Andai lontano nell'infinito
Dove sorgono pensieri nuovi
Che nemmeno l'inconscio
Sa condurmi
Vidi
Gente irreale
Paesaggi Irreali
Al cielo cui veglia conforta
Ma il cielo è tinto di desolazione
Tutto qua è misterioso e oscuro
D'improvviso odo parole
Echeggiare in lontananza
M'accorgo che del sangue
Da me sgorga
Sangue scuro,quasi nero
Avvolge tutto il mio corpo
Aprendomi ferite sempre più laceranti
Gridai assalendo l'udito d'un vecchio,
Egli Aveva degli occhi
di pupille scomparse
Sembrava fissare il mio sangue
Di dolore e disperazione
ne ero avvolto completamente
Il cielo si fece ostile
Occhi di vendetta scorsi
Finché un mormorio
Divenne un parlare minaccioso:
"Morirete voi mortali morirete"
Poi le mie labbra mutarono in sorriso
Il sorriso del risveglio.
(Poesia scritta,se non sbaglio,quando avevo quindici anni,sicuramente è una composizione stralunata.Bisogna anche calcolare che all'epoca divoravo i libri di Poe e vivevo i graffi della depressione)
Opera scritta il 03/06/2016 - 23:22Voto: | su 4 votanti |
Mirko Faes
04/06/2016 - 19:46 ENCOMIABILE NEL SUO RIFLESSIVO CORREDO...
LIETO FINE SETTIMANA
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Rocco Michele LETTINI
04/06/2016 - 13:11
ANNA BAGLIONI
04/06/2016 - 13:09

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI
04/06/2016 - 12:46
Loris Marcato
04/06/2016 - 10:04

Sabry L.
04/06/2016 - 09:52



