OPERA

Nella casa vuota
con l’aroma del caffè
che si perde nel corridoio
penso alla mia vita…
Mille vocine mi rammentano
le scelte, le prove, le rinunce.
Le cancella tutte una voce acuta
stridula che viene dal cortile
è la vicina,che sgrida ai bambini.
E’ Luglio dovrei essere al mare…
ma sono qui a sostenere esami
quelli che si fanno alla mia età…
Di coscienza.
Sono i più amari, i più incerti
e non portano mai la promozione
ci si accontenta della sufficienza.
Tirate le somme sei in pace
con te stessa e mai col mondo.
Il caffè è buono mi ha svegliato
dal torpore di una giornata come tante…
Guardo l’ora… è tardi mi affretto
mi tuffo in questo mare d’imprevisti
e nuoto, nuoto con tutte le mie forze.

Mirella Narducci

Opera scritta il 28/10/2018 - 20:08

Da mirella narducci

Letta n.913 volte.

Esami superati, Mirella.
Bei versi. Complimenti.

Francesco Soda 30/10/2018 - 17:44

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Molto bella..

Davide Giacomello 30/10/2018 - 00:16

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Brava Mirella, molto bella questa poesia...
lo facciamo tutti ma non dovremmo rivedere le scelte del passato, nel momento in cui le abbiamo fatte, per istinto per necessità o ragionando, ci sono sembrate giuste o le sole possibili...
meglio farsi un caffè.
Un caro saluto

Grazia Giuliani 29/10/2018 - 19:11

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Molto bella

Barbara Lai 29/10/2018 - 12:22

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laisa azzurra 29/10/2018 - 11:45

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Tirare le somme è quella brutta abitudine che un po' tutti abbiamo, ma chi può dire come sarebbe andata "altrimenti"...
Vivere l'oggi e mai nel passato..."perché dal domani nn v'è certezza". Ciao Amica cara

laisa azzurra 29/10/2018 - 11:44

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