Figlio…… soffro per la morsa della solitudine
E dal peso di un’incudine
Con te vorrei passar le ore
Pien di calor e amore
Ricevere tanto affetto
E non sentirmi un oggetto
Non basta la telefonata
Che è fredda ed inanimata
Quando c’è la tua presenza
Si nota la differenza
Lei vicina non c’è quasi mai
Questo tu lo sai
Colpa non né hai
Ora dimmi, come stai..
E dal peso di un’incudine
Con te vorrei passar le ore
Pien di calor e amore
Ricevere tanto affetto
E non sentirmi un oggetto
Non basta la telefonata
Che è fredda ed inanimata
Quando c’è la tua presenza
Si nota la differenza
Lei vicina non c’è quasi mai
Questo tu lo sai
Colpa non né hai
Ora dimmi, come stai..
Opera scritta il 29/04/2019 - 16:12Letta n.1001 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Intenerisce questo tuo sincero e aperto parlare...
Bellissima poesia Antonio
Bellissima poesia Antonio
Grazia Giuliani
30/04/2019 - 09:24 --------------------------------------
Che dolcezza in queste parole. Purtroppo l'assenza della presenza dei figli è una realtà comune a molti di noi.Un saluto Antonio.


santa scardino
29/04/2019 - 21:55 --------------------------------------
Tenerezza
laisa azzurra
29/04/2019 - 20:35 --------------------------------------
Mi dispiace questa tua solitudine, questo appello a un figlio assente... La poesia rende molto bene il tuo sentimento. Un caro saluto! 

Maria Isabel Mendez
29/04/2019 - 18:25 --------------------------------------
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