OPERA

Aspetterò
ancora, una favola
triste con un finale
felice.
Aspetterò i miei capelli
ricrescere,
la Primavera sbocciare
le rondini tornare.
Aspetterò un'altra
notte,bella e crudele
come l'amore,
quello che non ha tempo
per morire,
quel tempo che ti
strugge, quella rosa
che tarda a sbocciare.
Aspetterò dove tu
sai, su quella spiaggia
all'alba,ove risorge
il sole,ove appare
la luna d'oro,
dove un gabbiano
va sempre
alla stessa ora in
cerca del suo amore.
Dove un aquilone smarrito
vola ancora nel cielo
e aspetta...aspetta.
Ti cercherò tra la folla,
tra la mia follia,
perché l'amore è
anche questo ...follia.
Sotto questo cielo
aspetterò ancora.

Op.d'arte di Piero Lerda.
Giostra degli aquiloni

Opera scritta il 09/08/2019 - 22:50

Da Graziella Silvestri

Letta n.843 volte.

Grazie cari e gentili poeti per aver apprezzato! :-

Graziella Silvestri 19/08/2019 - 09:44

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Testo struggente e disperato in una descrizione intensa di sentimenti che coinvolgono arrecando dolore.
La vita è un attesa come l'amore.

Alpan Alpan 13/08/2019 - 15:24

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Si aspetta, si...
Anche per l'eternità
Stupenda, piena di immagini suggestive e dolcissime
Ciao Graziella

laisa azzurra 11/08/2019 - 15:33

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L'amore sa aspettare...
Molto bella, a tratti commovente

PAOLA SALZANO 10/08/2019 - 16:54

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Vera e molto sentita, ricca di immagini vive. Bella poesia

MARIA ANGELA CAROSIA 10/08/2019 - 14:19

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Io invece non aspetterò per dirti
che quel gabbiano con la sua follia
cosparge d'amore
questa tua bella poesia

Mirko (MastroPoeta) 10/08/2019 - 10:22

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