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La libertà mancata

Cara Vivi,
ricordo ancora la prima volta che ti vidi, in una stanza qualsiasi della nostra adorata città entrasti nella mia vita. E da quel giorno sei il mio pensiero costante. Ogni volta che faccio un sogno te appari, a volte sei mia e mi sento felice, poi però mi sveglio e mi rendo conto che era tutta un' illusione, che non ti posso ancora avere tra le mie braccia. L'altra sera guardavo le stelle. Mi divertivo a contarle con un' amica, poi mi sono girato, l' ho guardata in faccia e ho visto te. Ogni secondo, ogni momento, ogni attimo della mia vita, che passa, è dedicato a te. Mi hai rubato tutto, il cuore, la mente, e soprattutto la libertà. Già perchè senza di te la mia vita è come un cielo senza crepuscolo, privato della sua parte più bella. L' altro giorno ti ho vista accanto a un altro, volevo morire, morire per amore. Poi per fortuna mi sono accorto che era un sogno, ma il pensiero che tu possa stringerti alle braccia di un altro, è come una coltellata al cuore e senza un tuo si, non so quanto potrei resistere. Un giorno mi hai detto che non hai mai visto un uomo piangere, e io ti ho risposto che piangere è umano, non chiamerei uomo colui che non piange. Mi hai riso in faccia e mi hai chiesto per cosa ho pianto nella vita, non ho avuto il coraggio di dire... te. Scusa, scusami tanto se ti scrivo una lettera, ma lo sai non sono bravo a parlare, ti chiedo solo di guardarmi negli occhi domani, dal tuo sguardo capirò la risposta, e se la tua risposta sarà negativa guardami, perchè vedrai un uomo piangere e sussurrarti scusa, ma ti amo.



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Opera scritta il 23/07/2012 - 19:26
Da francesco suppressa
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