Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Le finestre a volte non hanno imposte, si aprono su… Le istruzioni sono: da una citazione di A. Tabucchi ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
la goccia di pioggia In un giorno di pioggia,
una piccola goccia d’acqua, venne liberata da una nuvola gonfia e desiderosa di svuotarsi per tornare a fare dispetti al sole. Appena liberata la gocciolina, decise di rallentare la sua caduta, troppo veloce per poter riflettere. A questo scopo raccolse un po’ di nebbiolina e ne fece un paracadute. Intanto pensava: ‘’ Non voglio cadere sul parabrezza di un’auto, sarei immediatamente spazzata via. Non vorrei neppure cadere in mare, nessuno mi noterebbe, di cadere in una pozzanghera… non se ne parla nemmeno. Nel calice di un fiore, sarebbe romantico, ma il primo uccelletto assetato mi berrebbe. Se potessi scegliere, vorrei cadere su una zolla di terra di un paese povero, sopra un semino di grano. Che soddisfazione!!! Darei la vita ad una spiga, che darebbe tanti chicchi, i chicchi… farina ed infine PANE!’’. Mentre faceva tutte queste considerazioni non si era accorta che la temperatura era cambiata, e che era diventata un belliss... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: UN'ESTATE AL MARE
GLI SCHERZI DEL DESTINO Le urla dei bambini la riportarono bruscamente alla realtà. Adorava i bambini, non per nulla era diventata maestra, ma a volte si chiedeva come mai i bambini al mare, sembravano non avere mai i genitori. Lasciati a se stessi, a spostarsi da un ombrellone all’altro, senza mai una vera guida, come se sulla spiaggia, non ci fossero pericoli, quasi la spiaggia fosse un mondo a sé, una piccola isola felice, dove non arrivava il male. Eppure non era così. E lei lo sapeva bene. Quando era piccola, insieme alla sorella si erano perse. E all’inizio era stata un’avventura. Libere di esplorare un lido che non era il loro, tanto cosa mai poteva accadere? Gli ombrelloni avevano un colore diverso, certo, ma le sdraio i lettini, gli altri bambini vocianti, era tutto come da loro. E poi prima o poi le avrebbero trovate, in fondo anche se non sapevano come tornare, i loro genitori erano solo al lido affianco. Rabbrividì a quei ricordi, ma questa volta, non riuscì ad allontanarli. Lei e la sorella che c... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: UN'ESTATE AL MARE
Figlia Non è per tutti avere la spiaggia così a portata di mano.
La Rotonda a Mare. Mi sveglio il mattino, i raggi di luce che filtrano bollenti attraverso la serranda. Una sana colazione, poi a spasso con il cane. Sono in ferie, salgo in bici e vado al mare. Non ci vogliono che pochi minuti. Ma sono sola e l’inquietudine di assale. Il senso di vuoto, di solitudine, la malinconia, sembrano volere a tutti costi prevalere sui miei pensieri e mi fanno compagnia. Cerco in tutti i modi di combattere questo inganno, perché non è giusto, lo sento. Cammino nell’acqua e ritrovo la traccia di un lontano momento, in cui tu eri in me e io ero spaventata. Ricordo che ti trattenevo perché temevo il futuro, ma poi, quando ti ho vista, la strada si è fatta improvvisamente piana. Io lo dico che tu mi hai ridato la forza di combattere, quando mi sentivo persa. Ora, quando sei malinconica e triste, ho timore di averti trasmesso tutta la mia tristezza di quel momento; la vorrei scacciare per sempre, m... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: UN'ESTATE AL MARE
Nel posto giusto Rubando il tempo alle pause, sul rumore delle onde che sovrasta quello dei pensieri, in questa coda d’estate luccica il mare non alla luna ma al sole caldo e pulito da qualsisia velatura.
Riempie questo orizzonte da guardare in silenzio una torma di gabbiani come funamboli sullo scricchiolio delle conchiglie sul bagnasciuga. Dicono che annuncino che il freddo si avvicina, quello forse dell’uomo stretto nelle spalle che ascolta il rumore delle onde che si infrangono a riva. Sembra aver dimenticato tutto. Sembra persino tra i suoi capelli si perda il vento, e l’odore di una barca a remi ormeggiata e di un figlio quando imparò a nuotare. Resta solo sul pontile del molo l’uomo che ora fischietta “voglia di remare, / fare il bagno al largo / per vedere da lontano gli ombrelloni / (…) stile balneare, / con il salvagente / per paura di affogare”. Ma Un’estate al mare di Giuni Russo del ’82 non è solo questo… “Nelle sere quando c’era freddo / si bruciavano le gomme di automobili”. Dicon... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: UN'ESTATE AL MARE
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