Guardai il bimbo negli occhi
Aveva una luce appena percettibile
E il mento umido,
Con le unghie spezzate delle mani,
Nella sabbia,
Scavava buche profonde
Per metterci dentro
I giorni vuoti e i suoi ricordi tristi.
Aveva una luce appena percettibile
E il mento umido,
Con le unghie spezzate delle mani,
Nella sabbia,
Scavava buche profonde
Per metterci dentro
I giorni vuoti e i suoi ricordi tristi.
Lo sentii emettere parole
Disarmoniche
Non compiute
Frenetiche
Come l’urlo della pioggia
Che s’abbatte sulle finestre delle case.
Poi d’un tratto divenne adulto
Trovando una nuova compostezza
Un nuovo equilibrio
Una nuova verità cui affidarsi
Con la forza di rielaborare i suoi silenzi
Mentre un vecchio aquilone nel cielo
Percorreva la strada che portava al sole
Senza l’ausilio del vento
Opera scritta il 28/02/2018 - 00:27
Da Mirko Faes
Letta n.956 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Stupenda.
Antonio Girardi 02/03/2018 - 12:45
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Molto bella...
Grazia Giuliani 28/02/2018 - 20:47
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Bellissima
Paolo Perrone 28/02/2018 - 14:47
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molto bella e significativa
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 28/02/2018 - 13:42
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Complimenti,poesia molto significativa.
Teresa Peluso 28/02/2018 - 13:24
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