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Temi il tempo
niente può arrestarlo
indolente con noi,
uomini erranti,
esso non ha freni.


Rammenti il fiore degli anni?
Ove stimavi infinite possibilità
Ove rinviavi all'indomani
Carezze e sogni,
Ove tu eri ipovedente alla pendola


Adesso tu
odi il mutamento interiore
il rumore delle campane
ti rende più longevo
le lancette sono lame
che mirano dritte
alla tua anima immortale
finché spoglia indugia




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Opera scritta il 10/06/2016 - 06:49
Da Layla Farag
Letta n.1310 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Ma è suspence o attesa?
In ogni caso hai begli occhi.
Ciao. 5*

salvo bonafè 10/06/2016 - 21:56

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