.
Lui ha fatto qualche passo verso quel suo sogno di vivere di scrittura, lei ne ha fatti molti per uscire dalla sua vita.
Elisa… oltre l’inchiostro il suo nome è Federica.
Io che vi narro sono Mirko, dentro e fuori dal racconto.

È una donna che danza a piedi nudi perché i tacchi le fanno male, con le dita distese come il cuore.
Una notte di quattordici anni fa le dissi che non le sarebbe servito rimettere le scarpe per toccare la luna. Avrebbe solo dovuto aspettare, con leggerezza questo poeta, cosicchè gliela abbassasse un poco.
Ogni mattina sarei stato nel profumo del caffè che la viene a svegliare, in qualunque cosa la metta di buonumore… in uno sbadiglio.
In quel nonsochè la fa sorridere, avrei creato l’intimità con gesti piccoli. Con estrema calma, per far sì che si sentisse a suo agio.
L’avrei sfiorata con garbo dall’alluce al mignolo, tra la base e il tallone. Sottovoce, adagio… solo allora mi avrebbe confuso come... (continua)


Mirko D. Mastro 30/03/2023 - 06:25
commenti 5 - Numero letture:513

Argomento: Sempre

Voto:
su 4 votanti





Lascia il pianto sulle vette e colma il sorriso alla riva

Era stato prima che il mondo si svegliasse intorpidito e stanco dal bagliore notturno di una stella che aveva posato lo sguardo...

Il mare era calmo come acqua di stagno, nessun rumore infastidiva il silenzio.
Da lontano scorgevo il faro che proiettava il suo fascio luminoso a tratti sulla mia ombra. Mi camminava a fianco senza perdermi di vista, così sono le ombre.
A volte ho corso per lasciarla indietro, ma come si suol dire è compito arduo, non si riesce, sta sempre lì, ad un passo da me.
Sorrido e penso al mistero che avvolge il mio quesito, assurdo e inconcepibile, ma, a volte mi prende quella sensazione strana di dipanare matasse, perciò mi addentro in percorsi bui e senza uscita. Mi piace giocare con la mente, mente i pensieri si accavallano beati. Si muovono i miei passi sulla candida sabbia, lasciano orme non definite, che la risacca inghiotte in un attimo, giusto il tempo di un respiro.

Il tempo delle donne, il tempo al femminile è trascorso dietro la forza materi... (continua)


Margherita Pisano 10/03/2023 - 15:12
commenti 10 - Numero letture:697

Argomento: Sempre

Voto:
su 7 votanti



Tra le pagine

Tra le pagine di un libro, una lettera scritta anni fa, catturò  la sua attenzione.
Tra le righe, una poesia e tanti cuoricini che gli facevano da cornice.
Una lacrima accarezzò la sua guancia.
Bruciava un pò come quel rimorso che sentiva stringergli lo stomaco.
Sentiva il vuoto dentro, pensando al passato.
Il ricordo di una farfalla che volava nel giardino e lei con quel vestito leggero, il profumo della sua pelle, di quell' ultima estate insieme tra baci e gelati al sapore di cioccolato.
Era bella come il sole,  i suoi capelli lunghi e il suo sorriso innamorato era sempre più grande.
Sapeva di amarla, ma era troppo tardi.
Ai tempi era solo un ragazzino preso dal suo ego e non capiva come un piccolo fiore delicato, la sua anima, poteva crescere e trasformarsi in qualcosa di più grande.
Un giardino con tanti fiori colorati.
Era una fonte d' amore dove poter specchiarsi e vedere quella luce, come una piccola fatina che esaudisce i desideri.
Quel giorno, aveva preso quella po... (continua)

Mary L 09/03/2023 - 16:12
commenti 14 - Numero letture:663

Argomento: Sempre

Voto:
su 8 votanti



Dai muri scrostati

Svoltai l'angolo, tirando lo stipite, allungai fino a stirare il braccio e lo salutai.
Feci le scale a ritroso, in fretta, come se ci fosse qualcuno che mi rincorresse.
Forse, sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei visto, davanti allo specchio, curvo sul gradino.
Un posto di specchi e muri scrostati ma con pavimenti lucidi, che se non mi ci specchiavo, era solo perché ogni volta il dolore mi offuscava la vista.
Come quell'ultimo giorno che lacrime sfrigolavano piano sul viso e chissà se erano per amore o gratitudine, non lo saprò mai, non me lo chiesi più.
Non era poi così importante.

Forse.... (continua)


Anna Cenni 23/02/2023 - 20:59
commenti 18 - Numero letture:679

Argomento: Lacrime

Voto:
su 7 votanti




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