OPERA

A volte par che s'arresti il tempo
nonostante continue folate capricciose
mentre un eco risuona in lontananza
nel soffio ventoso di scirocco
caldo--umido del Mediterraneo;
dilatandosi negli immensi spazi.
Si spande intanto, un antico suono
con l'invasione di rondini di mare
nell'incessante brontolio delle onde.

Ansima la notte nella morsa autunnale
nel tempo persistente e tedioso
che scandisce le ore nel ritmo,
nella notte densa e caliginosa
l'opalescente alone lunare
incute un certo timore.

Pervade leggera malinconia
nello scenario del chiaroscuro
ove mi perdo nello scorrere
di mia vita in uno splendore
di grandi e continue emozioni;
trovandomi con i piedi nella guazza.

Opera scritta il 07/11/2016 - 18:12

Da Umberto De Vita

Letta n.1215 volte.

Superlativo questo tuo scenario poetico.
Il mio elogio e la mia lieta giornata Umberto.
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Rocco Michele LETTINI 09/11/2016 - 11:03

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