OPERA

D evoti d’emblée agli auspici, festosamente tutti ci apriamo
I mmolando ogni gelido cinismo quotidiano
C he prontamente, sappiamo, in vita ritornerà dopo… Sua venuta.
E ntrando nelle chiese, questa volta stracolme di anime,
M asticando ancora l’ultimo gamberetto rimasto fra i denti
B onarietà esprimiamo… anche all’ultimo degli ultimi
R estando però attenti a darle una scadenza –non oltre il 31-
E rientrando, ci chiudiamo alle palle le porte blindate, serriamo le finestre, e torniamo i felici indifferenti…di sempre!

Luciano Capaldo 12 dicembre ‘18

***Dicembre mese della falsità … o forse no!***

Opera scritta il 17/12/2018 - 10:13

Da luciano rosario capaldo

Letta n.1080 volte.

Fantastico
ma, soprattutto, realistico. Purtroppo è proprio così, senza generalizzare, ma si, è così

laisa azzurra 17/12/2018 - 20:55

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Sembra di lottare contro i mulini a vento, ma io credo ancora alla forza del singolo,una briciola ciascuno potremmo fare molto per riportare i valori nella vita delle persone...
il tuo acrostico, bello e profondo è spunto di riflessione, quindi una grande briciola.

Grazia Giuliani 17/12/2018 - 14:37

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Ogni anno che passa storpiamo sempre di più il vero senso di questa festa.Stupendo acrostico.

Antonio Girardi 17/12/2018 - 13:12

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