Mi raffiguro come sia
il momento del trapasso,
se lo collego
al gesto abituale
di chiudere le palpebre.
il momento del trapasso,
se lo collego
al gesto abituale
di chiudere le palpebre.
Prima che il buio
s’imponga,
sprazzi di luce
di varia gradazione
percorrono lo sfondo,
spegnendosi pian piano
in scie sempre più fioche.
E’ come se la luce
lottasse
per non scomparire,
se l’essere
vibrasse
per non annullarsi,
se il buio
aspettasse
per non subentrare.
Il mio occhio
sembra
rassomigli
ad un podista,
che corre senza posa
verso il tramonto,
togliendo al sole
il tempo di calare.
Quando verrà il momento,
vorrò cogliere
quell’ultima luce
e portarla con me,
perché l’avrò vista,
un attimo prima,
negli occhi tuoi
teneri e commossi.
Opera scritta il 14/09/2015 - 21:53Letta n.1310 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Che bella questa tua...complimenti è toccante 
Sabry L. 
16/09/2015 - 10:40 --------------------------------------
Intensa ed emozionante. Ciaooo
Fabio Garbellini 15/09/2015 - 06:49 --------------------------------------
Uno straordinario poetar che prende l'attento parole... Saggezza dai tuoi versi Maurizio. Il mio saluto.
Rocco Michele LETTINI 15/09/2015 - 06:34 --------------------------------------
Profonda poesia, sei molto bravo Maurizio
Anna Rossi 15/09/2015 - 05:50 --------------------------------------
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