Scruto, ascolto e percepisco
inquiete ombre e tossici starnazzi,
mentre le rane nello stagno secco
non fanno ascolto con le serenate.
inquiete ombre e tossici starnazzi,
mentre le rane nello stagno secco
non fanno ascolto con le serenate.
Un pazzo taglia il fumo con l’accetta,
un altro gli consiglia di segarlo,
sul vetro finto di una finestra chiusa
il volo della rondine s’infrange.
In questo oblungo ire per il mondo,
in mezzo al tramestio di ferraglie
non c’è più spazio per restare,
e nemmeno il silenzio per pregare.
Poesia scritta il 02/12/2025 - 18:35Letta n.6 volte.
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